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Mike:<Quindi sai suonare alla perfezione strumenti come percussioni, piano forte e ogni tipo di chitarra, in più sai anche cantare.. niente male per una mocciosa! E dimmi, quando hai iniziato a coltivare questa passione?>
Lya:<Avevo 4 anni quando ho iniziato, sono partita dal piano forte. Mio padre aveva notato una sorta di talento, a suo dire ovviamente.. e decise di farmi dare lezioni private, da lì in poi mi appassionai alla musica ed iniziai a suonare anche altri strumenti, a collezionare vinili di ogni genere e a cantare.. è l'unica cosa che mi fa sentire più leggera e occupa almeno il 90% della mia vita..>.
Mike:<E non hai mai pensato di poter andare oltre? Insomma é evidente che hai un talento, potresti arrivare in alto>
Lya:<Mh.. il fatto è che ho sempre pensato di non essere all'altezza.. ci sono così tanti artisti eccezionali in tutto il mondo.. Mi piacerebbe fare la differenza e distinguermi da tutti loro, creare qualcosa di nuovo che possa piacere a me stessa e soprattutto alle persone, ma ogni volta mi rendo conto che non è semplice e forse anche irrealizzabile.. quindi ho sempre esitato a fare quel passo, non ne sono capace..> in quel momento mi prese proprio lo sconforto e lo esternai completamente, notai subito le espressioni turbate di Mike e Misa ma spostai lo sguardo altrove.
Mike:<Bene, ho capito.. per oggi abbiamo finito qua, un po' di pratica l'hai fatta.. ci vediamo dopodomani. Ah a proposito, porta il tuo basso con te> si alzò dalla sedia e uscì dalla stanza per poi lasciare l'edificio.
Misa:<Andiamo anche noi Lya-chan?> chiese rivolgendomi un sorriso consolatorio, io annuii soltanto e recuperai le mie cose.
Appena fuori dall'edificio ci accorgemmo che aveva iniziato a piovere molto forte e vidi Misa tirare fuori dal suo zaino un ombrello per poi aprirlo.
Misa:<Non hai un ombrello?>
Lya:<No, me lo sono scordata a casa eheh> mi misi una mano sulla nuca grattandola leggermente <Però tu vai pure Misa-chan!>
Misa:<Ma no dai ti accompagno, ci stiamo in due qua sotto>
Lya:<Davvero Misa non preoccuparti, aspetterò che finisca la pioggia e poi, ho bisogno di stare un po' da sola.. se non dovesse fermarsi la pioggia chiamerò mia madre tranquilla>
Misa:<Sei sicura?> chiese preoccupata.
Lya:<Sisi, vai pure ci vediamo domani>
Misa:<Vabene Lya-chan.. allora a domani!> e si dileguò sotto la pioggia..
Accidenti piove davvero forte, e fa anche un po' freddino.. eppure siamo a primavera accidenti..
Decido si sedermi sui pochi scalini posizionati all'ingresso del club ad aspettare che il tempo si calmi e metto le cuffie avviando della musica deprimente che in quel momento rispecchiava perfettamente il mio stato d'animo.
Cosa era che mi frenava? Infondo sapevo anche io di poter fare quel passo ma allora perché non lo facevo!? Cosa c'è che non va in me!? I miei genitori ripongono molta fiducia in me.. eppure non riesco ad afferrare quel possibile futuro che mi spetta.. ogni volta che gli sto davanti mi scanso e lo sorpasso! Perché!? Che frustrazione! Mi scoppia la testa.. non concluderò mai nulla.. non sono abbastanza tosta e determinata.. sono tutto fumo e niente arrosto.
A quei pensieri mi sentii inumidire le guance da lacrime amare, scoppiai così in un pianto isterico ma silenzioso. Ero arrabbiata con me stessa.
Dal nervoso mi alzai di scatto e decisi di andare a casa nonostante la pioggia, neanche la sentivo che mi stava zuppando i vestiti.
Ad un certo punto però non sentii più le gocce d'acqua a contatto con la mia pelle e mi bloccai.. alzai la testa e notai qualcosa coprirmi.. sussultai nel vedere Satori accanto a me che mi copriva con il suo ombrello.
Allungó una mano verso di me per togliermi le cuffie e lasciarle sul mio collo, ero pietrificata e continuavamo a fissarci negli occhi.
Satori:<Si direi che "ragazza cuffietta" ti si addice come nome.. ti ho chiamata un sacco di volte Lya-chan. Non dovresti camminare sotto la pioggia senza un ombrello, rischi di prendere un raffreddore!> Non accennai risposta e distolsi imbarazzata lo sguardo, spero non si noti che stavo piangendo.
Satori:<Lya-chan hai gli occhi rossi, hai pianto?>. Come non detto.. e mo che gli dico a questo..
Lya:<N-no, tranquillo Satori-kun, devono essermi cadute delle gocce di pioggia negli occhi.. ma tu che ci fai qui?> che scusa di merda.... é ovvio che non ci crederà mai.
Satori:<Mh.. io ho appena finito gli allenamenti e stavo andando a casa. Vuoi un passaggio Lya-chan?>.
Beh posso anche accettare, anche se mi sento strana ad averlo così vicino..
Lya:<Va bene.. grazie..>.
Iniziammo ad incamminarci per raggiungere casa mia, il silenzio era calato da ormai 5 minuti ed era davvero imbarazzante.
Fu proprio Satori però a romperlo <Sai Lya-chan.. stavo pensando che delle semplici gocce d'acqua non ti fanno diventare gli occhi rossi.. c'è qualcosa che ti turba? Sei sempre arrabbiata per quello che é successo oggi in mensa?>.
Che faccio? Glielo dico? Che opinione di farebbe dopo di me? Che sono una scansafatiche? Aspetta un attimo... perché mi interessa la sua opinione!?
Lya:<Nulla che non si possa risolvere..>
Satori:<Sembri davvero giù di morale..>. Ha cambiato tono di voce.. sembra preoccupato.. girai la testa e lo notai fissarmi con quei due rubini. Avvampai immediatamente a quello sguardo e rimasi a fissarlo in silenzio mentre camminavamo.
Lya:<Non é nulla non preoccuparti.. passerá..> e distesi le labbra in un sorriso per rassicurarlo e lui ricambiò subito il gesto anche se titubante. Improvvisamente iniziò a piovere più forte e a tuonare, sembrava una bufera e iniziammo a correre per fare prima. Nel frattempo però Satori afferró con forza la mia mano per evitare di separarci durante la corsa e in quell'istante tutto si fermó, come se qualcuno avesse bloccato il tempo.. la pioggia era sospesa a mezz'aria e non faceva più rumore, sentivo solo il calore della sua mano avvolgere la mia e una sensazione di conforto mi avvolse, chiusi gli occhi per godermela a pieno e inspirai l'odore dell'asfalto bagnato.. poi tutto riprese il suo corso e il tempo si sbloccó, riuscivo a vedere solo la schiena di Satori che mi stava davanti e i suoi capelli che si stavano zuppando per la forte pioggia.
Fortunatamente apparve casa mia nel mio campo visivo a pochi passi.
Lya:<Satori-kun siamo arrivati! Quella la é casa mia!> urlai per farmi sentire meglio, fecimo un ultimo scatto e riuscimmo a raggiungere la soglia di casa mia.
Satori:<Accidenti, neanche agli allenamenti corro così tanto ahah, siamo due pulcini bagnati!> esclamò mentre si piegava sulle ginocchia per riprendere fiato.
Lya:<S-si é vero ahah.. senti Satori-kun ti va di entrare finché non si calma? Così non rischi tu di prendere un raffreddore>
Satori:<Se non é disturbo..>
Lya:<Ma no tranquillo entra pure> di solito non faccio entrare persone appena conosciute in casa mia, ma fuori c'era veramente il finimondo e mi sentivo cmq in debito per il passaggio. Aprii la porta per entrare e ci togliemmo le scarpe <Mamma sono a casa! C'è un amico con me.. può rimanere fino a quando non si calma la pioggia?>
Mamma:<Ciao tesoro, un amico eh!? Ma certo che può! Siete tutti zuppi, vi porto subito degli asciugamani, comunque piacere di conoscerti sono Nana Nakamura, la mamma di questa disgraziata che esce senza ombrello>
Grazie mamma, sempre le solite figure mi fai fare.
Satori:<Satori Tendou, il piacere é mio signora Nakamura>
Mamma:< Ma che ragazzo educato, pure affascinante!! Lya hai scelto proprio bene!>
Lya:< Mamma ma che stai dicendo!? É solo un mio compagno di classe!> io divenni subito rossa mentre Satori assunse un espressione divertita.
Mamma:< Mh si vedrà.. ahahah dai vado a mettervi su un the caldo, eccovi gli asciugamani, salite pure in camera tua Lya vi chiamo quando é pronto>.
Salimmo le scale a parete e arrivammo alla mia stanza.
Lya:<Siediti pure sul letto> dissi mentre mi dirigevo verso la porta finestra per guardare la pioggia.
Satori:<Hai davvero un bella casa, e questa stanza è enoooormeee, hai pure una cabina armadio!> disse mentre si asciugava i capelli con l'asciugamano, non erano più tenuti su a causa della pioggia e gli ricadevamo alcune ciocche sulla fronte, devo dire che é davvero carino, gli stanno bene così..
Rimane comunque il fatto che ha notato prima la cabina armadio e non la mia bellissima batteria!
Insomma diciamocelo.. non tutti hanno una batteria in camera!
Lya:< Vuoi dare un occhiata? Vieni>
Si alzò e mi seguii verso la cabina, accesi la luce e <Wow Lya-chan! Che bella! Quanti viniliiii! E quella é una chitarra!?>
Lya:<In realtà é un basso ahah, vuoi provarlo?>
Satori:<Se posso..> aveva gli occhi di un bambino, mi faceva tenerezza.
Lya:< Ma certo, dammi due minuti che mi cambio i vestiti, tu se vuoi puoi mettere i tuoi ad asciugare sul termosifone, dovrei avere un cambio da darti, ho alcuni vestiti di mio cugino che gentilmente gli ho rubato ahah>. Il rosso annuì ed uscì dalla cabina chiudendo la porta per lasciarmi un po' di privacy, optai per una tuta, poi trovai un pantalone e una maglia neri che avrei dato a Satori. Presi in fine il basso e uscii dalla cabina ma..
Lya:< Oddio scusami non volevo! T-ti lascio qua i vestiti torno dentro!> e mi richiusi la cabina alle spalle. Si stava sfilando la camicia! Accidenti avrebbe potuto aspettare che gli dessi il cambio! Che imbarazzo cazzo! Però.. i muscoli non gli mancano di certo.. CONTIENI GLI ORMONI SPUDORATA!
Satori<Lya-chan ho fatto>.
Lya:<O-okay allora esco.> Uscii di nuovo da lì con il basso sempre tra le mani e con un velo rosso sulle guance mi accomodai sul letto.. la maglietta gli stava leggermente corta ma gli stava bene comunque, anzi gli fasciava perfettamente il busto e le spalle mettendone i risalto i muscoli..
Lya:<B-bene allora.. tieni, metti la fascia attorno al busto e divertiti> fece come detto e devo dire che qualche accordo lo sapeva fare anche se era visibilmente una frana, cercai però di insegnargli qualcosa giusto per non ritrovarmi le corde spezzate.
Satori:<É davvero difficile! Mi fanno male le dita peggio di quando prendo delle schiacciate a muro>.. aah sapessi quanto ho sofferto io per i crampi alle dita.. <perché non mi suoni qualcosa tu?> aggiunse mentre si sfilava lo strumento per porgermelo.
Lya:< Ma certo. Allora.. quindi giochi a pallavolo.. che ruolo hai Satori-kun.?>chiesi mentre riaccordavo le corde.
Satori:< Sono il Middle blocker della squadra, ma chiamami per nome Lya-chan, dopotutto io faccio lo stesso con te!>
Lya:<In realtà io non ti ho mai dato il permesso per chiamarmi per nome, hai fatto tutto da solo.. Tendo~> dissi in un tono malizioso che decisamente non mi appartiene. Dentro mi stavo vergognando. Il ragazzo rimase interdetto e non aggiunse altro, così approfittai per iniziare a suonare qualche motivetto.
Satori:< Sei davvero molto brava, capisco perché tu ti sia iscritta al club di musica.. purtroppo non ho fatto in tempo>
Lya:< In tempo per cosa?>
Satori:< Volevo chiederti se volevi diventare la manager del nostro club>
Lya:<Oh.. mi dispiace, non credo si possa partecipare a due club contemporaneamente.. anche perché io lo frequento al pomeriggio esattamente come i tuoi allenamenti.. non potrei esserci per tre volte a settimana.. però mi lusinga il fatto che volessi chiederlo a me. Non posso accontentarti ma.. se vuoi qualche volta posso venire a vedere gli allenamenti..> conclusi con un filo di voce e guardando in basso imbrazzata.
Satori:< Ne sarei felice, così ti presento la squadra!!>
Lya:< Mh!> annui convinta.

Mamma:< Lyaaaaa! È pronto il the !!!>
Lya:<Dio mio! Che infarto.. se non la smette di urlare così.. scusala tanto Tendou..>
Satori:<Ihihih, trovo che tua madre sia molto simpatica ed energica> menomale che la prende ridendo. Scendemmo a bere quel benedetto the e il tempo voló in fretta, la pioggia si era fermata e Tendou sarebbe potuto tornare a casa. Infatti prese le sue cose e lo accompagnai alla porta.
Tendou:< Grazie per l'ospitalità Lya-chan, ti riporterò i vestiti puliti domani.>
Lya:< Non preoccuparti Tendou, non ho fretta, e grazie a te per avermi accompagnata a casa e per la compagnia..> dissi chinando un po' la testa imbarazzata e facendo sfuggire qualche cioccia di capelli sul mio viso.
Tendou:< Non c'è di che Lya-chan, allora.. ci vediamo a scuola~> disse mentre con le sue dita affusolate prendeva una ciocca dei miei capelli rimettendola dietro l'orecchio.
Aveva uno sguardo malizioso ma dolce allo stesso tempo.. poi si allontanò da me e si incamminò per la sua strada.
Lya:< Si.. ciao..>. Aspettai che svoltasse l'angolo e rientrai all'interno dell'abitazione più rossa di un peperone.

E QUEL GESTO CHE VOLEVA DIRE!?

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