i tuoi e i miei ricordi.

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febbraio 2016

Ricordi quel giorno in cui parlammo sul serio di ciò che sarebbe successo dopo l'estate?

Io personalmente non me lo scorderò mai. Fu uno dei giorni più tristi che passai a Salerno, ma ci tengo davvero tanto, nonostante tutto.

"Ciao." mi salutasti, per poi sederti al mio fianco ed iniziare a girare una canna.

"Ciao." mormorai, voltandomi verso di te. "Come stai?"

"Tutto apposto." sospirasti, mentre eri concentrato a chiudere il joint. "Quindi?"

Sapevo bene di cosa stavi parlando. Ormai quell'argomento era all'ordine del giorno, ed io avevo preso una decisione.

"Io credo di andarci."

"Fai bene amò, questa è la scelta più giusta." dicesti, per poi prendere un accendino dalla tasca ed accennare un sorriso. "Sono felice per te."

"Ne sei sicuro?"

"Assolutamente sì." mormorasti, per poi accendere la canna e scrollare le spalle. "L'importante è che studi e che fai una buona università. Firenze ti offre maggiori possibilità e un futuro migliore di quello che potrai trovare qui, quindi vai e stai tranquilla. Sono felice per te, Ale."

Sembrava impossibile sentirti dire 'l'importante è che studi', ma volevi il meglio per me. Forse Firenze era davvero la scelta migliore, ma avevo paura di scoprire come sarebbe cambiato il nostro rapporto.

"Non ci perderemo, vero?" mormorai, per poi prendere la canna in mano.

"No amò, non ci perderemo. Mai." esclamasti, guardandomi dritta negli occhi. "Ti voglio al mio fianco quando conquisterò il mondo."

Voglio stare in alto ma con lei qua a fianco, ma io penso ad altro e fumo un altro grammo.

Ed io volevo starci, al tuo fianco. Amavo vederti soddisfatto, fiero di te stesso. Quei sentimenti te li faceva provare solamente la musica, ed io ero felice per te.

Ogni volta che usciva un freestyle, una canzone, tu avevi sempre gli occhi da sognatore e lo stesso sorriso accennato, di chi sta lottando per il suo sogno, ma soprattutto di chi lo fa con piacere, perché lo rende felice.

"Sul serio?"

"Fai parte del progetto Plaza, senza di te non sarebbe la stessa cosa." dicesti, per poi portare una mano sulla mia guancia ed accarezzarmi. "Poi non voglio, senza te."

"Non ci perderemo."

E invece non ci sentiamo da anni. Tutto ciò che c'era, tutto il nostro trascorso e tutto ciò che eravamo sembra esser stato buttato nel dimenticatoio. Da pazzi.

"Senza te, senza Peppe, senza Lollo, senza..." sospirasti, per poi scuotere la testa con convinzione. "Non riesco a vedermi tra i grandi senza voi. Tutti voi siete fondamentali per me. Siamo una famiglia ormai."

Ora ci stai davvero tra i grandi, e sembri essere felice, nonostante alcuni di noi ti abbiano lasciato lungo la strada. Come me, o come Peppe.

Scusami se ti ripeto di lui, ma sembra incredibile che un'amicizia così bella come la vostra sia finita. Un po' come la nostra, sembra impossibile.

A volte mi chiedo se sarebbe stato lo stesso, se io fossi rimasta a Salerno. Forse non avresti fatto un album del genere, forse non avresti scritto 'Uno squillo' e 'Forte e chiaro', forse saresti ancora amico di Peppe. Forse il nostro distacco ha fatto bene alla tua crescita musicale, no?

Ricordi? | Capo PlazaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora