Jace ~ 2 Agosto 2014, ore 10:00
No.
No.
Non è possibile.
Quello sporco mondano non può essere mio padre.
Sarà un omonimo. Sicuramente.
Mio padre non andrebbe a letto con Maryse. Mai.
Forse la fata ha voluto farmi uno scherzo. Sì, sì, è così. Ormai è nei loro interessi quotidiani giocare brutti tiri agli Shadowhunters. Non si azzarderebbero mai a combinare qualcosa di più rischioso, sanno benissimo che la pena sarà dura e severa.
Aspettati la mia furia, cara fata. Non puoi pretendere di farmi uno scherzo senza che io ne faccia uno a te. Qui vale la legge del taglione: occhio per occhio, dente per dente.
Ma se... se invece avesse avuto ragione? Se Stan Ward fosse realmente Stephen Herondale?
Allora sarà Maryse a pagare caro. Avrebbe dovuto dirmi subito che andava a letto con mio padre. E no, perché se fosse lui lo avrebbe riconosciuto.
Raziel, ma allora quella runa angelica sul polso è falsa? E perché sembra un ventenne?
Per la miseria, ci sono così tante cose che non quadrano...
Sembra che ultimamente l'intero Universo si sia coalizzato contro di me. Ma non può assolutamente farmi questo. Cioè, io sono JACE HERONDALE!
Una voce mi strappa brutalmente dai miei pensieri: «Ragazzo, tutto bene?»
«Sì. Cioè no. Cioè... uff, non lo so. Scusi io... devo andare. Grazie.»
Faccio perno sul tallone e mi volto con un movimento fulmineo, cominciando a correre verso l'Istituto.
Basta Jace, ora non pensare più a tuo padre, pensa a Clary e a quello che le sta succedendo. Sicuramente Tessa e Jem lo avranno capito.
Sfreccio come un razzo attraverso le trafficate e afose vie di New York, sgusciando abilmente tra i pedoni ignari della mia presenza. Qualche mondano con la Vista si volta al mio passaggio, ma non me lo filo proprio e continuo a correre, i muscoli urlanti per lo sforzo.
Supero con un balzo un'auto parcheggiata sul marciapiede e finalmente arrivo davanti al cancello dell'Istituto, che apro con una runa.
Ma che... cosa sono queste urla?
Merda. No no no no no non mi dire...
Mi fiondo su per le scale, salendo tre piani in tempo record, e faccio per attraversare il pianerottolo, ma Jem mi ferma afferrandomi per le spalle. «Jace! JACE! Ascoltami, Clary è in travaglio, da quasi un'ora ormai. Non fare quella faccia, ti spiegherò tutto, dammi solo un attimo. Andiamo in salotto, sediamoci e parliamo tranquillamente a quattr'occhi.»
L'innaturale calma dell'ex Fratello Silente riesce a pervadermi, e lo seguo fino al soggiorno, dove prendiamo posto sul divano. Inizia a spiegare: «Probabilmente avrai un sacco di domande da pormi, ma ti prego di farlo alla fine, anche perché credo che a molte di esse risponderò comunque. Stammi bene a sentire e non mi interrompere, per favore. Perderei il filo del discorso, che già è complicato di per sé. Innanzitutto tranquillizzati, non è un parto prematuro. Anzi, secondo le stime di Tessa, Clary ha appena finito il tempo.»
Non ce la faccio a stare zitto, no, sembra che una valanga di parole voglia riversarsi fuori dalla mia bocca: «E allora perché non ha avuto i sintomi? E il ciclo? Come mai ha avuto sempre il ciclo? Non ha nemmeno il pancione... Jem che cazzo significa tutto questo?»
STAI LEGGENDO
Shadowhunters ~ Remembering the Past
Fiksi Penggemar[Prima storia della "Shadowhunters ~ Past, Present and Future" series] Sono passati ormai sei anni dalla fine della guerra contro Sebastian e gli Ottenebrati, e gli Shadowhunters di New York sono tornati alla loro routine quotidiana. Ma ricordi oscu...