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<<Miele, Clean fermatevi!>> Dico, mentre mi sto preparando per la partita.

Si stanno rincorrendo e abbagliando, fanno un casino immenso!

Scendo giù di sotto e vedo mio padre in giacca e cravatta intento a prepararsi per la cena di questa sera.

<<Alla fine avete la cena?>> Chiedo, guardando il post che ieri ha messo Josh, su Instagram.

Ha fatto tantissimi mi piace e leggo anche qualche commento con scritto se stiamo insieme, che siamo belli e altre bellissime frasi dolci.

<<Sì, ma non per forza... devo farti qualcosa?>> Mi chiede papà.

'Non per forza'....

<<Sì>>, annuisco. <<Portami da Stewart.>>

Papà è rimasto molto sorpreso da questa risposta, ma non mi fa domande: sa che non faccio mai cazzate e che se gli ho chiesto questo, è per una giusta causa.

Guardo l'orologio al polso e sono in ritardo, la partita inizierà tra dieci minuti. Mi faccio lasciare davanti casa dei Martino e busso.

Sono molto agitata, le gambe mi tremano.

<<Ciao Cris!>> Mi accoglie Stewart.

<<Ciao...>>

<<Cloe e Josh sono già andati via, che ci fai qui?>> Mi chiede.

Entro in casa e mi siedo sul divano. Okay mettiamo in atto il mio discorso.

<<Volevo parlare con te per la partita di oggi>>, dico.

Lui sospira sedendosi sulla poltrona <<Josh ti avrà raccontato che faccio di tutto pur di non andarlo a vedere, ma questa sera ho una cena importante.>>

<<Non si tratta di questa sera Stewart, si tratta di tutte quelle volte che non ci sei mai stato. Josh ci sta male, lo sai?>>

Annuisce non parlando, perciò cerco di dire qualcosa io, perché il tempo stringe.

<<Non è obbligatoria questa cena Stewart, perciò ora andiamo a vedere Josh>>, dico, alzandomi.

<<No Cris, sono il capo della mia agenzia, non posso mancare>>, continua.

Prendo un lungo respiro <<Stewart ma ci parli mai con tuo figlio? Gli hai mai chiesto come sta? Cosa gli piace fare? Come si sente quando gioca? Lo sapevi che è stato espulso per tutto il campionato e che questa è la prima partita, dopo tanto tempo che non gioca più?>>

Lui sbarra gli occhi e si mette una mano davanti la bocca <<Josh è stato espulso per tutto il campionato?>>

Annuisco <<e perché secondo te non ti ha detto nulla?>> Lo lascio ragionare.

Lui guarda l'orologio e poi cammina di qua e di là. Cazzo Stewart la partita inizierà a momenti.

<<Non sono mai andato a vedere le partite di Josh per paura...>>, ammette.

<<Che cosa?>>

<<Sì Cris, non ho mai visto mio figlio giocare per paura che si facesse male. Io ho smesso perché mi ero fatto male ad un ginocchio e se capitasse a Josh, non me lo perdonerei mai. Quando da piccolo mi disse che voleva diventare con Cristiano Ronaldo, una parte di me sprarava che il suo desiderio si esaudisse, ma l'altra parte, pregava che fosse solo passeggera come idea. Oggi prego sempre per lui: ad ogni partita non ci sono fisicamente, ma con la testa.>> Dice.

All we are (la storia finisce così...)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora