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Aprii lentamente gli occhi, ritrovandomi nella penombra della nostra tenda su di un lettino, un cerchio alla testa mi fece tirare su portando istintivamente una mano sulla fronte e mugolando qualcosa di incomprensibile.
Lya:<Ma come ci sono finita qua?>
Misa:<Buongiorno Lya-chan, hai dormito per ben due ore!>
Lya:<Misa ma che..>
Misa:<Dovevi vederti ahaha ho filmato tutto! Forse hai alzato un po' troppo il gomito ragazza>
Lya:<Ti prego non dirmelo.. che mal di testa..>
Misa:<Tieni, prendi questa ti sentirai meglio.. me l'ha data il tuo amico cameriere, non sembrava sorpreso della cosa eheh>
Lya:<Ma non mi dire..> presi l'aspirina che mi diede e la buttai giù con un po' d'acqua. <Dove sono tutti?>
Misa:<Sono in acqua a giocare a pallone>
Lya:<Capisco.. e Tendou?> mi indicò con un cenno della testa di voltarmi.
Tendou ero dietro di me su un altro lettino ancora dormiente.
Misa:<Vi lascio soli, vado in acqua anche io, ciao ciao!>
Lya:<Misa aspe-> si era già dileguata..
Mi alzai molto lentamente dal lettino stiracchiandomi un po' e sbadigliando, avvicinandomi di soppiatto a Tendou.
Mi misi davanti a lui piegandomi sulle ginocchia per osservarlo più da vicino.
Dormiva come un angioletto e con il viso rilassato appariva ancora più bello ai miei occhi, i capelli ormai afflosciati e asciutti gli ricadevano sulla fronte in maniera disordinata.
Azzardai un gesto e, alzai la mano, avvicinandola sempre di più al quel rosso vermiglio per poi farci scorrere le mie dita portandogli i capelli all'indietro. Al tatto erano morbidi ma anche un po' nodosi, dovuto forse al salmastro dell'acqua marina.
Sorrisi spontaneamente, poi decisi di lasciarlo riposare ancora un po'.. feci per allontanarmi ma il mio polso venne bloccato da una presa salda.
Tendou:<Lya.. continua.. è rilassante..> disse con voce roca ancora impastata dal sonno.
Arrossii subito ma mi inginocchiai comunque di nuovo davanti a lui.
Lya:<Come ti senti?>
Tendou:<Un pó stordito> accennó un sorriso <Ma sto bene>.
Caló il silenzio, si sentiva solo il rumore delle palme attaccate alla tenda che venivano scosse dal leggero venticello, e io continuavo ad accarezzare i capelli di Tendou con timidezza, poi il ragazzo prese parola..
Tendou:<Senti Lya-chan, hai pensato alla proposta di tuo cugino?> non ricordarmelo per favore..
Lya:<In realtà.. ancora no..>
Tendou:<Perché> chiese diretto.
E mo che faccio.. glielo dico? Non glielo dico?
Lya:<Beh.. ecco io..> guardai altrove per poter pensare meglio a cosa dire.
Tendou:<Hai paura?>
Lya:<...si..>
Tendou:<Perché dovresti? Hai talento Lya-chan.. non sprecarlo..>
Lya:<Io non sono sicura di esserne all'altezza..>.
Il ragazzo che prima teneva ancora gli occhi chiusi li aprí per potermi guardare.
Tendou:<Dovresti imparare ad essere più sicura di te Lya-chan.. non capisco, perché fai così..?> ecco.. ci siamo..
Lya:<È questo il punto.. non lo capisco neanche io.. ho così tante cose per la testa..>
Tendou:<Ti va di parlarne..?>
Tolsi la mano dai sui capelli e lo fissai per un breve lasso di tempo con sguardo perso per poi alzarmi in piedi e dargli le spalle; lui in contemporanea al mio gesto si tirò su con il busto mettendosi seduto e aspettó paziente che io prendessi parola.
Lya:<Ti ricordi.. quel giorno a mensa? Quando stavamo parlando di cosa avremmo fatto dopo il liceo?>
Tendou:<Certo.. eri parecchio alterata..>
Lya:<Si.. ero stata toccata nel vivo.. sai Tendou.. io a differenza di molti ragazzi della nostra età non ho un obbiettivo, non ho un sogno.. non so cosa farò della mia vita in futuro, né tanto meno so qual'è il mio posto nel mondo..>
Tendou:<Sono pensieri davvero pessimisti Lya-chan~> disse cercando di sdrammatizzare riuscendo nel suo intento e strappandomi un sorriso.
Lya:<Già.. eheh.. comunque non ho mai pensato a tutto questo, mi sono sempre limitata a vivere la mia vita giorno per giorno.. senza pensare a cosa sarei potuta diventare.. o cercare qualcosa che mi potesse piacere..> presi un respiro <C'è solo una cosa che mi piace davvero..>
Tendou:<Immagino sia la musica..>
Lya:<Esatto.. ho sempre amato la musica, fa parte di me e mi rappresenta in un certo senso.. mio padre ha sempre pensato che fosse la mia strada..> iniziai a camminare guardandomi intorno per poi appoggiarmi ad una delle 4 colonne che sorreggevano la tenda <sin da quando sono piccola ha sempre sostenuto che avessi un talento innato..>
Tendou:<E ha ragione..>
Lya:<Io non la vedo così.. chiamala pure mancanza di autostima ma.. io non mi sono mai reputata all'altezza.. mi piacerebbe tantissimo devo essere onesta.. delle volte ci ho provato ma.. alla fine ho sempre sviato, e col senno di poi mi sono ritrovata a non avere un obbiettivo concreto.. diciamocelo chiaramente Tendou, ci sono artisti emergenti molto più bravi di me.. io alla fine non sono nulla di speciale.. sono solo una ragazza di 17 anni che sa strimpellare la chitarra e mette in fila qualche nota..>
Tendou:<Lya-chan ci sarà sempre qualcuno più bravo di te>
Lya:<Come scusa?>
Tendou:<È ovvio no? Una persona può essere bravo quanto vuole in ciò che fa, ma ci sarà sempre qualcuno a superarlo.. guarda Wakatoshi-kun.. lui è un pallavolista fenomenale, le sue schiacciate sono imprendibili e difficili da murare.. ma nonostante questo ci sarà qualcuno che prima o poi lo supererà.
Questo però non gli impedirà di giocare, anzi, lo spronerà a fare di più.
Quello che ti voglio dire.. è che non importa quanto gli altri possano essere bravi.. se tu lo vuoi, puoi fare di meglio.. credi più in te stessa Lya-chan, hai davvero un talento innato come dice tuo padre, quando ti ho sentita cantare quel giorno sono rimasto subito incantato.. tu non muovi solo le dita sugli strumenti, tu non canti solo perché hai la voce.. mentre cantavi avevi un aura attorno a te, non ti eri neanche accorta di avere un pubblico.. eri nel TUO mondo.>
Lya:<Cosa dovrei fare Tendou..> chiesi guardando il mare pensierosa..
Tendou:<Questo dovrai scoprirlo da sola Lya..> disse alzandosi per poi mettere le sue grandi mani sulle mie spalle e fissandomi serio <Guarda in fondo alla tua anima.. io credo in te Lya>.
Le sue parole mi colpirono come una freccia scoccata dal miglior arciere e aprí un varco nel mio petto.
Non gli diedi una risposta.. mi limitai a fissarlo con le labbra schiuse e le braccia conserte.

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