06/07.03-I

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Mi gettai al suo collo e lo baciai.
Non riuscii a trattenermi.
Lui era così bello, così dolce, impacciato: perfetto per me.
Mi cinse i fianchi con le braccia lasciando scivolare le sue morbidi labbra sulle mie, facendo aderire i nostri corpi in modo da sentire i nostri battiti acellerati.
Il bacio divenne più intenso quando anche le nostre due lingue presero parte del gioco.
Si incastravano alla perfezione, il petto stava per esplodere proprio come la prima volta che ci baciammo dopo l'esibizione, nello stanzino sul retro del locale.
Il suo respiro corto e l'affanno che aveva mi eccitavano.
-Così mi attaccherai qualcosa.- disse Harry sorridendo tra un bacio e l'altro.
-Tu zitto e baciami.- gli ordinai senza fiato.
Fece come detto e rincollò la sua bocca alla mia.
In quel bacio, ogni forma di dolore, rabbia, tristezza, rancore, era sparita.
Feci scendere le labbra sulla sua mascella definita, sul suo collo mezzo coperto dai vestiti.
-Resti qui a dormire?- gli proposi staccandomi da lui e prendendogli il viso tra le mani.
-Penso che...-
-Anzi, facciamo che non era una domanda. Ormai è notte, ti conviene.-
-E okay, ma solo se mi fai dormire nel tuo lettone matrimoniale.- aggiunse lui sorridendo e lasciando spazio alle sue fossette sulle guance coperte da barba incolta.
-Mica ti lascio dormire sul divano! Va a finire che le mie sorelle si fanno pensieri su di te...-
Lui sorrise malizioso: -Non sia mai che diventi geloso anche delle tue sorelle.-
Gli feci un flebile sorriso e lo spinsi verso il mio letto.
Il suo corpo cadde sul materasso ed io mi sdraiai sopra.
Appoggiai la testa sul suo petto e gli baciai dei lembi di pelle lasciata scoperta dalla camicetta semi aperta.
-Sai che non combineremo nulla, vero?- gli dissi leggermente dispiaciuto.
Lui alzò un sopracciglio.
-Non fare il finto tonto, hai capito bene di che parlo. Ci sono le mie sorelle, anche mia madre...-
-Fosse per me potrebbe non accadere nulla di troppo spinto, mi basta poterti dormire accanto, potermi svegliare vicino a te, tutto il resto passa in secondo piano.-ammise lui.
Nessuno mi aveva mai detto qualcosa di simile, e la mia reazione fu una piccola scossa che mi attraversò il corpo.
Era un'emozione totalmente nuova.
-Sei meraviglioso.- dissi giocando con il lenzuolo disordinato.
-Allora siamo proprio simili, eh?-

Una volta passata la fase "coccole in modo scomposto buttati sul letto disfatto", lui su tolse la camicia, le scarpe, i calzini.
Gli feci segno di infilarsi accanto a me sotto la coperta.
Osservai il suo petto nudo, quel suo corpo magro e chiaro.
Quando lui vide che lo stavo guardando come incantato, si lasciò scappare una risatina: -Mi stai mangiando con gli occhi.-
-Nah, non è vero.- risposi ridendo.
-Dovresti vedere la tua faccia: sembri ipnotizzato. Se continui così di me rimarranno poche briciole, ti avviso.-
-Puoi smetterla di dire puttanate e venire qui vicino a me?-
Mi raggiunse sotto le coperte ed io mi girai su un fianco aspettando che lui mi abbracciasse.
Mi si strinse il cuore quando il ragazzo accanto a me, fece come avevo sperato: si girò su un lato, mi cinse il busto con le braccia e schiacciò il suo petto contro la mia schiena.
Spensi la lampada troppo luminosa per essere una lampada da comodino e la stanza cadde nel buio notturno di marzo.
-Ti senti ancora male?- domandò interesso Harry appoggiandomi una mano sulla fronte.
-No, non più molto. Non mi sento caldo, la febbre potrebbe essere passata.-
-Si, lo penso anche io: non scotti più.-
Mi sistemai il cuscino sotto la testa e strinsi il braccio di Harry che mi teneva stretto a lui.
Lo accarezzai con le punte delle dita, sentii la sua pelle coprirsi di brividi.
-Tu non mi ispiri sesso,- disse Harry improvvisamente, -mi ispiri amore, amore e basta.-
Girai il corpo rivolgendomi a lui:
-Spiegami meglio. Sei poetico.-
In suo fiato caldo e non più profumato di menta, che usciva dalla sua bocca mentre lui mi parlava: -Intendo che, con te passerei più volentieri una giornata abbracciati nel letto a coccolarci e baciarci piuttosto che una notte di sesso.-
Gli lasciai un bacio sulle labbra umide:
-Sarebbe fantastico passare una giornata abbracciato a te.-
-Potremmo farlo.-
La luce fioca della luna che filtrava dalla finestra, illuminava appena la stanza.
Il viso di Harry era visibile a malapena, ma il giusto che serviva a farmi intravedere i suoi denti bianchi incorniciati da labbra curvate in un grande sorriso e la forma dei suoi occhi.
-Sei proprio bello, te lo hanno mai detto?- gli domandai accarezzandogli i capelli.
-Qualche volta.- ridacchiò, -Anche tu sei splendido Lou: i tuoi occhi sono mozzafiato, il tuo sorriso è in grado dì rubare il cuore a chiunque, le tue piccole rughe attorno agli occhi sono semplicemente adorabili, sai?-
-Siamo in vena di complimenti adesso?- chiesi ironico, pensando al fatto che qualche minuto prima ci stavamo quasi per azzuffare.
-Dico solo ciò che penso.- ammise lui.
Mi tirai la coperta su fino alla testa e mi accoccolai al suo petto sotto il suo braccio: -Sono distrutto, ora ci conviene dormire.- mugugnai sulla sua pelle.
-Riposati piccolo. Sei comodo così?-
-Ovvio, è tutto perfetto adesso, non ti muovere.- gli sussurrai chiudendo gli occhi stanchi.
-Buonanotte Lou.-
-Buonanotte anche a te.-

Ero stanco morto, le palpebre molto pesanti, ma nonostante ciò, il sonno non arrivava.
Pensavo che una volta chiusi gli occhi mi sarei addormentato subito, invece dopo mezz'ora ero ancora sveglio, vigile e attivo più di prima.
Dalla mia posizione non riuscivo a vedere Harry, e se fosse stato addormentato, muovendomi lo avrei svegliato.
Mi ritrovai ad ascoltare i nostri respiri ed i nostri cuori andare all'unisono, notare i piccoli movimenti delle sue dita, i suoi piedi freddi avvolti ai miei, i suoi ricci profumati e disordinati, la sua pelle nuda e calda.
All'improvviso, la sua voce ruppe il silenzio: -Lou, so che sei sveglio.- bisbigliò.
"Mi fingo addormentato o rispondo?"
-Si, e allora?- risposi incerto.
-Mi è sorto un dubbio:- disse, -ma io e te, cosa siamo?-

𝗡𝘂𝗺𝗲𝗿𝗼 𝘀𝗰𝗼𝗻𝗼𝘀𝗰𝗶𝘂𝘁𝗼 »𝗹𝗮𝗿𝗿𝘆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora