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<<Cris, fermati. >> Luca mi prende il braccio e nel girarmi gli mollo uno schiaffo.

Lui ci rimane male ma mai come mi sento io ora. <<Non cercare di avvicinarti né tanto meno toccarmi. Mi fai schifo, anzi... mi fate schifo, non mi sarei mai immaginata una cosa simile da voi due >>, sputo amaramente girandomi di nuovo verso il gruppo.

<<Cris ti prego, cerca di capirci... >>, interagisce Cloe, alzandosi da terra.

Mi scanso un po' non voglio neanche toccarli << ti capisco più di quanto tu possa immaginare Cloe. Mi avete rovinato la vita solo per avere una stupida attenzione. Bastava parlarne, sarebbe stato tutto più semplice. >> Rispondo, andandomene.

<<Dato che non ci vuoi più vedere...>>, continua Luca, <<...quel cane schifoso puoi anche tenertelo, non mi è mai piaciuto. >>

Annuisco allungando in alto il braccio e facendo il dito medio a tutti.

Con le lacrime agli occhi vado a casa. Stavo dando tutto per scontato: Doroti, Romina, Josh e magari anche Giulia. Ho sempre sospettato di tutti tranne che i colpevoli.

Odio ripensare alle volte in cui ho evitato e trattato male Josh, specialmente non mi va giù il fatto che non gli ho mai creduto, pensavo sempre il peggio di lui... ma oramai pazienza, non vuole avere nulla da me.

Devo anche ricordarmi, che su questa storia Josh ha avuto la sua porca parte: mi ha riempito la testa di cazzate, faceva il tenero con me, quando invece andava a letto con Romina. Mi sento usata, sfruttata e sopratutto umiliata.

Guardo il cellulare e apparte le sue sei chiamate perse e la sua voglia di riprovarci ancora, non ho nessun messaggio.

Sbaglio anche questa volta, non dovrei evitarlo come ho sempre fatto, è l'unico che come me non era a conoscenza di niente e se fossi al suo posto ci starei il doppio male per condividere la casa con una persona egoista e meschina come la sorella.

Il problema è come farò ad evitare tutti per ancora un mese. E' del tutto impossibile, oramai la mia routine di sempre era quella e non voglio proprio cambiarla.

Pensare a tutto il male che mi hanno fatto mi viene solamente il voltastomico e la nausea porta l'incazzatura ai limiti. Non voglio sentire più nessuno, neanche Josh che sta ancora provando a chiamarmi.

Entro in casa cercando di non fare tanto rumore: mamma non so cosa penserà nel vedermi qui.

Una lacrima batte il pavimento e nonostante il silenzio, quella goccia d'acqua sembra aver fatto il più grande boato di tutti.

Miele e Clean si precipitano verso di me ed entrambi scolinzolano. Spero solo non facciano troppo baccano. Clean... povero cagnolino, spero si troverà bene con me.

Vado subito in camera mia e chiudo la porta a chiave. Mi butto sul letto e inizio a piangere, tappandomi le orecchie: sentire i miei gemiti di dolore per persone malvagie mi fanno stare ancora più male.

La bocca dello stomaco si chiude, portandomi a formare un nodo in gola che mi soffoca. Per far passare l'aria vado ad aprire la finestra e con le feste che continuano a farmi i due cagnetti, decido di non sprecare una giornata così bella... ne ho già sprecate fin troppe.

Mi asciugo le lacrime e inizio a sorridere, accarezzando Miele e Clean e sdraiandomi sul letto.

Ricordo i momenti in cui giocavo con Luca da piccola, tutte le volte che l'ho invitato a pranzo o cena da me, gli scherzi e le prese in giro, i momenti 'no' dove avevo voglia di sfogarmi e lui c'era sempre. Il rapporto con i miei genitori, i compiti insieme, i film... tutto andato in frantumi.

All we are (la storia finisce così...)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora