Trentasettesimo capitolo.

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Il Mattino dopo in ufficio si presentò  alle 8, e attese che venisse chiamata da Guido il padre di Lorenzo.
Alle 10,Vanessa l' avviso' che il signor Sacchi l' aspettava nel suo ufficio.
Si sistemò  la gonna, arrivata alla porta stava per bussare sentì  parlare Guido " È  la fidanzata di mio figlio! È  molto sveglia, mi fido di lei! Vorrei che l' affiancasse nelle sue ricerche!"
Bussò  velocemente ed entrò, c' era Guido e un ragazzo che le dava le spalle seduto su una sedia girevole,"Buongiorno!"
" Accomodati cara! Ti presento un grande avvocato! Fa parte di un' azienda investigativa  e si occupa di contabilità! Ti aiuterà  a capire cosa è  successo nel conto corrente  dell' azienda! "
Si avvicinò mentre lui si girava, " Piacere sono Marco Barbato!"
Lei rimase con la mano tesa sospesa in aria e le cadde un blocchetto che aveva nell' altra," Scusate!" si piegò  a recuperarlo.Si sollevò  la gonna mostrando le sue lunghe gambe magre, " " L' aiuto!"
Marco si avvicinò  a lei e le loro mani si toccarono, provocando una scossa.Federica si alzò velocemente," Mi scusi! Sono Federica Cassano!" tornò  ad un tono freddo e distaccato.
" Vi lascio soli! Federica io vado via prima! Più  tardi daresti un' occhiata alle mie mail?" e poi li salutò.
" Cosa ci fai qui?"
" Prima mi dai del lei, e poi passi come niente fosse ad un tono confidenziale! Mettiamo in chiaro sono stato chiamato dal signor Sacchi per dei controlli! Non sapevo che lavorassi per lui!"
" Io sono la fidanzata del figlio e sono una delle proprietarie!"
" Vedo che non sei cambiata! In fondo sei figlia di Laura, e il frutto non cade mai lontano dall' albero!"
Gli si avvicinò  e gli tirò  un ceffone" Ascoltami bene, qui abbiamo solo rapporti di lavoro! Fai finta di non conoscermi!" Si sedette dall' altra parte della scrivania, " Qui è  il mio posto! Io sono il capo!"
" Sei stata molto Chiara! Incominciamo mi faresti vedere le anomalie che hai trovato?"
Le si avvicinò  per guardare i fogli con i conteggi, il suo braccio la sfiorò  provocandole dei brividi.
Si rese conto che non sarebbe stato semplice lavorare con lui.
" Puoi rimanere seduto dall' altra parte! Ti passò io i fogli!"
" Non mi sembra che ti sono indifferente!"
" Smettila! Sei qui per lavorare! E sono fidanzata..."
" L' hai già  detto con il figlio del capo! Sembra che tu voglia convincere più te stessa che me! Federica, Federica!"
Bussarono ed entrò  una ragazza molto bella, le sembrava che la conoscesse" Buongiorno  sono Stefania Rollo!"
" È  il mio capo.."
" E la sua fidanzata!" si affrettò  ad aggiungere lei,
La guardava dall' alto in basso con sguardo accigliato,"Io sono Federica la fidanzata di Lorenzo  Sacchi!"
Stefania si rilassò  nel sentire quelle parole, sembrava che volesse marcare il suo territorio.
Passarono la mattinata a controllare tutti i conti, confermando quello che aveva già  scoperto Federica.
Stefania li salutò " Marco ci vediamo più  tardi in albergo?" e lo baciò
Federica si sentiva nervosa, possibile  fosse ancora gelosa di lui?
" Federica sei gelosa?"
" Di chi? Di te? Non farmi ridere!" Le si avvicinò  e la prese fra le braccia, le baciò  il collo e poi scese giù  fra i seni.
Lei lo allontanò , sentiva le gambe tremare " Ci vediamo domani mattina signor Barbato!Raggiunga la sua fidanzata!" Lo strattono' e poi uscì  veloce dall' ufficio, " Federica tutto bene? Sembri arrabbiata!" Fuori dall' ufficio incontrò  Guido, " No Guido! Mi ha chiamato  Michela! Avevo dimenticato  un impegno! A domani!"
Ultimamente stava diventando  la regina delle bugiarde, cosa le stava succedendo?
Possibile che Marco le facesse ancora questo effetto?"
A casa non c' era nessuno, né approfittò  per fare una doccia e si buttò  sul letto rimanendo  in biancheria intima.
Si era appisolata sentì  il suono del campanello, indossò  una vestaglia da camera e corse ad aprire" Michela dimentichi sempre le chiavi!" apri senza guardare lo spioncino e si ritrovò  Marco.
" Cosa vuoi ancora?" Stava per chiudergli la porta in faccia lui MiSE un piede per bloccarla.
" Vai via!"
" Perché  tremi? Tu mi ami ancora!"
" Sei ubriaco? Sparisci dalla mia vita!"
" Non è  possibile! Mi pagano, e profumatamente  per questo lavoro!" Spinse la porta ed entrò, richiuse la porta e si avventò su di lei.
L' abbracciò  forte per paura che scappasse," Non riesco a dimenticarti! " le alito sul collo, puzzava di alcool.
" Hai bevuto! Vai via per favore, prima che facciamo qualcosa di cui pentirci!"
" Isabella!"
" Vai viaaaaaaaaa!" Lo spinse fuori e chiuse a chiave.
Si accasciò  vicino la porta e diede sfogo alle sue lacrime" L' aveva chiamata  Isabella! Se avesse avuto qualche dubbio, ora non ne aveva più!"
Lui continuò  a bussare e a urlare, una vecchietta che abitava nella casa di fronte" Vada via o chiamo la polizia! Lasci in pace quella ragazza! Vergognati!" e poi il silenzio, era andato via.

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