Capitolo 9

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2010

Stiamo aspettando Louis davanti a una villa delle dimensioni del mio intero paese, sento il cuore a mille. Avremo provato abbastanza?
La scelta della canzone è stata azzeccata?
Louis arriverà in tempo per il nostro turno?

Niall muove nervosamente una gamba, mentre seduto sul marciapiede si mordicchia le unghie come sempre.
< Credo che vomiterò prima di entrare. > sento Zayn dire a Liam, quest'ultimo sgrana gli occhi in un modo che mi fa sorridere. È quello più agitato di tutti, perché sa cosa vuol dire essere mandati a casa dopo i provini.
Ce lo aveva raccontato una delle prime sere al lago, era stata la sensazione più brutta della sua vita, perché aveva il suo sogno stretto tra le mani, e in un battito di ciglia gli si è sgretolato fra le dita.

< Andrà tutto bene Zayn, cerca di respirare. Ok amico? > gli poggia una mano su una spalla rassicurandolo.
< Non voglio mandare tutto a puttane Lì... >
Mi avvicino a loro sentendolo pronunciare quella frase.
< Zayn, tu non manderai a puttane proprio nulla, hai una voce spettacolare, ce la faremo! >
Mi sorride e mi abbraccia forte, rimango senza parole per un attimo, mi era sembrato fin dall'inizio l'unico a cui non piacessero queste eccessive manifestazioni di affetto, eppure non aveva nessuna intenzione di lasciarmi andare.
< Grazie Harry. >
Liam si siede tra di noi respirando a fondo l'aria afosa di quel caldo agosto.

Qualche membro della troupe ci raggiunge per farci qualche domanda stupida davanti alle telecamere.
< Come vi sentite ragazzi? >
< Tesi. > risponde Liam senza pensarci.
Che razza di domanda... come vuole che possiamo sentirci? Mi risparmio i commenti acidi e sorrido alla risposta di Liam.
< Ragazzi c'è Louis! > urla Niall ad un certo punto.

Ci alziamo tutti di scatto, vedendolo avvicinasi zoppicando, non me lo faccio ripetere due volte che gli corro in contro come se non lo vedessi da mesi, lui mi sorride radioso, in quel momento tutto intorno a noi sembra annullarsi, lo raggiungo il più velocemente possibile e ci uniamo in un abbraccio. Me lo stringo addosso il più possibile, inalando l'odore che hanno i suoi capelli, ci stringiamo, lui si stringe la stoffa della mia camicia tra le sue mani.
Quando riapro gli occhi attorno a noi ci sono anche gli altri, ci stiamo abbracciando tutti come se fossimo amici da un sacco di tempo, e questa cosa mi fa davvero tanto piacere.

< La sciarpa ad agosto Harold? > si rigira la mia sciarpa leggera tra le mani.
< È leggera! > rido.
< E poi io almeno non mi sto presentando davanti a Simon in infradito. > faccio cenno ai suoi piedi.
Scoppiamo tutti a ridere, la risata di Niall sovrasta le nostre facendoci ridere ancora di più.
< Non ho scelta ragazzi, è gonfio come un pallone... non ci sta nelle scarpe! > continua Louis ridendo.
Non faccio in tempo a ribattere che un addetto ai casting ci dice di entrare.

< Cazzo che ansia. > Liam si fa scappare queste parole poco prima di trovarci davanti a Simon, che ci saluta sorridendo, subito dopo si accorge del piede gonfio di Louis e inizia a fargli domande a proposito.
< Che cosa hai fatto lì? >
< È stato un riccio di mare... > commenta sorridendo imbarazzato.
< È doloroso? >
< Molto, molto doloroso. >
< Stai bene adesso? >
Lo guardo, lui continua a sorridere, ma so che gli fa molto male, l'abbiamo dovuto portare in braccio io e Zayn per farlo arrivare qua.
< Si, bene. >
< Vi sentite sicuri? > passa lo sguardo su tutti noi.
< Si. > rispondiamo all'unisono.
< Bene. Iniziate pure. >
Il chitarrista inizia a suonare Torn, e Liam attacca alla grande avanzando sicuro verso Simon, che ci sta scrutando attentamente. Imito Liam, raggiungendolo mentre canto i miei versi, guardo Simon, sta andando a tempo con la testa, ma la sua espressione rimane impassibile.
Zayn si unisce facendo i cori, e Niall e Louis si aggregano al ritornello, facendo qualche passo avanti raggiungendoci .
Mi sembra che stiamo andando alla grande, Zayn conclude con l'ultima frase, vibrandola in modo molto orecchiabile.

Rimaniamo fermi per qualche secondo, Simon ci liquida senza far trapelare assolutamente nulla sulla sua decisione.
Ritorniamo verso il giardino e ci riabbracciamo. Qualunque cosa accada, so che abbiamo dato il massimo, e potremmo comunque rimanere una band e riprovarci l'anno prossimo.
Ci fanno altre domande.
< Sentite la pressione ragazzi? >
< Si, moltissima, ma ormai il peggio è andato. Bisogna solo aspettare il giudizio. > dico.
Rimaniamo abbracciati, sono tra Louis, che non lascia mai la presa sul mio fianco, e Niall, che trema come una foglia.

2080

< L'attesa è stata la parte peggiore degli Home Visit non è vero? > Charlotte torna dalla cucina con tre bicchieri di Thè ghiacciato.
< Esatto Charlie... dopo averci fatto qualche domanda ci lasciarono tornare in Hotel. Il verdetto sarebbe stato annunciato il giorno dopo, perché giustamente... Simon aveva bisogno di tempo per prendere le sue decisioni. >
Daisy rimane zitta ad ascoltare, strano che non mi stia riempiendo di domande come la nipote, ma molto probabilmente questa parte dei provini lei la sapeva già.
< Quindi siamo tornati in camera e con molta fatica ci siamo addormentati... >
< Tu hai dormito di nuovo con Louis? >
< Si Charlie, a parte la notte che Lou passó al pronto soccorso, dormimmo sempre nello stesso letto. >
< Che carini... > si lascia scappare.
Cerco di trattenere le mie emozioni, ma le labbra mi si curvano in un sorriso.
< Il giorno dopo, alle dieci della mattina eravamo tutti a casa di Simon, ansiosi di sapere chi dei 6 gruppi sarebbe passato ai Live... ci fecero qualche altra intervista... >

2010

< Una sola parola potrebbe mandare in fumo il nostro sogno... > mi ritrovo a dire davanti a una telecamera.
< Nessuno di noi qui ha intenzione di tornare casa, sarebbe davvero davvero brutto. > continuo.
Louis mi stringe una spalla, e Liam concorda con le mie parole.
In un batter d'occhio ci troviamo di nuovo di fronte a Simon, che sembra rabbuiato rispetto al giorno prima, non è un buon segno.
< Capite che questo per voi è come se fosse il primo provino? Perché è la prima volta che vi sento come gruppo. > inizia...
Cazzo... non è un buon inizio. Guardo Liam che abbassa subito lo sguardo.
< Avete anche avuto la metà del tempo che hanno avuto gli altri gruppi per prepararsi... >
Ecco fatto, non c'è speranza che le sue parole risalgano verso il lato positivo della cosa, sento gli altri ragazzi perdere le speranze, esattamente come me.
Louis mi massaggia piano  una spalla, a separarci c'è il corpo di Niall, ma lui non smette mai di cercarmi, di toccarmi.
< Ma questa è una cosa positiva, perché se funzionate, funzionate e basta. >
Si ferma.
< Il mio cervello mi sta dicendo che è un rischio, ma il mio cuore, dice che vi meritate l'opportunità di mostrare ciò che avete da mostrare. >
Le lacrime iniziano a pungermi gli occhi, sento qualcuno tirare su col naso, Liam credo....
< Quindi ho preso la mia decisione. >
Ci lascia sospesi con le lacrime agli occhi per quelle che mi sembrano ore.
< Ragazzi... >
Lo guardo fisso negli occhi, con le lacrime che minacciano di uscire fuori da un momento all'altro...
< Ascolto il mio cuore... siete dentro. >

Urliamo, ci abbracciamo, saltiamo insieme per la felicità.
< Si!!! >
< Siii!!>
Le nostre urla si fondono, mi stacco dall'abbraccio con i ragazzi per andare a ringraziare Simon, ci abbracciamo intorno a lui, sembra felice, sicuro della scelta che ha fatto.
Nessuno di noi crede alle sue parole, io scoppio a piangere, Niall continua a scuotere la testa incredulo.
Ci dirigiamo verso l'uscita continuando ad abbracciarci.
Sembra impossibile, ma cazzo... stiamo per andare ai Live di Xfactor, e ci sto andando con quattro persone fantastiche.
Non vedo l'ora di scoprire cosa il destino ha in serbo per noi cinque, che fino a un mese fa eravamo perfetti sconosciuti, mentre adesso, adesso condividiamo un sogno.

When we were 18Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora