Isabelle ~ 2 Agosto 2014, ore 7:35
Mi stropiccio gli occhi e cerco di capire perché mi sono svegliata dopo aver dormito ininterrottamente per più di dieci ore.
E quando finalmente scopro il motivo, vorrei non averlo mai fatto.
Simon è in preda alle convulsioni. Tutto il suo corpo è scosso da spasmi, una maschera di dolore al posto del viso, i denti serrati, le mani strette alle mie.
Il potassio. Sta avendo le allucinazioni.
«Alec! ALEC! Alec vieni qui!»
Mio fratello piomba in camera, frastornato e confuso. «Iz! Tutto bene?» Poi, di colpo, cambia espressione. «Ehi ehi ehi. Perché non sei in camera tua? E, soprattutto, perché sei nel letto con Simon?»
«Ti spiego tutto dopo, ma, per favore, chiama Magnus e digli di venire qui subito! Abbiamo bisogno di lui!»
Alec annuisce ed esce dalla stanza.
Mi alzo dal letto, lasciando le mani di Simon, e mi inginocchio a terra, prendendomi la testa fra le mani e iniziando a singhiozzare. Speriamo solo che tutta questa sofferenza serva a qualcosa e Magnus riesca a scoprire il colpevole.
Qualcuno bussa alla porta; mi alzo per andare ad aprirla.
Magnus, seguito da un preoccupato Alec, oltrepassa la soglia e si fionda nella camera, chinandosi su Simon. «Uscite. Tutti e due. Anche tu, Isabelle, e non fare quella faccia. Lasciateci soli.»
«Andiamo, Izzy» sussurra Alec, poggiandomi una mano sulla spalla e conducendomi fuori, poi chiude la porta dietro di sé. «Su, Iz, stai tranquilla, Simon è in buone mani. Dopotutto, stiamo parlando del Sommo Stregone di Brooklyn nonché mio futuro marito. Ops.» Arrossisce e si porta una mano al viso. «Okay, volevo dirtelo stasera a cena ma... io e Magnus ci sposiamo e abbiamo deciso di adottare un bambino! Anzi, una bambina.»
Rimango senza parole, a bocca aperta. «Cavolo Alec... auguroni! A quando le nozze?»
«Spero prima di Febbraio dell'anno prossimo, quando... beh, lo sai...»
«Quando nostro padre tornerà a New York.» Sospiro e mi mordo il labbro. «Vuoi tenerglielo nascosto? Non so se ti converrà, prima o poi verrà comunque a saperlo.»
«Io... io non lo so se riuscirò a dirglielo. E Magnus vuole che sia io a farlo, perché devo affrontare le mie paure. Lo amo, ma certe volte è proprio insopportabile.»
«Shh! Zitto! Mi sembra di aver sentito la voce di Simon.» Mi avvicino alla porta e accosto l'orecchio al legno, aguzzando al massimo l'udito.
Purtroppo, però, è stata solo la mia immaginazione. L'unica voce che si sente è quella alta e autoritaria di Magnus, che declama un incantesimo in latino.
Poi, d'un tratto, un urlo.
«BRANWELL! BRANWELL!»
«SIMON! Simon sei sveglio!» Apro la porta evitando il braccio di Alec che cerca di tenermi ferma e corro in stanza, gettandomi sul letto. «Raziel... per la miseria, Magnus, ma cosa gli è successo? Sei riuscito a capirlo?»
«Fortunatamente sì, Isabelle, anche se qualcosa non mi è ancora chiaro. Per sommi capi, però, posso dirti che l'autore del malocchio è un certo Alastair Branwell, che a quanto ho capito insegna all'Accademia. Il metodo usato è alquanto raro, richiede una grandissima concentrazione e molta preparazione: bisogna innanzitutto conoscere a fondo la propria vittima, studiarne la fisionomia e il carattere, elementi che sono necessari per la buona riuscita della maledizione. Solo in base a questi dati, in seguito, si può realizzare una sorta di veleno, che altro non è che una versione "liquida" dell'incantesimo. Il processo per distillare il veleno è molto lungo e faticoso, ma alla fine il risultato è un malocchio duraturo e assolutamente difficile da rimuovere... come puoi constatare.»
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Shadowhunters ~ Remembering the Past
Fanfiction[Prima storia della "Shadowhunters ~ Past, Present and Future" series] Sono passati ormai sei anni dalla fine della guerra contro Sebastian e gli Ottenebrati, e gli Shadowhunters di New York sono tornati alla loro routine quotidiana. Ma ricordi oscu...