Trentatreesimo capitolo

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Fuori c' era un brutto temporale Federica prese la sua valigia e la MiSE in macchina, in lacrime cercò  l' indirizzo di Marco.
Si ritrovò  davanti ad un grande appartamento, le luci erano spente, da fuori non si sentiva nessun rumore.
Prese coraggio e ancora in lacrime suonò  il campanello, era bagnata fradicia.
Suonò  di nuovo, dopo interminabili minuti aprirono alla porta.
Marco con addosso solo i boxer e i capelli spettinati, sembrava avesse bevuto.
" Federica! A quest' ora? Non eri con il tuo ragazzo?" strascico le parole
" Ora tu mi dici la verità! Ho ricordato tutto! Altroché giardiniere mi avete preso in giro! Mia madre ha detto di chiederti la verità! Qual' è?"
Lui sgranò  gli occhi e le fece segno di entrare in casa
" Posso offrirti un caffè?"
" Voglio la verità!"
"  Cinque anni fa io avevo 18 anni, e frequentavo brutte amicizie! Mi cacciavo spesso nei guai, ma mio padre un noto giudice mi faceva assolvere!"
" Cosa c' entrano le tue amicizie con me?"
Marco si sedette sul divano e passò  la mano nei capelli, " Frequentavo una ragazza due anni più  grande di me! Era molto bella ma anche lei frequentava brutte compagnie! Ci siamo conosciuti in un bar! Litigava sempre con il patrigno ed era stata anche violentata  da lui!"Federica si sedette sull' altro lato del divano e lo guardo " Chi è  la ragazza?" le tremavano le mani,
Marco non rispose alla sua domanda e continuò  il racconto
" Una sera avevamo bevuto entrambi e fatto uso di droghe, io ero alla guida della sua auto.La macchina sbando', ho perso il controllo e siamo andati a sbattere contro un albero.
" Chi era la ragazza?" urlò
" Mi ritrovai pieno di sangue! Lei non rispondeva e chiamai i soccorsi! Chiamai mio padre che era in compagnia  della sua amante!"
" Mia madre! La ragazza chi era?"
" Mio padre arrivò  prima della polizia, con lui c' era tua madre!"
" E cosa successe?"
" Ero ubriaco, avevo fatto uso di droghe ....mio padre mi fece andare via!Lei non ce l' ha fatta ad arrivare in ospedale che è  deceduta! Lei era la sorellastra di tua madre!"
Federica urlò,  lui cercò  di abbracciarla
" Stammi lontano! Lei era Isabella!"
" Si! Non è  stata colpa mia! Tua madre mi detesta per questo! E mi ha fatto firmare un foglio dove diceva che non mi dovevo avvicinare alla sua famiglia o mi avrebbe fatto arrestare!"
" Ecco perché  ti vuole lontano da me! Tu mi hai preso in giro! Io assomiglio a lei, sembriamo uguali! Quindi ti sei avvicinato a me perché ti ricordavo lei!" Si avvicinò  a lui gli sferrò  dei pugni sul petto," Ascoltami bene! Non mi cercare più! Sparisci dalla mia vita! Sparite tu e mia madre! E sei andato a letto con lei?"
Marco cercò  di farla calmare," Rispondi!"
" Una sera ero ubriaco e tua madre venne a trovarmi! Non avevo capito le sue intenzioni! Me la ritrovai nuda nel mio letto! La porta si spalancò  ed entrò  mio padre infuriato! Lei aveva organizzato tutto!"
Federica lo allontanò  con rabbia e scappò  via in lacrime.
Dallo specchietto vide Marco che correva a piedi per raggiungerla, un fulmine illuminò  il suo viso in lacrime in ginocchio sulla strada sotto il temporale.
Scacciò  le lacrime e prese la strada per La dispoli, sarebbe tornata dalla sua amica.

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