Harry ha ottantasei anni, ha avuto un'esistenza abbastanza felice, qualche alto e basso come è normale che accada, una moglie che lo ha accompagnato durante tutto il cammino della vita, tre figlie che ama alla follia, e cinque piccoli nipotini per i...
Le giornate stanno passando troppo velocemente, proviamo praticamente tutto il giorno, sono esausto, ma felice. Non so se sono più stanco o felice, ma sto vivendo il mio sogno, quindi devo cercare di mettere da parte tutta questa stanchezza, non ho intenzione di buttare tutto all'aria. Io e Louis stiamo insieme tutto il giorno, a volte riusciamo ad appartarci per scambiarci qualche piccolo bacio clandestino, ma entrambi siamo d'accordo sull'andarci piano, non vogliamo creare casini. < Non stiamo facendo niente di sbagliato Harry, solo dobbiamo stare attenti a non rovinare tutto. Non so se quello che abbiamo possa in qualche modo influire sulla nostra carriera. > "Quello che abbiamo." < Dobbiamo rendere conto ad altre tre persone, non possiamo fare passi falsi. > Rimango fermo e zitto ad ascoltarlo, con gli occhi che piano piano si riempiono di lacrime, lui lo nota subito e mi si avvicina poggiandomi entrambe le mani sulle spalle. < Ehi! Nono, non piangere. Non ho mai detto che non ti amo o che voglio smettere di esserti così vicino... > < Mi ami? > rimasi quasi scioccato. < Tremendamente. > Il suo sorriso mi allarga il cuore. < Da quando tu hai iniziato a far parte della mia vita mi sento una persona migliore. Non ho alcuna intenzione di lasciarti andare Harry. Tu sei il mio sole, io risplendo quando sono accanto a te. Ti amo così tanto che a volte ho paura. > Mi tira a se inglobandomi in un abbraccio che non avrei mai voluto sciogliere. < A volte penso di non meritare l'amore. > mi lascio scappare in un sussurro, che però lui riesce a sentire. Mi stacca dal suo petto guardandomi dritto negli occhi, blu nel verde, verde nel blu.
< Ma cosa stai dicendo?! > trattengo un sorriso che mi si stava per formare sentendo la sua voce farsi leggermente più acuta sull'ultima parola. < Harry, sei la persona migliore che io conosca, forse al pari di mia mamma... > fa finta di pensarci su. < Sei dolce, premuroso, metti i sentimenti degli altri prima dei tuoi, anche se questo il più delle volte ti fa star male. Non riesci a dormire a meno che non ti stringi il cuscino tra le braccia, e questa è una cosa che adoro di te, perché resterei le ore a guardarti dormire. Cazzo Harold mi hai sconvolto la vita, non sapevo cosa fosse il vero significato di amore prima di incontrare te, darei la mia stessa vita per poterti vedere felice. >
2080
< Ricordatevi bene quest'ultima frase ragazze, perché qualche mese dopo, Lou mise veramente da parte la sua vita, per me. >
< Cosa vuoi dire nonno? > Charlie è balzata in piedi sedendosi a terra tra le mie gambe, mordicchiandosi nervosamente le unghie. < Col tempo ci arriverò Charlotte... ora lasciami continuare...> Mi schiarisco leggermente la voce dopo aver bevuto un sorso di thè freddo. < Il primo Live andó alla grande, avevamo provato così tanto e così duramente, anche se a riguardarla adesso avrei cambiato qualche cosa... a partire dai nostri vestiti, erano osceni. > Daisy ride tenendo il tablet stretto tra le mani. < Perché ridi zia? > Charlie si sporge verso di lei incuriosita. < Perché questo era tuo nonno nel 2010 durante quell'esibizione! >
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< Oddio! > scoppiano a ridere entrambe. < Eravamo piccoli! > cerco di giustificarmi, ma poco dopo mi ritrovo a ridere insieme a loro, eravamo quasi imbarazzanti.
2010
Ho così tanta adrenalina in corpo che sento che potrei esplodere, siamo appena passati alla seconda puntata! Ci speravo eh, ma non ne ero totalmente sicuro, non si sa mai come vanno le dinamiche di questi show... < Ragazzi siete stati pazzeschi! > Simon da una piccola pacca sulla spalla di Lou, e io lo guardo storto. < Ora festeggiate pure, ma con moderazione... domani mattina ci vedremo per l'assegnazione della prossima settimana. > < A domani. > dicono Liam e Niall all'unisono. Ci lascia con un sorriso falso, chiudendosi alle spalle la porta del suo camerino.
< È stato assurdo! > Louis mi abbraccia prima di rientrare al residence. < E tutte quelle persone che urlavano i nostri nomi?!Li avete sentite? > Niall si passa nervosamente le mani tra i capelli. < Pazzesco! > Liam urla felice prima di aprire la porta della nostra camera. < Aspetta... > Lou li lascia entrare indietreggiando nel corridoio, tenendomi la mano stretta nella sua. < Ti amo... tanto. > un bacio. Un piccolo innocente bacio mi fa sentire in paradiso. Lou è il mio angelo. < Ti amo anche io Lou. > dico stringendomi a lui. < Ho faticato nel non guardarti poco fa sul palco, questi pantaloni ti fanno proprio un bel culo. > mi lascio sfuggire. < Chiariamo una cosa... > dice tutto serio. < Io ho sempre un bel culo, non dipende da questi pantaloni. > alza le sopracciglia sorridendomi. < Concordo. > le mie mani scendono lungo la sua schiena toccandogli piano una natica stretta in quei pantaloni marrone scuro, che glielo fasciano in un modo perfetto. < Harry... > quasi ansima. < Non iniziare perché poi non riuscirei a trattenermi. E non ho intenzione di fare l'amore con te per la prima volta in uno dei bagni comuni. > mi poggia una mano sotto al mento per far sì che i nostri sguardi si incrocino. < Va bene... > riluttante riporto la mano alla base della sua schiena. < Cerca di fare il bravo... > mi bacia. < Ci proverò. > gli faccio un occhiolino e sculettandogli davanti agli occhi riapro la porta della camera.
< Tutto bene? > Zayn è mezzo nudo sul suo letto quando mi vede rientrare quasi sotto shock per l'eccitazione che mi stava salendo fino alle guance, rendendole più rosse. < Si, bene. > gli sorrido. < Niall è sotto la doccia? > < Si, da più di 10 minuti... > si sporge dal letto fissando la porta del bagno. < E SE NON SI MUOVE APRO L'ACQUA CALDA DEL RUBINETTO! > gli urla. Il biondino esce con solo un'asciugamano legato in vita, tutto rosso in faccia per il vapore, e i capelli che gli sparano in aria. < Non c'è bisogno di urlare così Malik... ho finito, il bagno è tutto tuo! > gli si scrolla vicino proprio come farebbe un cane, e gocce di acqua volano fino a bagnargli la faccia, e la mia maglietta. < Niall! > urla Zayn ridacchiando. Mi spoglio rimanendo in mutande, proprio nell'esatto momento in cui Lou varca la soglia della porta. < Cazzo... > si lascia scappare mentre l'occhio gli cade sul mio rigonfiamento appena accennato in mezzo alle gambe. Lo sento respirare profondamente mentre mi passa vicino, così decido di stuzzicarlo un po'. Salgo la scaletta del letto a castello sporgendo appositamente il sedere in avanti, per fargli avere una visuale migliore di ciò che sta osservando famelicamente.
Mi sento tirare dai boxer poco prima di sdraiarmi sul letto, quasi inciampo all'indietro, ma riesco a tenermi con forza alla sbarra di metallo di fianco al materasso. < Mettiti un paio di pantaloni e raggiungimi in corridoio. > mi ringhia all'orecchio prima di chiudersi la porta della camera alle spalle.