Day 22

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Quando arrivai, stavi facendo colazione

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Quando arrivai, stavi facendo colazione.


Sembravi esausto mentre masticavi il tuo toast.

Il bancone su cui stavi mangiando era ampio e pulito, fatto di granito, proprio come la casa stessa era grande... e vuota.

Mi avvicinai alle tue spalle e ti abbracciai di sorpresa.

Non sapendo che ero io, spaventato, imprecasti e mi tirasti accidentalmente una gomitata in viso.

"Ow!" Urlai allontanandomi.

"Dannazione, piccola, mi dispiace!" Ti voltasti verso di me e mi portasti tra le tue braccia, tenendo il mio viso tra le tue mani. "Non dovevi spaventarmi."

Iniziai a ridere e tu mi fissasti incredulo.

"Sei impazzita." Mormorasti. Poi ti avvicinasti per lasciarmi un bacio proprio dove mi avevi colpita. "Vado a prenderti del ghiaccio, okay?"

Annuii e ti guardai mentre corresti verso la cucina per prendermi il ghiaccio.

"Hai fame?" Domandasti, guardandomi.

Scossi la testa e mi avvicinai a te.

"Il trapianto?" Domandasti speranzoso.

Presi la borsa del ghiaccio e la premetti sulla mia guancia idolenzita. Forzai un sorriso. "Il mio corpo l'ha rifiutato." Le parole uscirono più dolci di quanto intendevo.

Chiudesti gli occhi per alcuni secondi, credo di aver sentito il tuo respiro tremare un pochettino.

"Ve bene però." Posai la mano libera sulla tua spalla, facendoti aprire gli occhi per guardarmi. "Sono felice di averci almeno provato. Non ha funzionato, quindi adesso, so che posso continuare a vivere senza alcuna paura."

"Piccola." Togliesti la mia mano dalla tua spalla e la stringesti tra le tue.

"Non voglio andarmene con dei rimpianti." Continuai a sorridere. "Voglio ballare assieme a te contro le cose che mi lancerà la vita. Combaciare i miei passi con i tuoi. Vivere i miei ultimi giorni con tutto quello che ho."

Finalmente, ricambiasti il sorriso. "Okay, piccola."

"Ma prima." Mi allontanai velocemente. "Chi diavolo era quella ragazza in Costa Rica?"

Ridacchiasti. "Era solo quello, una ragazza in Costa Rica. La sua famiglia e la mia sono andate a fare una piccola escursione in barca e lei ha iniziato a provarci con me."

"Non hai... fatto niente con lei?" Domandai esitante.

Scuotesti la testa. "Non farei niente con nessun'altra." Dichiarasti, stringendo la mia mano nelle tue. "Non quando il mio cuore appartiene ad un'altra."

Non ti feci quella domanda ad alta voce.

Ma dentro di me, me la feci.

Cosa farai quando morirò, Park Jimin?

Mi amerai ancora?

O ti dimenticherai di me?

𝟔𝟓 𝐃𝐚𝐲𝐬 𝐋𝐞𝐟𝐭▶ p.jm x reader (Traduzione Italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora