Ti venni a trovare appena mi fecero uscire dall'ospedale.
Stavi facendo i compiti in camera tua, concentrato sui problemi di matematica posti di fronte a te.
Ho sempre odiato matematica.
Ti voltasti verso di me quando mi affiancai a te e mi portasti sulle tue ginocchia.
Continuasti a risolvere i problemi con me seduta sulle tue gambe. Una mano scriveva le formule, l'altra scorreva sulla mia schiena.
Notai il calendario del 2018 appeso al muro accanto alla tua uniforme scolastica. Avevi incorniciato delle maglie della tua squadra preferita di calcio.
Quando finisti, lasciasti cadere la matita sulla scrivania e ti stiracchiasti un pochino prima di guardarmi. Avevo la testa posata sulla tua spalla per tutto il tempo, ma la alzai per sorriderti.
"A cosa pensi, piccola?" Domandasti. Il tuo tono era stanco, ma avevi ancora energia per me.
"Sei bellissimo, Park Jimin." Dichiarai.
Sembrasti sorpreso dal mio improvviso complimento, ma ridesti subito dopo. La tua risata fu silenziona perchè non volevi attirare l'attenzione dei tuoi genitori.
"E tu sei meravigliosa." Rispondedti con un largo sorriso.
Ma io non mi sentivo bella. Adesso si potevano chiaramente vedere le mie costole e la mia pancia era gonfia a causa dell'infiammazione. La mia pelle era molto pallida, giallognola, per non parlare degli occhi.
"Non sono bella." Risposi.
"Si che lo sei." Mi facesti l'occhiolino, mandando il mio cuore in esibilio. "Questo mondo crea specchi che riflettono solo l'aspetto esteriore. Per fortuna, non credo in quello che mi dicono quegli specchi. Vedo sia il tuo aspetto esteriore che quello interiore, e cavoli, sei stupenda."
Mi tirasti a te per un bacio.
Quella notte, sapevo che ti sentivi al mio stesso modo.
Entrambi sentivamo il desiderio.
Il bisogno.
Di fare di più.
Ma alla fine, ti diedi la buona notte e me ne andai.
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𝟔𝟓 𝐃𝐚𝐲𝐬 𝐋𝐞𝐟𝐭▶ p.jm x reader (Traduzione Italiana)
Fanfiction𝗖𝗢𝗡𝗖𝗟𝗨𝗦𝗔 Eravamo degli incoscienti. Come siamo finiti da un semplice bacio a te che mi tieni al muro a entrambi a terra abbracciati? Abbiamo fatto un esplosione quel giorno, Park Jimin. E ora, ne soffriamo le conseguenze. Traduzione della...