Clary ~ 4 Agosto 2014, ore 10:30
Il salotto esplode in un tripudio di voci. Ognuno blatera le cose più disparate: «Ma il latino l'hai studiato, Simon?», «Sì che l'ho studiato, secondo te all'Accademia ho pettinato le bambole?», «Jace, smettila di infierire contro di lui!»
A tutto ciò si aggiunge anche il pianto disperato di Lorianne, che, sentendo questo chiasso, ovviamente si è svegliata.
«SILENZIO!» tuono infuriata. «Guardatevi, sembrate dei marmocchi dell'asilo che litigano per i giocattoli.» Li squadro attentamente e mi passo la lingua sul labbro. «Lo so, è un periodo orrendo per tutti, ma questo non è il modo e momento migliore per sfogare la tensione. E poi, Jace, Simon ha ragione. Malum in latino può significare anche mela, oltre che male. Se non sbaglio, questo me l'hai insegnato tu.»
Li fulmino con lo sguardo e mi avvicino a Lorianne, prendendola in braccio per calmarla.
Osservo Jace e Simon scambiarsi uno sguardo imbarazzato. «Beh, col senno di poi, è sempre più facile valutare come stanno le cose. Scusami, Simon. È che non mi fido di mio padre e ho pensato subito al peggio.»
Simon fa spallucce e accenna un mezzo sorriso. «Fa nulla. Sono successe cose peggiori, di certo non me la prendo per così poco.» Guarda di sottecchi Iz, probabilmente ripensando a quanto accaduto un paio di ore fa.
Alzo gli occhi al cielo e mi siedo sul divano, seguita da Simon e Isabelle. Jace resta in piedi e prende a camminare avanti e indietro per la stanza, passandosi le mani fra i capelli. «Okay. Ammettiamo che la traduzione sia "la mela è aperta". Cosa diamine potrebbe significare?»
«New York è la Grande Mela» osserva intelligentemente Izzy. «E la Apple è una famosa marca di dispositivi elettronici. Forse vuole... non so, lanciare un attacco informatico?»
«Oppure utilizzare Internet per reclutare adepti» riflette Simon. «Però, ragazzi, c'è qualcosa che non quadra.»
Jace ridacchia sarcasticamente e allarga le braccia. «Solo qualcosa? Tutto non quadra.»
«Andiamo, Simon. Esponici tutti i tuoi dubbi, forse riusciremo a cavarne qualcosa.» Lo esorto a parlare con un cenno della mano.
Annuisce e trae un profondo respiro. «Quando Stephen mi ha... rapito, l'ho indotto a spiegarmi perché mi aveva maledetto. E non fate quelle facce, non mi pare abbia avuto il tempo di raccontarvelo! Insomma, mi ha fatto il malocchio perché ho visto e sentito qualcosa di molto importante: era sulla sponda del lago Lyn con i suoi due leccapiedi, Brett – il vampiro dark – e Drake, uno Stregone. Le cose strane sono due: la prima, non pensavamo che a Idris ci fosse uno Stregone, giusto Iz? Evidentemente è stato molto bravo a nascondersi. La seconda, i due credevano che Stephen volesse uccidere gli Shadowhunters, non i Nascosti. E lo ammetto, per un po' ci ho creduto anch'io.»
Jace si arresta di colpo. «Wo wo wo, fermi tutti. Ha detto loro che voleva sterminare gli Shadowhunters?»
«Se le orecchie non m'ingannano, sì» risponde Simon, pensieroso.
Isabelle corruga la fronte e prende a giocare con l'elastico che porta al polso. «Scusate, allora perché sta collaborando con i Nascosti? Ormai abbiamo la conferma che vuole ammazzarli tutti, quindi che motivo avrebbe di stringere alleanze e mentire loro dicendo che, al contrario, ha intenzione di far sparire i Nephilim dalla faccia della Terra?»
«È semplice, Iz. In questo modo si assicura la loro fiducia» replico mordicchiandomi il labbro inferiore. «Però è anche vero che, proporzionalmente, aumenta il rischio di essere scoperto. Del resto, non è facile serbare un segreto così grande senza farsi scappare nemmeno una minuscola informazione.»
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Shadowhunters ~ Remembering the Past
Fanfiction[Prima storia della "Shadowhunters ~ Past, Present and Future" series] Sono passati ormai sei anni dalla fine della guerra contro Sebastian e gli Ottenebrati, e gli Shadowhunters di New York sono tornati alla loro routine quotidiana. Ma ricordi oscu...