prologo.

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settembre 2018

Ritornare a Salerno dopo aver passato ben due anni a Firenze è traumatico. Bellissimo, ma traumatico.

Avevo lasciato un pezzo di cuore e tutti i miei ricordi più felici in questa città. Avevo passato l'intera adolescenza qui, questa città mi ha cresciuta. Ogni angolo che giro mi fa venire in mente vecchie storie che mi commuovono.

La città non è cambiata per niente, ma io sì.

Quando me ne ero andata ero una neo-diplomata con mille sogni e speranze. Ero solo una ragazzina esile piena di piani per il futuro e con tantissime passioni.

Due anni dopo, sono una neo-laureata, anche fisicamente sono cambiata molto ed ho persino iniziato ad andare in palestra. Tornata, sono una donna matura ed affermata sotto tutti i punti di vista. E non posso essere più fiera e soddisfatta di me.

Salerno era sempre stata bellissima, ciò che amo di più è il mare, ha un non so che di speciale, l'ho sempre trovato poetico. Adoro da morire la mia città, ma il mio posto speciale è sempre stato lo stesso: il più semplice che esistesse.

Apro la porta d'emergenza del palazzo e mi ritrovo subito sul tetto, travolta da un turbine d'emozioni.

Come al solito, mi sono seduta sul cornicione e mi sono guardata un po' intorno.

I migliori momenti li avevo passati lì, su quel tetto, insieme a lui. Tutto mi ricordava lui, il mio primo, e forse unico amore.

Ti ricordi Luca?

Vorrei tornare a tre anni fa, quando tutto andava bene e passavamo serate intere a parlare su questo tetto. Te lo ricordi?

Mo non ci sei, e tutto è solamente un ricordo lontano.

Ricordi? | Capo PlazaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora