CAPITOLO 21

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2010

Ho il cuore che mi batte a mille, le valige sono state portate al parcheggio, dove ci attendono le nostre famiglie, salutiamo tutta la troupe di XFactor che ci ha dovuto sopportare fino alla fine, soprattutto le cuoche... abbiamo distrutto quella cucina più e più volte nel corso delle settimane. Noi cinque siamo vestiti abbastanza eleganti per l'incontro con Simon di questa mattina, indosso il profumo di Louis, me lo ha spruzzato addosso dopo la doccia poco fa, mentre gli stavo accuratamente spazzolando i capelli ancora leggermente umidi.
Uscendo dal residence guardo un attimo Niall, sembra davvero molto nervoso, ha le guance arrossate e gli occhi che puntano fissi il pavimento.
< Tutto bene Nello? >
Alza i suoi occhioni celesti verso di me, non staccando mai le sue unghie dai denti, così gliele allontano io, prendendo le sue mani nelle mie.
< Ho un po' di paura sinceramente. Non sapere di cosa ci vuole parlare Simon mi sta mandando fuori di testa.>
Lo abbraccio, e lui appoggia la sua testa sulla mia spalla. Sembra così piccolo ai miei occhi.
< Grazie Harry. > dice ricambiando la stretta.

2080

< Quindi di cosa doveva parlarvi? > mi chiede Charlotte impazientemente.
< Sapete, Simon è sempre stato un uomo che amava usare paroloni, e girare intorno al concetto vero della discussione solo per puro divertimento penso... perché quel giorno ci ha tenuto sulle spine per più di un'ora prima di dirci che ci stava proponendo un contratto con la sua casa discografica. >
Mi fermo un attimo a pensare che se non avessimo mai firmato quel contratto, probabilmente ora la mia vita sarebbe del tutto diversa.
Le cose sarebbero andate in modo diverso.
Il rapporto con Louis sarebbe stato diverso. Migliore.

Zayn non ci avrebbe lasciato di punto in bianco nel bel mezzo del tour del 2015 perché non si sarebbe sentito come in realtà si è sentito per anni....

Sento Daisy bisbigliare qualcosa, così i miei occhi si incastrano nei suoi.
Non avrei avuto però tre figlie fantastiche, e cinque nipoti che amo più di me stesso...
Le sorrido con le lacrime agli occhi.

Ma avrei avuto una vita intera con Louis.

2010

< Il contratto per cui state pre firmando, perché poi servirà la firma anche dei vostri genitori come consenso, visto che siete minorenni... dura cinque anni, e se tutto va bene si rinnova per altri 5, è scritto tutto al punto 7. > dice indicando un punto sui moduli che stiamo firmando.
< Se deciderete di firmare vi informo che inizieremo subito con la creazione del vostro primo album durante il mini tour di Xfactor. >
I nostri occhi si illuminano appena pronuncia "vostro primo album".
Ci lascia soli qualche minuto, "il tempo di pensarci" dice lui.
Ci guardiamo per un attimo sorridendoci, finché Liam parla per tutti.
< C'è davvero bisogno di pensarci? >
Ridiamo abbracciandoci.
< Quindi firmiamo? > chiede Zayn.
< Cinque anni sono tanti... >
< Penso che Simon sappia cosa sta facendo... io mi fido. > Niall firma per primo.
< Io voglio che questa sia la mia vita. Che il palco sia il mio mondo. > Liam lo segue.
< Firmo anche io. > dico prendendo in mano la penna.
< Al nostro primo album. > dice Louis prima di firmare sotto il mio nome.
Zayn ridacchia mentre, per ultimo, firma il nostro contratto discografico.

Simon ritorna sedendosi di nuovo alla scrivania davanti a noi, si riprende i moduli e riprende a parlare.
< Voi non avete avuto internet per tutta la permanenza nel programma, quindi nessuno di voi sa cosa si è creato sui social. Ma per il bene delle vostre carriere io ho fatto in modo che ognuno di voi avesse un ruolo ben preciso all'interno della band. >
Mi fissa sorridendo.
< Harry... tu sei quello che ha spopolato di più sui social. La tua immagine è quella del tipico ragazzo che fa strage di cuori. > mi sorride luminoso.
< Cosa?! > mi lascio scappare.
< Ma non è vero! >
< Glielo lasceremo credere. Farà audience, già lo sta facendo. Continua a fare il carino con le ragazze, come hai fatto nel residence con Cher, o Marie... tu, semplicemente continua così ok? >
< Ma ha solo 16 anni! È una cosa disgustosa... > commenta Louis.
< Se volete diventare qualcuno... qualche "piccolo" sacrificio deve essere fatto. > conclude facendoci l'occhiolino.

Cerco di reprimere la mia espressione schifata, sento la mano di Louis che mi stringe piano un ginocchio, sento il resto del suo discorso con la sua voce ovattata, non riesco a seguire le sue parole.
Io un donnaiolo?
Proprio io che ho una relazione con un maschio... assurdo.

< Harry, vedrai che le persone lo capiranno che non sei affatto uno che ci prova con tutte. > mi dice Zayn mentre camminiamo per le strade innevate di Londra per schiarirci un po' le idee.
< Questo è vero Zay, ma non è stata una mossa carina da parte di Simon. Infondo Harry ha solo 16 anni. È praticamente un bambino. Definirlo in quel modo è davvero disgustoso. > commenta Louis abbracciandomi.
< Grazie Lou. > gli sorrido.
< Poi da un uomo adulto... sono scioccato. > Liam scuote la testa mentre parla.
Mentre parliamo veniamo fermati da un gruppetto di ragazzine che ci riconoscono subito.
< Ma si ragazzi, non importa. Io non sono così, non importa cosa diranno i media. > dico prima di acconsentire nel farci fotografare insieme alle fan.
Cerco di convincere più me stesso che loro, continuo a sorridere alla ragazzine che ci parlano di quanto significhiamo per loro, del fatto che non vedono l'ora di vederci live in tour, e mentre firmo dei loro quadernini mi ripeto quella frase in testa in continuazione.
" Io non sono così. "
"Io non sono così."
"Io non sono così."

When we were 18Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora