Day 20

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Non potevo fare movimenti troppo bruschi a causa dei punti al mio stomaco

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Non potevo fare movimenti troppo bruschi a causa dei punti al mio stomaco.


Ciò non mi fermò dal venire da te e chiederti di fare una passeggiata insieme.

Ti stavi preparando per scuola, ma nel momento in cui te lo chiesi, hai subito cominciato a cambiarti.

"Oh, Jimin, no." Risi. "Non intendevo farti saltare scuola."

"Mi hai chiesto di fare una passeggiata, piccola, e adesso andiamo a farla." Ridi, posandomi un veloce bacio sulla fronte prima di andare in bagno per cambiarti.

Presto eri pronto ed entrambi scendemmo di sotto silenziosamente, dove tua madre era occupata a lavare i piatti. Prendesti velocemente il tuo zaino ed entrambi corremmo verso la tua macchina.

Guidasti verso il tuo posto preferito. Arrivati, parcheggiammo a lato della strada. Svuotasti il tuo zaino di scuola così che potessimo metterci dell'acqua e del cibo, intravidi un a piccola agenda del 2018.

Sorrisi quando la vidi.

Avevi già un'agenda del 2018 pronta per il prossimo anno, vero?

Mia mamma mi aveva già comprato un'agenda del 2018 quest'anno; prima che scoprimmo che non ci sarebbe stato nessun 2018 per me.

Mi chiedo dove sia finita quell'agenda adesso.

"Andiamo." Mi lanci un sorriso prima di scendere dall'auto.

Era anvora mattina e l'aria era fresca con le cicale che cantavano in mezzo all'erba. Il cinguettio degli uccelli risuonava qua e là mentre volavano sopra di noi, sparendo poi nelle loro case nascoste tra le chiome degli alberi. Il marciapiede era coperto da un tappeto di foglie rosse, alcuni alberi erano già completamente spogli, altri invece avevano ancora le loro foglie verdi.

Settembre era bellissimo.

La strada era liscia e lunga circa due miglia.
Mi indicasti gli scoiattoli che zampettavano verso i loro alberi con le guance piene di ghiande e semi da custodire per l'inverno e i pesci che nuotavano nell'acqua, ci sfidammo a chi ne avvistava di più.

Tu ne avvei trovati 4.

Io invece 5.

Arrivammo alla fine della strada, che portava ad una bellissima cascata. Mi feci una foto di fronte ad essa e poi ci facemmo un selfie insieme.

Cominciammo a tornare indietro mentre il sole del pomeriggio illuminava su di noi.

Mi stavo già stancando.

Dannata malattia.

Non riuscii a camminare l'ultimo miglio, ti ricordi?

Ero esausta e sudavo un sacco. Tremavo.

Non avevi esitato a prendermi in braccio e a camminare l'ultimo miglio con me sulla tua schiena.

Mi avevi trasportata per il resto della strada, Park Jimin.

𝟔𝟓 𝐃𝐚𝐲𝐬 𝐋𝐞𝐟𝐭▶ p.jm x reader (Traduzione Italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora