Chiedo spesso al cielo perché sei dovuto andare via all'improvviso e perché mi hai lasciata sola in balia degli eventi e di questa vita, che adesso un po' mi pesa senza la tua stretta e i tuoi sorrisi rassicuranti, senza la tua presenza discreta ma importante, senza le tue domande, i tuoi rimproveri e le tue spinte a fare sempre meglio e a comportarmi bene.
Non mi sono ancora abituata, caro papà. Tutto sembra più difficile da quando non ci sei. In molti mi dicono che dovrei abituarmici, che in fondo prima o poi saresti dovuto andar via come tutti noi su questa Terra, ma a me sembra quasi impossibile potermi abituare a questo tuo arrivederci: ho provato in tanti modi a non pensarti, a lasciare che il tempo lenisse queste ferite ma l'ho fatto invano perché in fondo ho sempre saputo che tu fossi insostituibile.
Manchi tanto, caro papà, ma sto cercando di fare del mio meglio per non trasformare questa mancanza in sofferenza e anzi renderla la mia forza, quella di un ragazzo diventato uomo grazie a una persona speciale, che nonostante le difficoltà che la vita gli aveva riservato è riuscito a non perdere mai la speranza, a vedere sempre il buono in tutti e a trasmettere questa sua forza e questa sua positività anche alla sua famiglia.
Adesso la vita scorre lenta, c'è tutto un mondo là fuori che aspetta che io mi riprenda in mano le mie abitudini, che ritrovi il mio sorriso e il mio spirito, che ritorni ad essere insomma quella di sempre, un po' come te, che riuscivi a regalarci tranquillità con la tua pazienza e che al tempo stesso sapevi indirizzarci tutti con la tua fermezza.
Non so caro papà quando la vita riprenderà il suo ritmo e quando questo cuore tornerà a battere come prima, quando riuscirò a colorare il mondo con i colori che mi avevi fatto conoscere tu e non so neanche se tutto questo sarà possibile perché in fondo come posso sostituirti? Come posso far finta che in realtà ci sei pur avendomi lasciato qui?
Non lo so, papà. Ti penso e il mio cuore si fa pieno di tristezza e di speranza: se sei nelle stelle lassù, ti prego, traccia una strada nel cielo, indicami la via l'ultima volta e fammi tornare a sorridere.
Non so quando ci rivedremo papà ma so che quando succederà quello sarà un momento che non ci sarà bisogno di ricordare perché quella volta staremo insieme per sempre, tu, io e tutti gli altri, nel bel mezzo di una festa che non potrà mai finire.
Ho tante cose da fare qui, caro papà, e in ogni cosa che farò ci metterò sempre un po' dei tuoi insegnamenti e del tuo sorriso: era con questo che facevi tutto, no?
Grazie, papà: sei stato e sempre sarai il mio pensiero più bello di ogni giornata.
Era con queste parole nel cuore che lasciai andare piano piano mio padre, con la consapevolezza che mi sarebbe stato accanto in ogni caso.
La sua perdita fu devastante.. per tutti.. mia madre non parlò per giorni, aveva perso l'amore della sua vita e aveva perso un po' della sua vitalità.
Mia sorella era venuta a stare da noi per qualche giorno prendendosi del tempo dal lavoro e anche Daichi e i suoi genitori venivano spesso a trovarci.
Anche i miei parenti dall'Italia accorsero in fretta appena assimilata la notizia.
Tendou cercò in ogni modo di starmi accanto e colmare un po' quel vuoto che avevo dentro strappandomi alle volte un sorriso.
Mio padre se ne era andato così.. improvvisamente.. come un fulmine a ciel sereno.
Stava tornando a casa dal lavoro quando un ragazzo lo prese in pieno a tutta velocità dopo aver perso il controllo della macchina, anche lui morto sul colpo..
Ci furono giorni in cui ero accecata dalla rabbia.. mi chiedevo come si potesse morire in quel modo per colpa di uno stupido che voleva assaggiare il brivido della velocità al momento sbagliato.
Ricordo ancora il volto di mio padre completamente ricoperto di sangue.. nell'impatto aveva sbattuto fortemente la testa e l'abitacolo della macchina si era accartocciato comprimendogli le vie respiratorie.. praticamente era morto per soffocamento.
Quell'immagine rimarrà sempre impressa della mia mente.
Mi avevano portato via la persona più importante della mia vita con una velocità disarmante..
Avevo ancora tante cose da fargli vedere.. volevo renderlo orgoglioso di me anche se già lo era.. volevo che mi vedesse scalare la vetta con le mie forze.. volevo fargli vedere che stavo realizzando il mio sogno.. volevo fargli vedere l'amore che mettevo in ogni singola nota, in ogni singola parola e melodia che tiravo fuori dalla mia bocca..
Avrei voluto fargli vedere ciò che sarei diventata..
Ma la sorte aveva deciso di colpirmi alle spalle e strapparmelo via così.. con una semplicità disarmante.
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•Tell Me What You Want•
FanfictionQuesta è la prima fan fiction che scrivo e anche la prima storia in assoluto, non ho idea di come possa uscire ma ci provo. Spero di attirare qualche lettore e di riuscire ad intrattenerlo in questa quarantena ahah tra le altre cosa sono anche nuov...