Diciannovesimo capitolo.

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Fuori pioveva ininterrottamente dalla sera prima, anche il tempo era del suo stesso umore. Federica si alzò  alle 7, dopo la doccia indossò  la tuta e le sue vecchie sneachers, visto il temporale avrebbe usato il tapirulan. Dopo un' ora di faticosa corsa, sentì  la porta di entrata sbattere. " Non può  essere di ritorno dal suo viaggio!" si disse e andò  a controllare se fosse Michele. Si trovò  davanti Samantha arrabbiata " Andiamo a fare la doccia! Mi hanno riferito  della tua bravata di stanotte!" e senza aspettare risposta la trascinò  in bagno, sotto la doccia.L' acqua era fredda" Samantha non sono ubriaca!Sei impazzita!" " Certo come no! Jessica  mi ha detto che hai vomitato l' anima!" la sfrego' con l' asciugamano " Continua ad asciugarti vado a farti un caffè  amaro!" e borbottando  parole incomprensibili  si allontanò. Quando la raggiunse era intenta a leggere un post it, la guardò  accigliata." Cos' è  quel biglietto?" " Dovrei chiedertelo io! Era nei jeans che presumo da com' era conciato avessi indossato ieri! Non posso dimenticarti Tarzan!" " Non ho idea chi lo abbia infilato  nei miei jeans!" " E che nome sarebbe Tarzan? Un ragazzo che ha questo nome, non deve avere tutte le rotelle a posto! Per caso lavora al circo? O è  una scimmia!" Poi sembrò  pensarci su e avvicinandosi " L' hai rivisto! Dove? Cosa voleva da te?" " A chi ti riferisci? Non capisco...." " Marco Barbato! Chi se no!" " Si chiama Marco non Tarzan!" " Ehi non prendermi in giro! Lui ti chiamava Tarzan!"
" Samantha l' ho incontrato ieri alla festa di Giuliano! Ma l' ho allontanato! Non mi cercherà  più!" Non molto convinta continuò  a sistemare  la stanza.
" Che intenzioni hai? Perché  sei venuta con la valigia?" " Mi trasferisco da te!" " Cosa? E perché? Mi trattate come una bambina! E poi perché  non vi piace Marco? Mia madre lo detesta! Posso sapere il motivo?È  un bel ragazzo, è  ricco, come piacciono a mia madre! Perché?" " È  un casanova...." balbettò " Non ci credo! Lo detestate solo perché  è  un playboy? Mi deludi Samantha, credevo che almeno tu fossi sincera!" poggio' la tazza del caffè nel lavabo  e si rifugiò  nella sua camera sbattendo  la porta dietro di sé.
Rimase chiusa in camera sino a tardi, nonostante Samantha cercasse di persuaderla. Dopo l' ennesima  chiamata di Michele si decise a rispondergli: " Federica perché  non mi rispondi al cellulare? Mi hai fatto preoccupare!"  "Michele scusami, sono andata ad una festa! Ho dimenticato il cellulare a casa!" mentì.Dopo averlo rassicurato raggiunse Samantha in cucina.Si bloccò sentendola parlare sottovoce al telefono:" Si sono rivisti signora! Non si può  mettere la paglia vicino al fuoco!"  " Cosa stai farneticando? Quale fuoco? Tienili lontani.....o ti licenziero'!" Voltandosi la vide : " Federica ti ho preparato la cena! " " Ho sentito tutto! Cosa significa quello che vi siete dette con mia madre!" " Hai frainteso! Non parlavamo di te!" " Samantha voglio la verità!" " Non c' è  buon sangue fra tua madre e la moglie del giudice! Forse per quello....."
Federica non si fece ingannare  da quella risposta ma rimando' le domande ad un' altro momento. Aveva capito che Samantha non avrebbe mai tradito la fiducia di Laura, ma era certa che c' era sotto dell' altro.
Cenarono insieme e poi Federica la salutò  per andare in camera a leggere un libro.Suonarono il campanello, Samantha andò  ad aprire.Si trovò  davanti Marco: " Cosa ci fai qui? Lo sai che la signora Laura non vuole che frequenti  sua figlia! E poi lei è  fidanzata!" " Certo è  fidanzata, naturalmente  l' ha deciso sua madre! A chi volete darla a bere? Federica non lo ama! Lo ha fatto per accontentare  il volere di sua madre! Se sapesse la verità..." " Non urlare! Lei è  andata a riposare! Se sapesse la verità, secondo te cosa succederebbe? Te lo dico io, ti direbbe!" " Meglio amare che aver paura di farlo, sarei un vigliacco!"  " Fuoriiiiii!" lo spinse fuori dalla porta.
" Samantha con chi stai urlando?" " Federica è  la TV, sai non sento molto bene e ho alzato il volume!" peccato però  che la TV era spenta. " Era più  complicato di quanto avesse creduto!" pensò  la donna. " Doveva trovare il modo per allontanarlo per sempre! La signora Laura l' avrebbe licenziata e a lei servivano quei soldi!" si sdraiò sul divano singhiozzando.La sua mente andò  lontano a sua figlia Teresa, ricoverata in una delle migliori cliniche Spagnola.Aveva subito numerosi interventi dalla nascita per una patologia al cuore, e ora aveva trent'anni. Ogni mese inviava alla clinica dove era ricoverata i soldi per le cure, non poteva permettersi  di essere licenziata. " Federica perdonami, piccola mia! Ho bisogno dello stipendio  che mi da tua madre!" sospirò  prima di addormentarsi  in un sonno agitato.

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