02/03.03-II

1.1K 71 10
                                    

Harreh-23:14
Che errore uscire con questa!

Harreh-23:14
Non sta zitta un attimo!

Harreh-23:26
Come la scarico?

Harreh-23:32
Voglio tornarmene a casaaaa:/

Harreh-23:41
Lou? Dormi?

Harry-00:01
Okay. Ci sentiamo.

༄༄༄༄༄༄༄༄༄༄

Quella mattina mi risvegliai con alcuni messaggi di Harry che avevo volontariamente ignorato la sera prima senza nemmeno sapere di cosa si trattassero. Mi sentii uno stronzo. Ma cazzo, ero geloso, molto geloso. Non potevo pensare che alla fine lui mi scrivesse per chiedermi come scaricarla!Quello però mi aveva sollevato, quindi mi alzai dal letto e canticchiando andai a farmi una doccia. Passai la giornata a scuola fino a metà pomeriggio.

-Ci vediamo domani allora Tommo! Ah, tra qualche giorno è il mio compleanno, vorrei ti unissi a noi!- mi urlò il mio amico Mike avviandosi verso la sua bicicletta.

-Ciao Mike, a domani! Ci vengo volentieri se sono libero!-

Telefonai ad Harry per sapere se avesse intenzione di fare qualcosa prima della serata al locale organizzata da Jordan. Ero così impaziente ma allo stesso momento così spaventato... Non sapevo se infine ce la avrei fatta.

Dopo due squilli lui rispose: -Lou?-

-Hey ciao, ci vediamo?-

-Ehm certo... Vieni qui e facciamo un giro a piedi?-

-Si va bene. Tutto apposto?-

-Tutto bene... Ti aspetto.- e riagganciamo.

Harry mi aspettava sotto casa appoggiato al cancello.

Scesi dalla macchina e lo salutai con la mano. -Ciao.- Notai le sue occhiaie violacee e il pallido colorito solo quando fui più vicino. -Oi, stai bene?- domandai preoccupato.

-Non ho dormito molto...- rispose a testa bassa. Iniziò a camminare lentamente, io gli stavo vicino.

-Che succede?-

-Te l'ho detto, non ho dormito molto.-

-Come mai?- chiesi poi.

-Avevo troppi pensieri...- rispose sempre camminando lentamente e con le mani in tasca.

-Mh, posso sapere di che genere?-

-Sono un po' confuso su alcune cose e stanotte questi pensieri mi hanno tormentato togliendomi il sonno.-

Mi dispiaceva vederlo così ma non volevo chiedere altro per non essere invadente.
Mi parai davanti a lui e lo fermai: -Vai a casa, dormi un po' se riesci, dopo preparati per la serata che ti vengo a prendere, ma almeno dormi un po'.- proposi.

Lui fece un debole sorriso: -Va bene. Grazie per preoccuparti per me.-

-È il minimo che un amico possa fare.-

Impazzivo da mezz'ora davanti allo specchio cercando qualcosa di presentabile ma allo stesso tempo casual da poter indossare. Alla fine, sbuffando, scelsi dei jeans azzurri ed una camicia bianca a maniche corte sopra. Mi spruzzai addosso un po' di profumo, deodorante e mi lavai i denti. Afferrando la giacca di jeans scesi di sotto: -Come sto?-
Mia mamma stava lavando una pentola ma si girò a guardarmi: -Stai benone, come al solito.-

Mi avvicinai per darle un bacio sulla guancia e poi finii di lavare la pentola al posto suo.

-Sei stato gentile.-

-Vatti a rilassare dai, tanto le ragazze sono fuori. Io adesso devo andare.-

-Hai ragione, magari vado in camera a leggere. Buona fortuna tesoro.- rispose lasciandomi un bacio sulla fronte che mi diede alzandosi sulle punte. Amo mia madre.

L'agitazione saliva sempre di più.

Harry era... perfetto. Nonostante indossasse una semplice maglietta nera, i suoi soliti jeans neri, una giacca elegante sbottonata ed un cappello nero, a me sembrava più bello di sempre. Il suo profumo invase la macchina ed io abbassai il volume della radio aspettando che si sistemasse per salutarlo. Mise la chitarra sui sedili posteriori e poi si posizionò vicino a me: -Che freddo fuori...-

-Wow,- mi lasciai scappare, -stai molto bene.-

Sembrava rinato rispetto a qualche ora prima.

-Ti ringrazio, anche tu stai bene.-

-Quindi andiamo?-

Ci guardammo. Quegli occhi... Lo avrei baciato. In quel momento mi sarei fiondato sulle sue labbra. Quel gioco di sguardi mi faceva impazzire.

"No, sarebbe un errore." mi dissi.

-Andiamo.- rispose. In un attimo di silenzio lui parlò ancora: -Sei un po' emozionato?-

-Altroché! Non hai idea di quanto sia nervoso.-

-Tranquillo, andrà tutto bene.-

Mi diressi verso il locale, posto che ben conoscevo perché qualche anno prima lo frequentavo molto spesso. Quel quarto d'ora di viaggio lo passammo a canticchiare ogni canzone passasse alla radio e sospirare agitati.

-Siamo arrivati.-

-Già...-

-Andiamo dai, ci divertiremo.- mi incoraggiò mettendomi una mano sulla gamba.

Quel contatto mi fece raddrizzare sul sedile. -Si ehm, andiamo.-

Lui prese la chitarra, io presi la mia forza ed entrammo nel posto.

Tante persone, troppe rispetto a quelle che mi aspettavo.

Deglutii a fatica seguendo Harry che si faceva spazio verso il tavolino dove aveva adocchiato Jordan.

Si batterono il cinque e a me allungò la mano: -Che piacere vedervi qui! Louis, sapevo che non mi avresti deluso.-

-Sono molto agitato per la verità...- risposi grattandomi dietro il collo.

-Sono certo che spaccherai ragazzo! Ah, lei è la mia ragazza, Carolina.- disse presentandoci una ragazzetta castana molto carina accanto a lui. -Beh allora, siete i primi. Harry, inizi tu. Sai già come fare, nulla di nuovo per te. Louis, tu sali, dato che non hai strumenti ti serve solo il microfono, il ragazzo dietro il computer si occuperà di metterti la base quindi devi andare da lui a comunicargli la canzone.- mi informò indicandomi un ragazzo che sventolava una mano da dietro un portatile, -Per il resto in bocca al lupo. Rendimi orgoglioso.-

Sorrisi nervoso, lo ringraziai e seguito da Harry andammo dal ragazzo del computer. -Ciao ragazzi, sono Frederick ma chiamatemi pure Rick. Tu devi essere Louis, piacere.-, gli strinsi la mano.

Salutò Harry con un abbraccio e strinsi i pugni.

-Quindi? Che canzone ti devo mettere?-

-How to save a life, se possibile.-

-Certo!- e si buttò dietro lo schermo digitando veloce sulla tastiera, -Ottimo, Harry per te sono a posto. Iniziamo tra dieci minuti.-

𝗡𝘂𝗺𝗲𝗿𝗼 𝘀𝗰𝗼𝗻𝗼𝘀𝗰𝗶𝘂𝘁𝗼 »𝗹𝗮𝗿𝗿𝘆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora