𝗖𝗢𝗡𝗖𝗟𝗨𝗦𝗔
Eravamo degli incoscienti.
Come siamo finiti da un semplice bacio a te che mi tieni al muro a entrambi a terra abbracciati?
Abbiamo fatto un esplosione quel giorno, Park Jimin. E ora, ne soffriamo le conseguenze.
Traduzione della...
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Mi andai a tagliare i capelli.
Erano diventati troppo lunghi e disordinati.
Andai da te per mostrarti il mio nuovo taglio.
Eri in camera tua, che urlavi contro il telefono.
Mi allontanai velocemente da te, spaventata dalla tua rabbia.
Spaventata dal tuo urlare.
"Non hai mai capito il significato di famiglia, non è vero?" Urlasti. "Famiglia vuol dire impegno, dannazione! Continuavi a dire 'ti voglio bene' ma aspettavo che me lo dimostrassi, che lo dicessi sul serio! Questo non è assolutamente quello di cui avevo bisogno."
Riagganciasti la chiamata e lanciasti il telefono dall'altra parte della stanza.
Quella fu la prima volta che ti vidi piangere.
Le lacrime ti rigavano il viso. Avevi una mano premuta sui tuoi occhi e l'altra era stretta in un pugno, facendo diventare bianche le nocche.
Mi avvicinai lentamente a te e ti feci mettere la testa sulle mie ginocchia quando entrambi ci sedemmo sul tuo letto.
Non parlasti.
E nemmeno io.
Affondasti il viso sulle mie gambe mentre ti accarezzai la schiena e i capelli.
Non ti domandai cosa non andava quella notte.
Non sapevo, in quel comento, che avevi appena scoperto tuo padre avere una relazione segreta con un'altra donna.
