2010Sono nervoso da morire, so di poter convincere i quattro giudici a mandarmi allo step successivo, so cantare, questo è un dato di fatto, eppure ho lo stomaco sotto sopra, potrei vomitare da un momento all'altro. Non vedo l'ora di salire sul palco, ma allo stesso tempo ho talmente tanta paura che mi tremano le gambe.
< Devi cercare di stare tranquillo tesoro. > mia madre indossa una maglietta con su scritto " penso che Harry abbia l'X Factor " un gioco di parole sul titolo del programma nel quale sto cercando di partecipare.
< È più facile a dirsi che a farsi mamma. >
Cammino nervosamente tra i corridoi dietro al palco, vedo il personale correre per le scale chiamando nomi di persone che seguendoli, spariscono verso le telecamere.
< Quanto manca? >
< Non lo so. Ma penso ci voglia ancora una mezz'oretta piena prima che tocchi a te. >
< Vado al bagno allora. >
< Ma Harry, e se ti dovessero chiamare? > mia sorella indossa la stessa maglia della mamma, è un po' imbarazzante vederle conciate così.
< Farò in fretta Gemma. >
Corro verso i bagni cercando di fare più in fretta possibile, spalanco la porta e prima che possa accorgermene vado a sbattere contro qualcosa, o meglio, qualcuno.
< Oops! > dico ancora prima di guardarlo negli occhi.
< Hi! >
Sollevo piano lo sguardo, attirato da quella vocina leggermente stridula, e mi imbatto nel paio di occhi più belli che io abbia mai visto in vita mia.
< Ciao! > ripete indietreggiando un po'.
È poco più alto di me, i capelli dritti che gli coprono metà fronte, delle labbra perfettamente rosee e degli occhi color del cielo.
Sembra un angelo.
< Piacere Louis. > mi porge educatamente la mano aspettandosi di conoscere il mio di nome.
< H- Harry. >
< Beh, Harry, andavi di fretta? >
< Si. > abbassa lo sguardo lasciandomi la strada libera.
< Cioè no. > parlo di nuovo. Mi sorride, devo sembrargli un vero idiota.
< Ho il provino tra poco. E devo sbrigarmi ad andare in bagno per non perdere la chiamata. > indico la porta sperando che capisca il riferimento al palco.
< Ti lascio alle tue cose allora. Spero di riuscire a sentirti cantare Harry. > mi fa un occhiolino e sparisce attraversando la porta che per poco non gli ho sbattuto addosso poco prima......
2080
< Vi siete conosciuti in un bagno? > Charlie ha la faccia scioccata.
< Non è del tutto romantico eh nonno... > ridacchia insieme a Daisy, che le da ragione.
< Per me è stato un incontro perfetto. > sorrido al ricordo di quel primo incontro con Lou.
< Avreste dovuto vederlo, era così bello da sembrare un dipinto di Da Vinci. Tutto di lui era perfetto. >
< Come sei sdolcinato nonno! >
< E questo non è niente tesoro. >
Le scompiglio appena i capelli.
< Ora fammi continuare. >....
2010
Torno dai miei giusto in tempo per salire sul palco.
< Harry Styles? >
Sento chiamare in lontananza il mio nome, il cuore inizia a battere più velocemente, alzo la mano e seguo la ragazza vestita di nero che mi porta fino all'ingresso del palco.
Faccio un bel respiro ed entro, rispondo alle domande dei giudici facendo credere di essere il più sciolto possibile.
< Piacere di conoscerti, come ti chiami? > Simon sembra abbastanza scocciato, la sua espressione non è delle più rassicuranti.
< Harry, Harry Styles. >
Il pubblico applaude, e lui si guarda intorno meravigliato.
< Ok Harry, e quanti anni hai? >
< Ne ho sedici.>
< Sedici, ok. E... parlami un po' di te. >
< Ehm... lavoro in un panificio. >
< Hai lasciato la scuola per poter lavorare lì? >
< Ci lavoro il sabato, ho appena finito gli esami, tornerò a scuola a settembre. >
< E cosa vorresti studiare all'università? >
< Ehm... Giurisprudenza, Sociologia, Business, e qualcos'altro ma non sono ancora sicuro. >
< Wow... e cosa ci fai qui oggi? >
Che domanda stupida... sono qui per cantare no?
< Ho sempre voluto provare a fare un provino, ma ero troppo giovane.
< Ok... cosa ci vuoi cantare? >
< Faró Isn't she lovely di Stevie Wonder. >
< Ok, buona fortuna. >
Finalmente mi lasciano cantare, inizio tremante con le prime parole a cappella, ma poi mi riprendo.
Il pubblico sembra apprezzare, sento i suoni ovattati, non vedo l'ora che esprimano il verdetto.
< Nicole tu cosa ne pensi? > Simon si rivolge alla sua destra per sentire prima il parere degli altri.
< Io sono molto contenta di averti potuto sentire a cappella, perché abbiamo percepito la totale bellezza della tua voce. >
< Io penso che lui sia troppo giovane. > Louis Walsh mi lascia un po' spiazzato.
< Grazie comunque. >
< Non importa quanti anni hai, se hai una gran voce. Io penso che con un po' di allenamento tu possa diventare davvero molto bravo. > sorrido timidamente a Simon, le sue parole mi fanno piacere.
Da quale momento la mia mente si annulla, non sento più niente se non la paura di non farcela, quando noto il pubblico applaudire mi rendo conto di essere passato alla fase successiva. Torno da mia mamma un po' stordito dalla velocità con la quale si sono svolti gli eventi.
< Ce l'hai fatta!! >
< Ne ero sicura! >
Mi ritrovo in mezzo ad un abbraccio di famiglia che mi fa mancare il fiato, mia madre mi bacia, mia sorella mi bacia, il compagno di mia madre mi scompiglia i ricci, sono contento, sento di poter spaccare il mondo con tutta l'adrenalina che ho addosso.
< Harry? >
Una voce familiare mi risveglia dallo stato di trance in cui ero caduto da qualche minuto.
< Louis! > sorrido felice di rivederlo.
< Sei stato bravissimo! >
< Mi hai sentito? >
< In realtà ti ho visto. > si gratta la testa imbarazzato.
< Dagli schermi. > indica i piccoli schermi che trasmettono live quello che succede oltre le tende nere che separano il palco da noi.
< Voglio farmi una foto insieme a te. Se me lo permetti ovviamente. > sono imbarazzato dalla sua richiesta.
< Una foto con me? >
< Si, così quando diventerai famoso avrò un ricordo di te. >
Gli sorrido e acconsento alla sua richiesta, è strano sentirsi dire "quando diventerai famoso", fa un effetto proprio strano, ma mi piace.
< Beh, spero di rivederti ai Bootcamp Harry. > mi saluta prima di sparire tra il casino che si era formato dietro le quinte.
< Chi era quello? > mia mamma incuriosita cerca di individuarlo tra la folla, senza successo.
< Un ragazzo che ho incontrato al bagno poco fa. >
Chi avrebbe potuto immaginare che il destino ci avrebbe riservato una bella sorpresa poco più avanti....
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When we were 18
FanfictionHarry ha ottantasei anni, ha avuto un'esistenza abbastanza felice, qualche alto e basso come è normale che accada, una moglie che lo ha accompagnato durante tutto il cammino della vita, tre figlie che ama alla follia, e cinque piccoli nipotini per i...