When we were 18

CAPITOLO 5

2080
< E cosa successe dopo nonno? >
< Beh, subito dopo sinceramente non ricordo benissimo... è stato un tale shock. La situazione era surreale, eravamo appena stati mandati via in lacrime tutti e cinque, e un minuto dopo, ci eravamo ritrovati uniti in una band per provare a passare ai live. >
Ho le lacrime agli occhi, quei momenti mi mancano da morire.
< Beh dai ... continua! >
Guardo la mia nipotina maggiore, le sorrido, impaziente come la madre...
< Dopo decidemmo di passare qualche settimana da soli, solo noi cinque, per conoscerci e provare, provare e provare. Il mio patrigno ci diede la casa al lago per stare più tranquilli... >

2010

< Harry ringrazia ancora il tuo patrigno per tutto questo! >
Liam si guarda intorno meravigliato, la casa non è enorme, ci sono solo due stanze da letto, quindi qualcuno deve sacrificarsi e dormire sul divano in soggiorno.
Lasciamo le valige sparse in cucina, nessuno dei quattro osa sistemarsi nelle camere, decideremo più tardi come disporci.
< Avete già in mente qualche pezzo da portare? >
Liam chiede timidamente.
< Direi che prima di decidere la canzone abbiamo qualche altro step da superare. > Louis ride prendendo una delle sedie della cucina.
< Cosa vuoi dire? >
< Beh siamo una band giusto? >
< Giusto! > risponde Niall energicamente, sedendosi sul divano.
Lo raggiungo, mettendomi nel lato vicino alla sedia di Lou.
< Direi che come prima cosa dobbiamo trovarci un nome... > continua guardandomi negli occhi.
Ha degli occhi stupendi, quel blu così brillante, cazzo ci annegherei dentro.
< Hai qualche idea? > Zayn si siede sul vecchio tappeto davanti al divano.
< Io ne avrei in mente una! >
< Dilla Niall! > lo incoraggia Lou...
< Che ne dite di... Niall and the potatos? > urlecchia tutto sorridente...
Sembra un bambino di cinque anni, con quei due dentini storti che rendono il suo sorriso adorabile, mi dispiace quasi dirgli che è un nome orribile.
< Scordatelo! > Liam ride, togliendomi dall'imbarazzo di scartare l'idea del biondino, che tutto intimidito sorride abbassando lo sguardo sulle sue Vans nere.
< Potremmo... ecco... > inizio a balbettare mordicchiandomi le dita.
< Parla Harold! >
Harold?
Guardo storto Lou, che mi sta fissando intensamente, mi sento le farfalle nello stomaco. Ma che mi succede, smettila Harry, dì qualcosa o sembrerai un idiota.
< Pensavo... che potremmo chiamarci One Direction.>
Alzo lo sguardo, Lou sorride, e non mi importa d'altro.
< Beh sapete, perché andiamo tutti verso un unico obiettivo, un'unica direzione... quindi ho pensato... boh se non vi convince potete tranquillamente dirmelo. >
< È perfetto! > Zayn scatta in piedi.
< Piace anche a me! > Liam sorride.
< A me piaceva più la mia opzione, ma anche questa non è male. > Niall mi fa un occhiolino.
< E One Direction sia! Bravo Harry! > Louis si avvicina, e io sento il cuore battermi a tremila, avvicina una mano alla mia testa e mi scompiglia piano i ricci.
Rimangono tutti a guardarci, il tempo sembra esserci fermato intorno.
< Beh, io ho una fame da lupi! Harry c'è qualcosa da mangiare? > Niall si alza di scatto.
< Dovrebbero esserci delle patatine nel mobile sopra il forno. > mi alzo per indicargli l'anta giusta.
< Formiamo le camere? > Liam sembra impaziente.
< Io dormo volentieri sul divano. >
Zayn risolve l'unico problema che mi gironzolava per la testa, non volevo essere io a decidere chi ci dovesse dormire.
< Se per voi va bene io mi sistemo qui che c'è il bagno... a volte capita che mi svegli durante la notte.> Liam si gratta la testa imbarazzato.
< Si certo, nessun problema. > commento.
< Anche a me va benissimo questa camera. È la più vicina alla cucina! > Niall ci provoca una risata.
< Allora siamo io e te riccio! > Louis prende il suo borsone e lo lancia nella camera dall'altra parte del corridoio.
< Siamo io e te. > gli sorrido.