Undicesimo capitolo.

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Le vacanze  stavano per terminare, quella sera Elena e Federica avrebbero salutato  gli amici di Gallipoli.Emanuele era molto silenzioso e promise a Federica che l' avrebbe raggiunta all' Università, dopo aver messo da parte i soldi. "Io ti amo Federica!" " Emanuele ti aspetto a Boston!" disse la ragazza con il dolore al cuore perché  sapeva che era solo un ripiego, il suo cuore batteva forte per un' altro ragazzo.
Si appartarono in una campagna, e successe così solo per dimenticare e illudersi che anche lei sarebbe andata avanti.La immaginava diversa la sua prima volta, chiuse gli occhi e sentì  il suo profumo, immaginò  le sue labbra e le sue mani che accarezzavano il suo corpo. Al rientro a casa raccontò  tutto a Elena," Elena mi sento sporca! Io ho usato Emanuele per non pensare a lui!" " Non piangere! Lo dimenticherai, lui non ti merita!Che stia con la sua Caterina!" Federica si addormentò  con il sapore delle lacrime abbracciata alla sua amica. Il giorno dopo pranzo' con Elena a casa con i suoi genitori e i genitori di Marco. Stavano mangiando il secondo si aggiunsero a loro Marco e Caterina, lui aveva un viso vitreo, non trapelata nessuna emozione. " Marco a quando il fidanzamento ufficiale?" intervenne Laura con uno strano sorriso, " Marco deve ancora laurearsi! Ed io ho tanti programmi! Stiamo bene insieme! " rispose Caterina. Luigi il padre di Marco cambiò  argomento, " Federica tu invece con Emanuele?" La ragazza diventò  paonazza, " Mi raggiungerà  all' università  quando riuscirà  a mettere da parte un po'  di soldi! I suoi genitori non sono ricchi, suo padre è  un pescatore!" " Federica puoi avere tutti i ragazzi che vuoi! Lui è  un poveraccio! Tu sei abituata a un certo tenore di vita!" " Mamma non devo sposarmi! A me piace!" Sua madre sbatté  il tovagliolo sul tavolo e scusandosi si allontanò  dalla sala da pranzo. Suo padre non proferì  parola. Il giudice bevve un amaro con il padre di Federica, Linda la madre di Marco andò  a riposarsi. Squillò  il cellulare del giudice,lui scusandosi si allontanò." Sei matta! Non chiamarmi quando siamo tutti insieme a casa!" e raggiunse Laura nella dependance che si trovava fuori nel giardino. " Luigi sono stanca! Io voglio lasciare Riccardo! " " Cosa stai dicendo? Io non lascio mia moglie!" " L' ho sposato perché  era tuo amico, non potendo sposare te! Ma ora le cose cambieranno! Ti ho in pugno! Sono stata la tua segretaria, mi trattavi come la tua schiava, poi la tua amante! Non voglio essere più  seconda a nessuno!" "Hai soldi, hai un buon lavoro! Cosa vuoi altro?" " Essere la signora Barbato! Trova un modo o sai di cosa sono capace!" Gli si avventò  sulle labbra, gli tolse i vestiti " Ora dammi piacere come solo tu sai fare!" " Non possiamo farlo! Se ci scoprissero Linda e Riccardo..." " Stai zitto! Dovresti avere paura di me e non di loro!" Lui sospirando l' accarezzò e la baciò  dappertutto " Da tanto che non avevamo un po'  di intimità! Mi sei mancato! " Marco li vide, buttò  la sigaretta con stizza e rientrando a casa prese per un braccio Caterina " Andiamo tesoro! Voglio stare un po'  con te!" La portò  vicino alla dependance, la svesti e fece l' amore con lei, guardando negli occhi Laura con rabbia. Laura guardava dalla finestra vide i due ragazzi, sorrise soddisfatta." Aveva vinto!" pensò

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