Mancano due mesi e cinque giorni alla fine della scuola e io non vedo l'ora.
Oggi ho deciso di andare nel mio bellissimo Locus Amoenus, a Milano: in questo periodo ho un po' rallentato, sia per via della scuola, sia per la rinuncia degli editori.
Quanto mi ci tira il culo, mi viene il nervoso solo a pensarci. E ciò che mi fa rodere, è il fatto di non sapere chi sia stato.
<<Cris, facciamo qualcosa oggi?>> Mi chiede Cloe.
<<Veramente volevo andare nel mio Locus Amoenus.>> Ammetto.
<<Il tuo cosa?>> Interviene Francesco.
<<Locus Amoenus, un luogo dove ho l'ispirazone per scrivere>>, spiego.
<<E dove si trova sta cosa?>> Chiede Luca.
<<E' segreto...>>, sorrido, andando verso la fermata dell' autobus: sono diventata pigra, così è da una settimana che torno a casa in corriera.
<<Ehi Cris!>> Mi chiama Josh.
<<Josh, dimmi...>>
<<Vai a Milano?>>
Annuisco <<in quel bellissimo monte incantato.>> Sorrido.
<<Verso che ora?>>
Ci penso un attimo, sicuramente vorrà venire con me e non so se essere felice o dispiacermi.
<<Verso le 4:00 sono lì, vuoi venire con me?>> Domando. Non scriverò sicuro in sua presenza. Mi stravolgerà sicuramente i piani, ma poco importa, almeno sto con Josh.
<<Mh vabene, ti passo a prendere io.>> Dice, accompagnandomi alla fermata del bus.
<<Chi è quella?>> Gli chiedo, sbirciando sul suo Instagram. Non gli ho preso il cellulare, lo sta solamente usando e scorrendo su Instagram, così mi ci è caduto l'occhio.
<<Sei gelosa, principessa? >> Mi sorride, togliendo il cellulare.
Nego <<ma ti pare? >>
Il 'bisticcio' continua, fino a che l'autobus fa tacere entrambi.
Ci accomodiamo in due posti centrali e appena scendo, lo saluto ricordandogli di non fare tardi.
Verso le due mi preparo lo zaino, con dentro un quaderno per gli appunti e il computer; preparo Miele ed esco di casa dopo aver ricevuto il messaggio da parte di Josh.
Miele appena lo vede, gli slinguazza le caviglie e quando il ragazzo si abbassa, il cane gli salta sopra e sparge un po' di pipì per la felicità.
Stringo i denti quando Josh mi guarda disgustato, <<è contento!>> Lo giustifico.
Ridiamo per tutto il pomeriggio e arriviamo a Milano in anticipo, così facciamo un bel giro in città.
<<Quanto mi piacerebbe vivere qui!>> Ammetto.
<<Quest'estate starai qua?>> Mi chiede.
Annuisco <<sì, prendo una casetta per me e Miele per tre mesi.>>
Il suo telefonino ci interrompe e quando Josh guarda chi sia, impallidisce.
<<Chi è?>> Domando.
<<Il mister>>, dice perplesso. Accetta la chiamata e mette il vivavoce.
<<Pronto?>>
<<Josh ciao, che fai di bello?>> Chiede Rigoni.
<<Oh nulla di che, una passeggiata a Milano...>>
<<Da solo?>>
<<No no, con una mia....ehm...amica>>, balbetta Josh, guardandomi. Mi viene da ridere, ma sono troppo curiosa di sapere cosa gli dirà il mister.
<<Ah, ti stai divertendo allora...>>
Che coglioni, perché la tira per le lunghe. Dovrà dirgli sicuramente qualcosa d'importante dato che è partito da Roma, per far 'ambientare' Josh nell'argomento.
Faccio segno a Josh di andare al sodo.
<<Eh sì, ma come mai mi ha chiamato?>>
Rigoni tace ma poi prende un respiro profondo. <<Josh, in tutta la tua carriera da calciatore non ti ho mai vietato di fare nulla, perché ero sempre sicuro che qualunque partita giocassi, andasse per il meglio, pur non vedendo il risultato.>> Prende fiato. <<Sapevo che non mi avresti mai tradito e che avrei assistito ad una bellissima partita e nonostante l'ultima volta, tutto è sempre andato per il meglio...>>
<<Mh...>>, sorride Josh.
<<Bè, il trenta marzo abbiamo la finale e siamo arrivati fin qui anche grazie a te. Mi ero promesso che non avrei avuto rimorsi, ti volevo lasciare in panchina ad assistere la partita, ma ci giochiamo un titolo e non mi sembra giusto mettere uno dei più bravi in panchina.>> Sospira. <<Josh, confido molto in te e per la cazzata che mi hai fatto nell'ultima partita ti avrei preso a pugni, ma ti vedo come un figlio e capisco i turbamenti e i problemi che avete in quest' età.>>
Trattengo il respiro, Josh si sta facendo tutta la chiamata in apnea, non ha mai aperto bocca, vuole solamente sapere dove vuole arrivare il mister.
<<Alla partita tu giocherai, ma questa volta ti chiedo di fare una cosa importante, che può rimediare al tuo errore.>> Dice.
Josh si batte la mano sulla fronte e si strofina gli occhi. Non posso crederci!
<<Mi dica mister...>>, sta sorridendo come non l'ho mai visto, è veramente entusiasta di questa bellissima notizia.
<<Voglio che vinci.>> Dice, e poi tutto silenzio.
Josh mi guarda, ha gli occhi lucidi e le fossette delle guance evidenti. Questo è tutto quello che si voleva sentir dire.
Annuisco, e lui finalmente cessa il silenzio <<lo farò...>>, dice, salutando poi il mister e chiudendo la chiamata.
Rimane in silenzio e a testa bassa.
<<Non ci credo....>>, sorride. <<Non posso crederci, io giocherò alla finale Cris!!!!>> Esulta prendendo in braccio Miele e stringendolo forte.
<<Sapevo che quello scemo non ti avrebbe fatto guardare la vostra squadra perdere...>>, ridacchio.
<<Non è un sogno vero??>> Dice, continuando ad incamminarsi verso il mio Locus Amoenus.
<<No Josh, sei bravo. Sei forte. Sei un campione, e io sono orgogliosa di te.>>Sorrido dandogli un bacio sulle labbra.
<<Grazie per starmi vicino... sei essenziale per me>>, dice, incrociando le nostre dita delle mani.
<<Ci sarò sempre, ad ogni tua partita e nella vita generale.>>
Lui si intristisce. <<Papà non verrà a vedere la finale... il trenta ha la cena di lavoro.>> Pensa.
Porca puttana, ma Stewart ha una cazzo di calamita che ogni volta in cui Josh ha una partita, lui è impegnato?
<<Vedrai che ci sarà, troverà un modo per passare, o cambiare giorno della cena.>>Cerco di rimediare.
Josh annuisce, sorride e poi inizia a scalare il monte. Siamo arrivati finalmente!
<<Dio mio Josh, già sento l'aria fresca accarezzarmi i capelli e il chiarore del sole che mi illumina la pelle. E' come sentire, le voci di mille persone dentro di te, che creano il caos. Le senti?>> Sorrido, correndo fino alla punta.
<<Sì...>>, annuisce titubante.
Arrivo fino alla fine e per mio orrore, ci sono diecimila persone sopra la mia collina, tutti gli alunni del mio istituto.
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All we are (la storia finisce così...)
RomanceLa frenetica storia d'amore tra Cris e Josh continua, tra alti e bassi, tra litigate e incomprensioni; problemi su problemi vengono creati da una figura senza un nome, che fa parte del gruppo di amici più stretti dei due... ma la domanda più comune...