17.03-I

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Osservai incuriosito mia madre scendere dalle scale: era stupenda.
-Wow.- mi scappò, -Mamma, sei uno schianto!-
Si avvicinò a me con un lungo vestito nero, camminando con grazia sui tacchi, che le avevo visto indossare solo poche volte: -Grazie tesoro mio, anche tu sei proprio bello.-
Mi accarezzò una spalla e si accostò a me per aspettare le altre.

Dopo dieci minuti, quelle ancora non erano pronte.
-Ragazze, è un piccolo concerto, non un matrimonio!- urlai spazientito affacciandomi alle scale.
Solo allora si decisero a scendere, ed erano entrambe bellissime.
Sorrisi, compiaciuto.
Presi sottobraccio mia madre e ci avviammo.

-E così, ti sentiremo cantare, finalmente.- commentò Fizzy, sistemandosi il lucida labbra.
-Proprio così, e per la verità sono ansiosissimo.- ammisi.
Mamma, seduta nel sedile passeggero accanto a me, posò la mano sulla mia che reggeva la leva delle marce: -Vedrai che te la caverai.-
-Si ma Harry non sarà sul palco con me stavolta...-
-Ma Harry sarà dietro le quinte ad aspettarti e fare il tifo per te, rilassati.- disse Lottie affacciandosi tra i due sedili davanti.

Arrivati al Woolpack, era già pieno di gente.
Fizzy mi picchiettò sulla spalla, indicandomi poi un punto accanto al bancone: -È lì Harry.-
-Grazie. E grazie ancora tanto per essere venute stasera.- dissi rivolgendomi poi a tutte e tre.
-Non ringraziare finché non ti sentiamo, magari fai schifo.- commentò Fizzy infilandosi in bocca una gomma da masticare.
Alzai gli occhi, sbuffando: -Se sono qui, evidentemente non faccio tanto schifo. E non peggiorare, che mi sento mancare già. Ci vediamo dopo, vado da Harry.-

Raggiunsi allora Harry, che parlava con Jordan appoggiato coi gomiti al bancone.
-Buonasera.- salutai.
-Ciao Lou.- ricambiò Harry, dandomi un bacio sulla guancia.
-Louis! Finalmente sei arrivato. Oggi sarai l'ultimo della scaletta, dopo Niall Horan e Harry.- mi annunciò il ragazzo muscoloso.
Mi rivolsi ad Harry: -Quel Niall Horan?-
Annuì.

-È arrivato il momento di far salire Harry Styles sul palco! Accogliamolo con un applauso!- gridò Jordan in un microfono, scansandosi poi per far salire Harry, con la sua chitarra.
-È un piacere essere qui, e per voi oggi canterò un mio pezzo, intitolato "I want to write you a song",-, puntò gli occhi dietro le quinte per incrociare i miei occhi, -scritta per la persona che amo.-
Dal pubblico si alzò un fischio e un forte applauso.
Mi sentii un'altra volta, molto fortunato ad averlo.
Aveva davvero scritto una canzone per me?
Non mi resi conto, che aveva già iniziato a cantare: -I want to lend you my coat, one that's as soft as your cheek, so when the world is cold, you'll have a hiding place you can go, I want to lend you my coat...-
Non riuscivo a credere al fatto che le avesse scritte davvero per me quelle parole.
-Everything I need I get from you, givin' back is all I wanna do...-
Harry Styles era il mio ragazzo, ed io ne ero lusingato.

Quando scese dal palco, gli corsi incontro:
-Sei stato grande, e la canzone... Era stupenda.-
-Ed era per te.- aggiunse ammiccando.
Gli diedi un rapido abbraccio prima di sentirmi richiamare sul palco.
-Ora è il tuo turno, fatti valere eh.- disse Harry senza lasciare la presa.
-Si ma, piccolo mio, per andare devi lasciarmi andare.- risposi ridacchiando, desiderando in realtà che non mi lasciasse mai.
Salii i gradini per il palco, voltandomi ancora una volta per guardarlo. 
-E lui è Louis Tomlinson, un esordiente, ma molto molto bravo. Fategli un applauso per farlo sentire accolto!- annunciò Jordan, prolungando la fine di ogni frase.
Un altro grande applauso, per me.
Teso e impaurito, salii su quel palco, prendendo il microfono che Jordan mi porse:
-Buonasera a tutti.- dissi, -Io stasera, canterò per voi "She's the one", di Robbie Williams.
Un altro applauso partì, e con quello insieme, la base della canzone.
-I was her, she was me, we were one, we were free...-, sorrisi istintivamente, vedendo con la coda dell'occhio Harry battere le mani entusiasta.
Scrosciò un terzo applauso, accompagnato da urla e schiamazzi del pubblico.
Cercai con gli occhi la mia famiglia, e quando le trovai, vidi che avevano tutte e tre la bocca spalancata.
Sorrisi così tanto che saltai qualche parola della canzone: era impossibile cantare con quell'enorme sorriso in faccia.
-We were young, we were wrong, we were fine all along...-

-Louis! Perché non conoscevo questa parte di te? Avrei dovuto origliarti sotto la doccia...-
-Fizzy!- esclamai divertito alle sue parole.
-Complimenti fratellino.- disse Lottie.
-Complimenti tesoro mio, sei veramente bravo, sono sorpresa.- aggiunse mia mamma.
Harry intanto, ci raggiunse salutandoci: -Hey, vi va di andare a bere qualcosa?-
Le mie sorelle esultarono, e mia mamma, sebbene fosse titubante, infine accettò.
-Ah Louis, Jordan dice che vuole parlare con te, ma probabilmente ti telefonerà domani.- mi annunciò Harry, -Era impegnato a parlare con un tipo, uno per bene, con giacca e cravatta.-
-Mh, vabbè, mi chiamerà domani.- risposi facendo spallucce, -Ma adesso andiamo, che qui sto iniziando ad avere caldissimo.-

Prima di riuscire ad uscire, venni bloccato da svariate persone, richiedenti una foto con me. Mi sentii davvero lusingato, soprattutto dei mille complimenti ricevuti.
-Sei fenomenale!-
-Spero di risentirti presto, Louis!-

-Due gin per noi.- chiesero le mie sorelle in coro, appoggiandosi al bancone del bar, un po' più vuoto, un po' più fresco.
-Un gin anche per me.- ordinò mia madre.
Feci segno ad Harry di ordinare prima di me: -Io dello scotch, per favore.-
-E io del bourbon, grazie.-
Con i nostri bicchieri, scegliemmo un tavolino per sederci tutti e cinque.
-Mi ci voleva una serata come questa.- comunicò mia madre, dopo aver fatto un sorso dal bicchiere di vetro mezzo pieno.
-E hai visto di cosa è capace tuo figlio.- aggiunse Harry alzando il bicchiere, per fare un brindisi, -Io direi di brindare a Louis Tomlinson.-
Gli misi una mano sulla coscia: -E ad Harry Styles.-
Alzammo tutti i nostri bicchieri, e con "cin cin" brindammo alla nostra possibile carriera nella musica.
Pensavo esagerassero.
Ma la mattina seguente ricevetti la chiamata da Jordan.

-Louis, apri il link che ti ho mandato, adesso!-

𝗡𝘂𝗺𝗲𝗿𝗼 𝘀𝗰𝗼𝗻𝗼𝘀𝗰𝗶𝘂𝘁𝗼 »𝗹𝗮𝗿𝗿𝘆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora