Ventinovesimo capitolo.

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Marco si MiSE in macchina e la seguì, " Quella strega gli stava rovinando la vita!" Dovette rallentare, dei poliziotti fermarono il traffico " Cosa succede?" chiese una signora nell' auto davanti alla sua,
" Un incidente!" rispose il poliziotto,
In lontananza si sentivano le sirene di un' ambulanza, sentì  uno strano brivido.
C' era un brutto temporale, il traffico era rallentato ma almeno ora li facevano muovere.
Vide un' auto ribaltata, contro un albero " Quella è  la macchina di Federica!" urlò  e scese dalla macchina, " Togliti dalla strada imbecille!"
Ma Marco non ascoltava più, sentiva le orecchie ovattate, si avvicinò  all' auto distrutta" Non può  stare qui!" disse un pompiere," Signore mi sente? Non si sente bene?"
" Chi c' era nella macchina?"
" Una ragazza avrà  avuto una ventina di anni!" rispose l' uomo,
Marco si appoggiò  ad un albero " È  colpa mia! Si sta ripetendo di nuovo! Non può  morire!"
Un poliziotto gli si avvicino' " La conosceva? La ragazza si chiama Federica Cassano!" A quel nome Marco diede un urlo,.
Cercarono di calmarlo e lo accompagnarono all' ospedale dove era stata portata la ragazza.
Il pronto soccorso era gremito di parenti che aspettavano notizie dei loro cari, Marco passeggiava avanti e in dietro per il lungo corridoio.
Quando si aprì la porta corse a chiedere notizie all' infermiere " Lei è  un parente della signorina?"
" Sono un suo amico!"
Dietro di lui arrivarono Laura e Riccardo, " Io sono la madre! Vorrei sapere le condizioni di mia figlia!"
" Venga signora il medico le vuole parlare!"
Entrarono i genitori di Federica, Marco rimase in attesa fuori.Si avvicinò  al distributore di caffè  e bevve un ristretto.
L' attesa era snervante, " Ciao Marco! L' ho appena saputo!" si trovò  davanti Michela,
" Ciao Michela! Non so niente, hanno fatto entrare i genitori! " si passò  una mano fra i capelli,
" Cosa è  successo? Io l' ho lasciata a casa, sarebbe andata a dormire!"
" È  venuta a mezzanotte a casa mia! Era arrabbiata, mi ha chiesto se sono andato a letto con sua madre! E poi è  scappata via come impazzita!"
" Non capisco! Era tranquilla a casa! Io sono uscita con Joele!"
" Credo che abbia parlato con sua madre! Non c' è  altra spiegazione!"
I genitori di Federica uscirono dalla stanza,Marco corse loro incontro" Come sta? "
" Tu cosa ci fai qui? Tu sei la causa delle disgrazie della mia famiglia!" gli urlò  contro Laura
" Non è  il momento questo! Dobbiamo pensare a nostra figlia! Ha avuto un brutto trauma cranico, le stanno facendo la tac! La ricovereranno in neurologia per tenerla sotto controllo, non è  in pericolo  di vita!"
Marco volle rimanere lì per la notte, Michela rimase insieme a lui.Si appoggiarono su delle sedie scomode e un' infermiera  portò  loro delle coperte. " Marco vado a prendere due caffè! Tu rimani qui, se esce un infermiere  chiedi sue notizie!" Erano le 6 del mattino, sentiva tutte le ossa rotte.
Suonò  il suo cellulare" Marco dove sei finito! Ti ho aspettato, e non hai risposto alle mie chiamate e ai miei SMS!" urlò  Stefania
" Non rompere!" Chiuse la chiamata
Michela tornò  con due caffè  e due cornetti" Ne abbiamo bisogno! Ci servono gli zuccheri!"
Alle 8 arrivarono Laura e Riccardo, lui sembrava un cane bastonato " Che ci fai ancora qui? Devi sparire! Hai capito? Lei non ti deve vedere!"
" Cosa le hai detto? È  stata colpa tua!"
" È  facile dare la colpa a me! Tu sei un ubriacone drogato..."
" Smettila Laura! Nostra figlia è  grave e tu sei la solita!"
" Ascoltami bene stai lontano da mia figlia! Vai dalla tua fidanzata!"
" Cosa ne sai della mia fidanzata? Naturalmente  sei tu che muovi i fili delle marionette! Sei una poveraccia, vieni dal niente!"
Laura gli si avvicinò  e gli tirò  un ceffone.
Riccardo la allontanò " Cos' è  questo baccano? Cosa sta succedendo? Devo chiamare la sicurezza?" intervenne il medico di turno.
" Chi sono i parenti di Cassano?" si avvicinarono tutti, " Potete entrare a salutarla, non la fate agitare o stancare! Ha bisogno di riposo!" Li fece entrare in una stanza, Federica era da sola, aveva la testa bendata.Apri piano gli occhi infastidita dai raggi che entravano dalla finestra, " Papà! Dove sono? Cosa mi è  successo? Lei chi è  signora?"
" Che scherzo è  questo? Sono tua madre!" Il medico le toccò  il braccio," Signora deve avere pazienza ha avuto un trauma cranico! Ha difficoltà  a ricordare, ma con il tempo tornerà  la memoria!"
Marco le si avvicinò,  le prese la mano" Lei è  un medico?" a quelle parole sobbalzò " Non si ricordava di lui! "
" Michela anche tu sei qui! Ricordo che ero andata a dormire e mi sono svegliata in questa stanza di ospedale che puzza di disinfettante!"
Li fecero uscire per farla riposare.
Marco e Michela andarono via insieme
" Come mai ha dimenticato me e sua madre? Di te si ricorda anche di suo padre!"
" Non saprei! Il cervello è complicato!"

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