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JOSH

Mi sto preparando per andare con Cris nel suo Locus ..... Locus che?

Vabè, io lo chiamo Amadeus. Comunque, ho finito di lavarmi i denti quando qualcuno, inaspettatamente mi suona il campanello.

Io non mi scomodo ad andare ad aprire, andrà mamma: Cloe rimane a dormire da Luca e mio padre è ovviamente a lavoro.

<<Josh, è Luca!>> Urla mamma dal piano di sotto.

<<Brò!>> Sorrido vedendolo. Mi aspetto di vedere anche il sorriso di mia sorella, ma lei non c'è. Luca mi guarda del tutto impaurito, quasi perso in un mondo tutto suo.

<<Possiamo andare in camera tua??>> Mi domanda.

Annuisco, salendo le scale e chiudendo la porta della cameretta a chiave. <<Che succede?>> Mi butto sul letto preoccupato.

In tutto il rapporto tra me e Luca, nonostante ci siano stati alcuni malintesi, non mi è mai capitato di vedere il mio migliore amico così in ansia. Gira avanti e indietro, si tocca più volte i capelli e le sue mani tremano.

<<E dove sta mia sorella?>> Spero non le sia successo nulla di grave, sennò ammazzerei Luca a sangue freddo. Sembra che la screditi tanto, ma le voglio un bne matto.

Lui si siede sulla seggiola della scrivania e non parla. Guardo l'orologio e sono in ritardo, avverto Cris di andare e che la raggiungerò più tardi. Ma PORCO QUELLO, perché ogni volta che devo stare da solo con lei, ci si mettono tutti?

<<Josh ti ho mentito>>, sussurra semplicemente << ... tua sorella è a casa mia, abbiamo litigato, ma io questa cosa te la dovevo dire, mi sono rotto di lasciarti allo scuro di tutto.>> Sospira.

Incrocio le gambe e rimango a sentirlo senza fiatare: in questo momento mi vengono in mente tantissime cose su cui Luca vorrà parlarmi e la mia mente si sta sempre di più imparanoiando.

<<Sappiamo chi è che vuole danneggiare la relazione tra te e Cris.>>

CRIS

Sono salita da poco sul treno e i nervi mi fremono. Chissà che impegno avrà avuto Josh per aver ritardato così precocemente. Spero solo che il suo motivo sia accettabile sennò non so cosa potrei fargli.

La mia mente è annebbiata e mille pensieri prendono il sopravvento. Ripercorro velocemente il discorso fatto con Giulia, il comportamento strano di Doroti e l'odio nei miei confronti da parte di Romina. Sono successe così tante cose in quest'anno scolastico che quasi ho paura di vedere cosa mi aspetta nel futuro, ho brutti presentimenti e in primis c'è il fatto dello smascherare il colpevole.

Ho paura di parlare con quella persona, non voglio sapere cosa mi dovrà dire, tremo dallo scopo che aveva nei suoi progetti.

Vorrei molto che Giulia si confidasse, ma sono arrivata al punto in cui non voglio realmente sapere chi sia questa persona e perché ce l'abbia con me e Josh.

Accarezzo il pelo morbido di Miele e quello di Clean: Luca finita la scuola mi ha portato il piccoletto perché sua madre non è a casa e lui si vuole gustare la serata con Cloe.

Sono davvero contenta dell'unione di quei due, ma allo stesso tempo stupita per non essermi accorta di ciò che stava cambiando nelle loro vite. Luca non mi aveva detto più nulla, tranne il fatto che la relazione tra lui e Cloe stava andando bene.

Inoltre non mi sono neanche accorta del tempo che è passato, siamo a inizio maggio e la scuola sta per giungere al termine. Giulia e Francesco verranno rigorosamente bocciati: Francesco è stato anche sospeso per la storia dell'ape ad inizio scuola, mentre Giulia non è un genio come si pone.

Speriamo solo che vengano in classe con noi: i professori si sono accorti della coalizione tra me, Josh, Luca e Cloe con Francy e Giulia, perciò spero che sia un punto a nostro vantaggio.

Quando sto per assonnarmi, mi arriva un messaggio da parte di Josh, dove mi avverte che non può più venire.

Lo chiamo senza dubitare e dopo un po' di squilli risponde.

<<Pronto.>>

<<Josh che succede? Perché hai deciso di non venire più?>> Gli domando.

Lui aspetta un attimo per rispondere e lo sento sbuffare <<Cris, ti prego non è il momento>>

<<Ho fatto qualcosa che non dovevo?>>

Lo sento molto turbato e nonostante qui dentro la linea non prenda un gran che, capisco che gli è successo qualcosa.

<<No... no tu non hai fatto niente >>, continua.

<<E allora? E' per ciò che ci siamo detti oggi a scuola sulla nostra relazione e il nostro futuro?>>

Silenzio.

<<Mi rispondi?>> Insisto.

Lui sospira <<senti ora non ho voglia di parlare con nessuno, quindi capiscimi e lasciami perdere>> , e chiude la chiamata.

Rimango a fissare lo schermo del display spegnersi lentamente e poi mi alzo prendendo tutto il mio ambaradram e scendendo nella mia fermata.

Sicuramente Josh non vorrà più vedermi; non dovevamo fare quel discorso sul futuro oggi, l'ho visto molto turbato quando andava a casa, ma speravo che incontrandoci si sarebbe risolto tutto.

Quando arrivo nel mio Locus Amoenus finisco di revisionare la mia storia che verrà al più presto stampata: certo, se questo lavoro l'avebbe fatto gli editori, mi sarei sentita più realizzata.

Lascio Miele e Clean liberi, così che possono giocare e rincorrersi e io stufa di correggere i capitoli, inizio a leggere un libro.

Improvvisamente la voglia di risentire Josh è tanta, perciò prima di chiamarlo e magari non ricevere una risposta decido di pubblicare una nostra vecchia foto su Instagram, sperando che la veda e che commenti.

Chissà cosa starà facendo e mi chiedo perché ogni volta che cerchiamo di stare insieme qualcosa o qualcuno ci rovina sempre il nostro momento, ma lo dice anche la canzone  'lo scopriremo solo vivendo' no?

Mi distendo a terra  e la verde erba con il venticello, mi bagna il viso. Vorrei veramente vivere per sempre qui, nonostante mi abbiano rovinato anche questo splendore.

Guardo con disprezzo la pagina bianca del mio quaderno, quando ripenso a tutte quelle persone che se ne stavano qui a parlare e divertirsi.

Inizio a disegnare immagini astratte pensando a Josh e a come una semplice chiamata mi abbia cambiato l'umore.

Controllo la nostra foto su Instagram e con grande stupore noto un suo commento, con scritto 'sei tutto ciò di cui ho bisogno'. A quella frase la giornata torna improvvisamente a sorridere e la mia mente annebbiata diventa colorata.

All we are (la storia finisce così...)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora