2010Mi infilo velocemente un paio di suoi pantaloni della tuta lasciati sulla sedia tra le valige e lo raggiungo in corridoio.
< Lou? > lo chiamo sporgendomi con la testa fuori dalla porta.
< Vieni con me. > mi dice serio, tirandomi per l'elastico dei pantaloni.
< Louis ma dove stiamo andando? >
Ci dirigiamo verso il tetto, dove ci siamo scambiati il primo bacio qualche giorno prima, si guarda intorno accertandosi che non ci sia nessuno prima di chiudere la porta dietro di noi.
< Non puoi pretendere che io me ne stia buono e fermo mentre tu ti diverti a sculettarmi davanti, non una, ma ben due volte. > mi graffia piano la schiena nuda e leggermente sudata.
< L-Lou... che vuoi fare...?> gli ansimo vergognosamente forte nell'orecchio quando la sua mano scende verso il mio sedere, stringendolo appena.
Ci fermiamo in un punto del tetto in cui se qualcuno dovesse aprire la porta non riuscirebbe a vederci subito.
< Hai mai fatto... > inizia Lou quasi titubante tutto ad un tratto.
< Cosa? No! > rispondo imbarazzato.
< Non intendevo sesso Harreh, calmati. Ti ho già detto che la prima volta voglio che sia speciale, non voglio avere l'ansia di essere scoperti, e non lo voglio fare con i ragazzi che dormono in camera sotto di noi. > ridacchio disgustato da quell'immagine che inizia a ronzarmi in testa.
< Intendevo altro... > si inginocchia piano sotto di me, stringendomi i fianchi, indietreggio appena alla vista del suo volto rivolto verso l'alto, verso di me, andando a sbattere con la schiena nuda contro il muro fresco del tetto.
< Fermami se non vuoi, o non sei pronto. > dice prima di abbassarmi molto lentamente i pantaloni, senza mai distogliere lo sguardo dal mio. Rimango in boxer con la sua faccia all'altezza del mio, ormai enorme, problema in mezzo alle gambe.< Prendo il tuo silenzio come un consenso Harold. >
Annuisco, e lui per tutta risposta mi tocca, proprio lì, facendomi sussultare appena. Mi libera anche dei boxer scuri, e un sorriso gli si forma sul suo bellissimo volto quando si trova davanti alla mia completa nudità.
< Sei perfetto Harry... > sussurra guardandomi sempre dritto degli occhi, iniziando a baciarmi la pelle poco più sotto dell'ombelico.
Mi sento in imbarazzo totale, so di non avere un corpo perfetto, ho un po' di pancetta, e i miei fianchi non sono del tutto magri, questa è la prima volta che faccio un qualcosa di così spinto con un ragazzo...
< Tutto bene piccolo? >
< Si, solo... non dire che sono perfetto, perché non lo sono. > distolgo il mio sguardo dal suo, guardandomi imbarazzato le punte dei piedi.
Lui si alza, mi mette due dita sotto al mento facendomi rincontrare il blu dei suoi occhi. Mi tira a se e mi bacia profondamente.
< Non dire stronzate. Tu sei perfetto. Ogni centimetro del tuo corpo lo è. È perfetto questo piccolo neo che hai sul collo. > me lo bacia.
< Sono perfette le tue bellissime fossette che spuntano fuori quando sorridi. > me le bacia.
< Le tue mani, con queste bellissime dita lunghe, sono perfette. > mi bacia ogni singola nocca.
< Trovo perfetti persino i tuoi quattro capezzoli... > si mette a ridere piano, e io con lui.< Per non parlare poi dei tuoi occhi, starei gli anni fermo a fissarli. E i tuoi capelli, cazzo quei ricci Harold, mi fanno impazzire. > mi tira i capelli facendomi esporre ancora di più il collo.
Ci lascia piccoli baci umidi che mi fanno tremare, scende verso il petto senza mai staccare la bocca dal mio corpo. Arriva ai fianchi, li morde leggermente facendomi sussultare appena, lo sento sorridere sulla mia pelle. Le sue mani si vanno ad arpionare sul mio sedere, me lo stringe mentre inizia, con una lentezza esorbitante, a baciarmi piano l'intera lunghezza.
Alza lo sguardo verso di me, mi sorride malizioso, io impreco piano sibilando il suo nome, e senza lasciarmi il tempo di realizzare, lo ingloba totalmente.
< C-cazzo! >
La sua testa fa su e giù su tutta la mia intimità, presta maggiore attenzione alla punta, la lecca, succhia, ingloba. Mi sta facendo impazzire.
< L-Lou... sto per... > mi ritrovo a dire tremendamente presto.
Lui aumenta la velocità dei movimenti, le mie gambe iniziano a tremare in modo quasi vergognoso, cerco di ritrarmi dalla sua bocca, non voglio venire così presto, senza aver donato lo stesso piacere a lui.
< Sta fermo! > mi dice con ancora il mio pene in bocca, spingendomi verso di se.
< Lou! > butto la testa all'indietro chiudendo gli occhi e mi riverso nella sua gola.Quando riapro gli occhi lui è ancora inginocchiato davanti a me, mi fissa, io lo fisso, non riesco a decifrare il suo sguardo.
< Sei tremendamente carino durante un orgasmo.>
Si lascia cadere sul cemento freddo del tetto, ridacchiando piano, le mie guance si tingono di rosso.
< Voglio vederti venire per me ancora, e ancora, e ancora.... per il resto dei miei giorni Harry. >Prende i pantaloni che indossavo e li stende vicino a se, poi mi fa cenno di sedermici sopra. Cerco di riprendermi i boxer, ma lui li lancia poco più dietro dei nostri corpi.
< Lou! > ridacchio girandomi di pancia per riprenderli, ma prima che possa farlo una pacca non tanto leggera su una chiappa mi fa sussultare.
< Rimani così... > mi dice passandomi una mano sulla schiena.
< Ma sono nudo! > protesto.
< Appunto... > mi fa l'occhiolino.
Mi godo per un po' le sue carezze prima di girarmi di scatto mettendomi a sedere.
< Tu sei troppo vestito... >
< Dici? >
< Si. > gli sollevo piano la felpa.
Mi soffermo ad osservare la sua pelle chiara, gli tocco il collo, lo stomaco, la pancia.
Mi fermo prima dell'attaccatura dei boxer che si intravedono dai jeans.
< Io... io non ho mai... >
< Tranquillo. > mi dice stringendomi una mano.
< Ti aiuto io. >
Annuisco, più a me stesso che a lui, ma, più deciso di prima gli slaccio i pantaloni, che abbasso insieme ai boxer blu e arancioni.
È molto eccitato, scatta appena la sua pelle sensibile entra in contatto con la mia mano.
Inizio a muoverla lungo la sua lunghezza, lui si muove col bacino.
< Tutto ok? > gli dico.
< Si, solo, usa un po' di saliva per favore... >
Faccio come mi ha detto, e la sua espressione cambia totalmente, schiude le labbra e rotea gli occhi all'indietro.
La sua mano si avvicina alla mia intimità, che dopo il contatto con la sua, è tornata ad essere dura e dolorante.
Iniziamo a darci piacere l'un l'altro, i versi di Lou sono musica per le mie orecchie.
Veniamo insieme, guardandoci negli occhi, lui mi si avvicina velocemente baciandomi come mai aveva fatto fino ad ora.
< Ti amo da impazzire Harry... >2080
Ovviamente ho tralasciato qualche dettaglio raccontando a mia figlia e mia nipote questa nostra serata "speciale" sul tetto. Abbiamo festeggiato alla grande la prima esibizione dei Live.
Ma il ricordo di quei momenti mi fa sentire come sulla discesa dalle montagne russe, riesco a sentire di nuovo quel suo profumo delicato, percepisco la sua pelle candida sotto le mie vecchie dita.
Mi manca terribilmente, mi manca ciò che avevamo, quello che ero quando stavo insieme a lui.< Tutto bene papà? > Daisy mi poggia una mano su un ginocchio.
< Si tesoro... > sorrido.
< Questo è l'effetto che fanno i ricordi. >Questo è l'effetto che mi ha sempre fatto Louis Tomlinson.
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When we were 18
FanfictionHarry ha ottantasei anni, ha avuto un'esistenza abbastanza felice, qualche alto e basso come è normale che accada, una moglie che lo ha accompagnato durante tutto il cammino della vita, tre figlie che ama alla follia, e cinque piccoli nipotini per i...