Capodanno.

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gennaio 2016

Ti ricordi del nostro ultimo Capodanno?

L'avevamo passato in una discoteca vicino al nostro quartiere insieme a tutti gli altri del nostro gruppo. Avevo passato gran parte della serata a bere e a parlare con la nuova ragazza di Francesco, con la quale, tra l'altro, non ho mai perso i rapporti durante questi anni.

Invece di uscire con te, stasera starò con lei. Probabilmente ti sarai pure scordato della promessa che mi avevi fatto, ma te la ricorderò dopo.

Fatto sta che mi stavo divertendo con Martina, fino a quando non vidi con una ragazza che ti girava attorno.

Ero anche abbastanza alticcia, avevamo bevuto un bel po', ma ricordo bene che ti girasti verso di me, proprio come avevo fatto io qualche mese prima. A quel punto ti raggiunsi e ti abbracciai da dietro, lasciandoti un bacio sul collo, mentre quella se ne andava, infastidita.

"Oh amò."

"Ciao amò, non pensavo che venissi a marchiare il territorio." ridacchiasti, per poi voltarti verso di me e farmi l'occhiolino. "Non mi dire che eri gelosa."

"No, ma che dici." mormorai, mentre portavi un braccio sulle mie spalle.

"Sei tremenda."

"Non mi piaceva."

"Neanche per una notte?" domandasti, per poi prendermi per mano e raggiungere gli altri.

"No."

"Devo proprio essere ubriaco."

"Forse lo sono anche io." dissi, per poi sfiorarti il petto con l'indice. "Era brutta poi."

"Comparata a te certo."

Per quanto io amassi da morire tutti i tuoi complimenti, mi dava fastidio l'effetto così forte e destabilizzante che avevano su di me. Diventavo sempre rossa come un pomodoro, sentivo i brividi e la pelle d'oca su tutto il corpo.

"Ah sì?" ridacchiai, mentre tenevo lo sguardo basso.

"Sì."

"Ragazzi, scusate, vi posso interrompere?" mormorò Lollo, appoggiandosi sulle nostre spalle. "Posso?"

"Già l'hai fatto."

"Certo Lollo, dicci pure." ridacchiai, prendendo il moro sotto braccio, mentre tu mi lanciavi un'occhiataccia.

"Noi pensavamo di tornare in quartiere, s'è fatto tardi." mormorò, per poi accennare un sorriso. "Venite in macchina con Francesco?"

"Sì, magari."

"Stiamo fuori." dicesti, per poi ghignare. "Oggi persino Ale ha bevuto."

"Eh lo vedo." ridacchiò, per poi incamminarsi verso l'uscita del locale. "Dai, venite."

Tornammo in quartiere assieme agli altri, per fortuna Francesco e Peppe già avevano la patente, visto che noi altri eravamo minorenni, ancora per qualche altro mese.

Mentre stavo parlando con Martina, mi resi conto che i tuoi occhi non si spostavano dal mio corpo ed appunto per questo ti diedi uno schiaffetto scherzoso sul volto.

"Svegliati, scemo!" esclamai, facendoti ridacchiare. "Ti eri imbambolato."

"Vieni qua." mormorasti, portando le mani sui miei fianchi, facendo pressione, affinché mi sedessi sulle tue gambe. "Siediti, dai."

"Davanti a Peppe?"

"Gli ho raccontato tutto." ridacchiasti, mentre io prendevo posto sulle tue gambe, portando le braccia attorno al tuo collo. "Stai tranquilla."

"Sei sicuro?" sussurrai, appoggiando la mia fronte sulla tua.

"Ha detto che gli è passata, mo sta dietro ad un'altra."

Ammetto che quella volta fui io ad iniziare il bacio, mi buttai sulle tue labbra, mentre le tue mani vagavano sul mio corpo. Mi stringesti verso il tuo corpo, mentre io ti accarezzavo i capelli.

"Mio Dio." sospirasti sulle mie labbra, per poi lasciarmi qualche bacio umido sul collo.

Stavamo facendo come se nulla fosse, ci stavamo baciando come se fossimo da soli. Non ci importava dei nostri amici che ci guardavano. C'eravamo solo noi.

Quando furono le quattro passate iniziai a salutare i ragazzi, visto che mi sentivo stanca ed era ora di tornare a casa.

"Ma state insieme?" mi domandò Lollo, mentre gli lasciavo un paio di baci sulla guancia.

Con lui ho continuato a mantenere un buon rapporto, non è mai sparito, neanche Francesco, al contrario tuo. Spesso mi racconta un po' di cose, almeno una volta al mese ci chiamiamo e parliamo di tutto. Chissà se ti racconta di me.

"No Lollo." sospirai, mentre mi stringeva a sé, per continuare il discorso senza attirare l'attenzione degli altri.

"E allora?"

"Non lo so... è strano."

"Che scemi che siete." ridacchiò, per poi scombinarmi affettuosamente i capelli e farmi un occhiolino.

Eravamo parecchio scemi, giusto?

"Sì, hai ragione." dissi, per poi voltarmi verso di te, che ti eri appena alzato con rapidità.

"Amò ti accompagno." esclamasti, per poi portare un braccio sulle mie spalle e voltarti verso gli altri. "Notte!"

Non parlammo, fino a quando non arrivammo al mio piano.

"Quindi già ci salutiamo?" chiedesti, una volta davanti alla porta di casa mia.

"Lù sono le quattro e mezza." mormorai, per poi accennare un sorriso e scrollare le spalle.

"Eh, infatti è presto." sbuffasti, portando le mani sui miei fianchi, avvicinandoti sempre di più. "Troppo presto."

"Buonanotte."

"Notte." sospirasti, per poi stringermi con forza e portare le mani sulla mia schiena, accarezzandola con calma. "Notte."

"Mi vuoi lasciare andare?" risi, mentre tu mi prendevi il volto tra le mani, guardandomi dritta negli occhi.

"Un ultimo bacio." sussurrasti, per poi baciarmi con passione, facendomi sbattere con la schiena contro il muro. "Mi fai impazzì, lo sai?"

"Anche tu Lù." mormorai, per poi lasciarti qualche bacio sul collo, mentre tu facevi sempre più pressione sui miei fianchi.

"Amò."

"Buonanotte."

"Buonanotte amò." sbuffasti, mentre io aprivo la porta di casa, ma tu mi trattenesti per un braccio, facendomi voltare verso di te. "Anzi, posso restare?"

"Non devi chiedermelo." ridacchiai, entrando dentro l'appartamento, seguita da te.

Neanche il tempo di cambiarci e di buttarci a letto che ti fiondasti di nuovo su di me, solo che stavamo sorpassando il limite, al punto che ci ritrovammo entrambi senza maglietta.

"Luca siamo ubriachi." mormorai, mentre tu rotolavi al mio fianco ed annuivi.

Sarebbe stato un peccato, no?

"Hai ragione." sospirasti, ed io ti lasciai un bacio sul collo, per poi stringerti con forza. "Piccolina."

"Notte Lù."

"Buonanotte vita mia."

Comunque qua sotto se volete potete consigliare o spammare le vostre storie, voglio leggere nuove cose🥰

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