Day 48

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Strofinai il lembi di gomma della felpa blu tra le mani

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Strofinai il lembi di gomma della felpa blu tra le mani.


Sentii i sensi di colpa crescere nello stomaco, borbottando come l'acqua che bolle sul fuoco.

Non mi sono presentata al bowling con te e i tuoi amici ieri. E ora, non volevo affrontarti.

Ma allo stesso tempo, sapevo che non potevo starti lontana e che avrei avuto bisogno del tuo conforto prima o poi.

Finalmente presi un respiro profondo ed indossai la felpa.

Mi trovai in una stanza con una coppia che si urlava a vicenda.

Un uomo ed una donna.

L'uomo stava urlando alla donna qualcosa riguardo ad un 'viaggio di lavoro'.

La donna rispose urlando qualcosa riguardo ad 'andarsene sempre'.

Una sensazione di dèjá vu mi colpì come un camion.

Sembrava di vedere ancora una volta i miei genitori litigare.

E poi vidi te, Park Jimin.

Eri lì, nascosto nelle ombre.

Guardando la scena.

In silenzio.

Guardavi e basta.

Una singola lacrima ti rigava la guancia.

Corsi verso di te, e tutti i pensieri riguardo al bowling scomparirono. Volevo aiutarti. Feci scivolare la mia mano nella tua e tu spalancasti gli occhi sorpreso, accorgendoti finalmente della mia presenza.

Una piccola parte di me pensava che fossi arrabbiato con me.

Per averti dato buca.

Per aver assistito a qualcosa di personale.

Ma tu sembravi semplicemente distrutto.

Ti portai lontano dai tuoi genitori urlanti.

Fuori dalla casa.

Fuori nelle strade.

Non sapevo dove fossimo.

Cominciai semplicemente a correre.

E anche tu.

Presto, eri tu quello a dirigermi.

Lontano dai tuoi genitori.

Lontano dai tuoi problemi.

Lontano dal mondo.

𝟔𝟓 𝐃𝐚𝐲𝐬 𝐋𝐞𝐟𝐭▶ p.jm x reader (Traduzione Italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora