POV: Jace ~ 3 Agosto 2014, ore 11:10
Sbuffo impaziente e scocco un'occhiata assassina al PC che Clary ha in grembo, chiedendomi perché diavolo la pagina Internet sta impiegando così tanto tempo a caricarsi, nonostante ci sia un ottimo segnale. Il cerchio non smette di girare, e io non smetto di guardarlo come se volessi ucciderlo.
Clary incrocia il mio sguardo e ride. «Andiamo, un po' di pazienza!» Si sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio ed esulta: «Oh, finalmente!»
Mi avvicino a lei facendo cigolare le doghe del letto e poggio il mento sulla sua spalla. «Quale sito stiamo visitando?»
«Sinceramente non lo so, ho aperto un link a caso.» Scorre la pagina verso l'alto per leggere l'URL e inclina leggermente il monitor. «Mmh, non mi piace molto, sai? Sembra un po' datato.»
In effetti l'ultima foto postata risale al 2009. «Non ho ancora capito cosa stiamo cercando. Se ci serve del mobilio per arredare il nostro nido d'amore possiamo tranquillamente visitare uno showroom!»
Alza gli occhi al cielo e mi dà uno schiaffetto sul braccio. «Sì, e chi spiega ai venditori che dovranno portare i mobili in una terra che sulle mappe non esiste? Se li ordiniamo su Internet possiamo farli recapitare dal corriere a casa di Luke e spedirli in seguito a Idris con un Portale o con una runa creata per l'occasione.»
Annuisco, ha ragione. «Ho mandato un messaggio di fuoco a Robert, speriamo ci dia il permesso di comprare una delle nuove ville ad Alicante.»
«E perché non dovrebbe darcelo?» Si gira verso di me e assume un'espressione confusa.
«Be', perché quelle case dovrebbero essere riservate ai membri del Consiglio, ma nessuno ha ancora fatto domanda, quindi al novantanove percento una delle tante sarà nostra. Ma Robert è imprevedibile, specialmente da quando lui e Maryse hanno divorziato.»
Sospiriamo all'unisono e ci mettiamo alla ricerca di siti dove acquistare mobilio ed elettrodomestici vari.
Dopo secoli, un paio di anni fa gli abitanti di Idris hanno finalmente accordato alla distribuzione di energia elettrica, e a questo punto le ghiacciaie funzionanti con la stregaluce sono diventate pezzi d'epoca. Passiamo in rassegna la bellezza di sei siti prima di trovare ciò che cercavamo: il perfetto connubio tra classico e moderno, minimale e particolareggiato, semplice e complesso.
Il salotto dei miei sogni, con tanto di pianoforte Stenway & Sons, compare sul display. Un'imponente libreria in frassino color avorio corre lungo tutto il perimetro della stanza, intervallata da una cristalliera illuminata dall'interno e da uno spazio vuoto per la TV. Il divano è angolare, posto di fronte al camino in muratura. La luce proviene da uno splendido lampadario in vetro di Murano a otto bracci a forma di calle. Restiamo senza parole, stupiti.
Clary ritrova la capacità di parlare solo dopo due minuti: «Che meraviglia! Chissà quanto costerà!» Scorre in basso e legge il prezzo. «Solo duemilacento dollari? Sarà una truffa? Come minimo il lampadario costa la metà!»
«No, guarda. È un'offerta speciale per i venti anni della ditta, scontano tutti gli arredi di questa linea del settanta percento, compresi lampadari, elettrodomestici e soprammobili.»
«Beh, allora vediamo cos'altro hanno da offrirci!»
Lei apre la gallery delle camere da letto matrimoniali e ingrandisce le foto. Ce ne colpisce una in particolare: pareti ecru, un massiccio armadio di noce dello stesso colore con un decoro floreale in stile liberty che viene ripreso sulla testiera del letto, in ottone verniciato. I comodini assomigliano a piccoli pouf: non hanno cassetti e sono ricoperti da un tessuto morbido – forse seta – che scende fino a terra. L'illuminazione è costituita da un lampadario a quattro bracci ornati da piccole catene di gocce di vetro e due abatjour poggiate sui comodini.
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Shadowhunters ~ Remembering the Past
Fiksi Penggemar[Prima storia della "Shadowhunters ~ Past, Present and Future" series] Sono passati ormai sei anni dalla fine della guerra contro Sebastian e gli Ottenebrati, e gli Shadowhunters di New York sono tornati alla loro routine quotidiana. Ma ricordi oscu...