"Tesoro?"
Non risposi. Sotto alle mie coperte, la mia presa attorno al coltello si fece più stretta.
"L'ho trovata."
Trovata cosa?
"Era questa la felpa blu che volevi, giusto?"
La mia testa scattò verso di lei, fissai mia madre che teneva la felpa blu tra le mani.
Uscii dalle coperte ed afferrai la felpa, affondandoci il viso. Respirai a pieni polmoni il suo profumo.
Il profumo era flieve, ma ancora lì.
Il profumo di arance.
"È quella giusta, vero?" Mia madre mi toccò la spalla gentilmente. "L'ho cercata ovunque ieri."
"Si, grazie."
Il momento in cui mia madre se ne andò, non sprecai tempo e me la misi addosso.
Per raggiungerti.
Mi trovai in un'ampia stanza dalle mura bianche, il pavimento in legno e il soffitto piastrellato. Un muro era ricoperto da grandi specchi.
E tu eri lì, che ballavi di fronte allo specchio.
Indossavi una felpa larga e dei pantaloni neri attillati. I tuoi movimenti erano fluidi e piedi di emozioni mentre ballavi a ritmo della canzone. Eri come l'acqua. Liscia, chiara, che riusciva ad adattarsi in qualsiasi forma con grazia.
Ti ci volle un po' per notarmi.
Ma quando lo facesti, non sprecasti tempo per correre da me.
Eravamo solo tu ed io in quella grande stanza.
Ero sorpresa quando mi portasti tra le tue braccia.
Ti sono mancata così tanto?
"Non sei venuta per alcuni giorni, mi sono preoccupato." Mi dicesti all'orecchio, con il fiato corto.
Le gocce di sudore scorrevano lungo la tua tempia, illuminando la tua pelle, il tuo petto solido era premuto contro il mio mentre si sollevava e si abbassava velocemente. Mi sentivo al sicuro tra le tue braccia, chiusi gli occhi e lasciai che la tua stretta mi difendesse dal mondo.
Potevo quasi immaginare il cancro in me sparire all'istante appena portasti le tue braccia attorno a me; e che non poteva più toccarmi perchè c'eri tu.
Ci dividemmo appena udimmo dei passi oltre la porta.
"Jimin?" Lo chiamò una voce maschile. "Hai finito? Posso entrare?"
Premetti le tue labbra sul mio orecchio. "Promettimi che tornerai. Non sparire per giorni come prima."
Annuii, memorizzando la sensazione del tuo dolce respiro sulla mia tempia.
Facesti un passo indietro e ti voltasti verso la porta. "Si, ho finito."
Mi tolsi la felpa prima che la porta si aprisse.
Non ricordo esattamente quando iniziai ad amarti. Sapevo soltanto che mi stavo innamorando ogni giorno di più.
Mi sono innamorata.
Entrambi ci eravamo innamorati.
Entrambi ci innamorammo tenendoci la mano, con le nostre dita intrecciate.
STAI LEGGENDO
𝟔𝟓 𝐃𝐚𝐲𝐬 𝐋𝐞𝐟𝐭▶ p.jm x reader (Traduzione Italiana)
Fanfiction𝗖𝗢𝗡𝗖𝗟𝗨𝗦𝗔 Eravamo degli incoscienti. Come siamo finiti da un semplice bacio a te che mi tieni al muro a entrambi a terra abbracciati? Abbiamo fatto un esplosione quel giorno, Park Jimin. E ora, ne soffriamo le conseguenze. Traduzione della...