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St. Jimmy's comin' down across the alleyway
Up on the boulevard like a zip gun on parade
Light of a silhouette
He's insubordinate
Coming at you on the count of one, two (one, two, three, four)...

Ed eccola lì, la mia incantevole sveglia che risuona in tutta la stanza rimbombando nelle mie orecchie fino a svegliarmi completamente.. devo ricordarmi assolutamente di mettere una canzone un po' più tranquilla o un giorno di questi rischio l'infarto.. il lato positivo però è che mi da una carica pazzesca sentire i Green Day di prima mattina (nonostante lo shock).
Esco dalle coperte e sbadiglio sonoramente stiracchiandomi e facendo scricchiolare le ossa, mamma mia ma quanti anni ho!?
Oggi sarebbe stato il mio primo giorno alla Shiratorizawa, ero abbastanza eccitata ma allo stesso tempo spaventata.. non conoscevo nessuno.. dovevo ricominciare da capo in pratica.
Sospirai e poi decisi di andare in bagno a lavarmi.
Sistemai i miei capelli neri in una coda alta lasciando però ricadere qualche ciuffo sulla fronte; poi misi un velo di fondotinta, del mascara sulle ciglia e con l'eye-liner disegnai i soliti due pallini al di sotto dei miei occhi smeraldini.
Uscii dal bagno per poi tornare in camera e mettermi la divisa, e devo dire che era davvero bella nonostante la gonna, a parer mio un po' corta.. ma avrei risolto con dei collant leggermente scuri per coprirmi.
Sistemai al volo la stanza e scesi a fare colazione dove trovai i miei genitori ad aspettarmi mentre sorseggiavano del caffè appena fatto; non esitai a prenderne anche io una bella tazza (non si sa mai mi addormentassi per strada), mangiai al volo una mela e dopo aver salutato i miei, sgattaiolai via per giungere la mia destinazione.
Durante la strada ovviamente non mancó la musica a farmi compagnia.. avevo optato per il genere hard-style giusto per mantenere un passo costante e accelerato, mi é sempre piaciuto andare a tempo con essa.
In neanche 20 minuti giunsi finalmente al cancello di ingresso, tirai fuori dal mio zaino un fogliettino con sopra indicata la mia classe. Spostai poi  lo sguardo da quest'ultimo per posarlo sull'ingresso dell'edificio principale.
Appena varcata la soglia iniziai a guardarmi attorno e feci un fischio di approvazione.. era davvero enorme e tenuta in maniera eccellente, sembrava nuova. Beh é una scuola rinomata e frequentata da gente ricca, immagino non badino a spese..
Mi addentrai nei corridoi e alla fine finii al terzo piano, era l'ultima stanza del corridoio.. mi diedi un occhiata in giro per vedere se c'era qualcuno ma constatai di essere sola, quindi evidentemente le lezioni erano appena iniziate.. staccai la musica e lasciai che le cuffie mi ricadessero sul collo, dopo quel gesto bussai.
...< Avanti!>
Entrai nella stanza e subito mi ritrovai  gli occhi di tutti addosso.. resisti Lya stai andando bene..
Lya:< Salve Sensei, chiedo scusa per il ritardo> dissi chinando il capo.
Sensei :< Non si preoccupi, dopo tutto é nuova e la scuola é parecchio grande come ha potuto notare> disse sorridendomi <Prego presentati pure>.
Mi girai verso i miei nuovi compagni sfoggiando un sorriso che decisamente non mi appartiene..
Lya :<Salve a tutti, sono Lya Nakamura, mi sono appena trasferita qua, lieta di fare la vostra conoscenza> dissi inchinandomi.
Sensei :< Bene, accomodati pure al banco libero accanto alla finestra>
Feci come ordinato e raggiunsi la mia postazione, notai subito due banchi vuoti accanto a me, ma non ci diedi troppo peso.. sinceramente non me ne fregava nulla.
Le lezioni passarono abbastanza in fretta, forse perché ero immersa nei miei pensieri e non ho ascoltato una singola parola di ciò che veniva spiegato.. fortunatamente avevo registrato tutto con il cellulare, così avrei potuto fare a casa ciò che non avevo fatto lì.
Era l'ora di pranzo ma onestamente non avevo molta fame, volevo dare un occhiata in giro per la scuola e magari cercare qualche club a cui iscrivermi, tanto avevo 40 minuti di tempo.
Improvvisamente mi sentii chiamare da una ragazza, alché mi girai incuriosita.
...<Nakamura-san!>
Lya:<Ciao.. tu saresti..?>
...< Scusa non mi sono presentata.. Mi chiamo Misaki Mori! Sono nella tua stessa classe.> affermó sorridente.
Lya:< Oh davvero?> cavolo Lya tra un po' non sai neanche dove stai di casa.. <Ti chiedo scusa, devo ancora memorizzare le facce> dissi grattandomi la nuca con la mano destra <Comunque piacere di conoscerti Mori-San>.
Misaki:<Tranquilla! Ah e chiamami pure Misa!> .. accidenti che sorriso abbagliante.. dove ho messo gli occhiali da sole!?
Misa:<Stai dando un occhiata in giro? Non ti ho vista nella mensa..>
Lya:<Oh si davo un occhiata.. stavo cercando anche qualche club al quale magari potrei iscrivermi> dissi guardandomi attorno.
Misa:<Sei vuoi ti accompagno.. nella All della scuola c'è una bacheca con l'elenco dei club>
Lya:<Grazie, mi farebbe piacere> un po' di compagnia non mi farà male dai, mi sembra una tipa apposto.
Arrivammo davanti alla bacheca e iniziai a leggere l'elenco.. è davvero.. lungo.. ma quanti club ci sono qua!? E sopratutto quanti studenti per poterli riempire tutti! Assurdo..
All'improvviso trovai ciò di cui avevo bisogno.. e puntai subito il dito sopra il foglio girando poi lo sguardo su Misa per chiedere indicazioni.
Ma prima di poter aprire bocca mi bloccò dicendo :< Vieni, per di qua!>.
Che fa? Mi legge già nel pensiero!? Troppa confidenza... o forse me lo si leggeva in faccia.

PALESE.

Giungemmo in prossimità di un'altro edificio più piccolo che stava di fronte alle palestre dei club sportivi, precisamente davanti a quella del club di pallavolo.
Bussammo e ci aprí un uomo sulla 30ina dai i tratti occidentali, con dei capelli raccolti in uno chignon disordinato, un accenno di barba che forse stava ricrescendo e gli occhi chiari che però tendevano ad essere un po' spenti a parer mio. Ah inoltre mi saltó subito all'occhio il suo outfit total black, gli anelli alle dita, la sigaretta incastrata sul suo orecchio sinistro e un piercing al sopracciglio.. nel complesso era anche bello e affascinante.. a pelle direi che si tratti.. di un BASSISTA.

Misa:<Ciao Mike, credo di averti trovato un nuovo membro per il club!> disse tutta esaltata.
Mike:<Ciao Misa.. ma che piacere.. non vedevo l'ora che mi portassi un'altro talento innato.. devi proprio avere occhio per le star!> disse alzando gli occhi al cielo e rientrando nell'edificio lasciando la porta aperta per poterci permettere l'accesso. Ma aspetta un minuto.. era sarcasmo quello!? MA CHI SI CREDE DI ESSERE QUESTO!? Mi ricorda Tsukki.. sbuffai internamente.
Mike:< Beh? Che fai? Non ti presenti mocciosa?>
Misa:< Sul serio ma come hanno fatto a lasciarti la cattedra!? Scusalo Lya, sono mortificata..Ho un cugino ingrato..>
Mike:< Signorina ti ricordo che sono pur sempre un insegnante.. porta rispetto e chiamami Sensei!> sputó in tono capriccioso.
Lya:< Tranquilla Misa-chan, sono abituata alla strafottenza> mmmmm ma perché non sto mai zitta!? Mi morsi immediatamente la lingua e notai subito la "gentile" occhiataccia che l'uomo mi stava regalando.. <Comunque mi chiamo Lya Nakamura>.
Mike:<E sentiamo Lya Nakamura.. cosa ti spinge ad entrare in questo club!? Speri di fare la figa con una chitarra in mano?> .. ma che ho fatto di male io nella vita!? É colpa degli spiriti celesti me lo sento.. mi hanno maledetta.
Lya:<Non c'è qualcosa in particolare che mi spinga ad entrare.. ne ho solo bisogno.> risposi seria.. alla fine era vero, avevo solo bisogno di non staccarmi da quel mondo anche se sapevo che non sarei arrivata da nessuna parte.
Milena:< Mh, e dimmi.. sai fare qualcosa? Sai suonare? O .. cantare?> quest'ultima me lo chiese con una nota quasi di speranza.. ma decisi di non rispondere, anzi mi guardai attorno notando i diversi strumenti nella stanza.. mi cadde l'occhio su una chitarra elettrica, per la precisione una Fender Cyclones del '98 nera con delle striature di un rosso vermiglio. Cattura completamente la mia attenzione tanto che mi ci avvicinai come in stato di trans.. quel vermiglio.. nessuno nella stanza fiató.
Passai delicatamente le dita sulla superficie e sulle corde e al solo tocco la mano mi iniziò a tremare per l'emozione, la sollevai poi dal piedistallo sul quale era appoggiata e senza chiedere il permesso a nessuno ne avvolsi la fascia attorno al busto. Constatai che era già stata accordata, in maniera impeccabile direi. Suonai due accordi per avere una conferma dopo di che feci scivolare i polpastrelli su tutte le corde.. mi venne la pelle d'oca. I due dietro di me erano impietriti, Misa tentò di dire qualcosa ma Mike la fermò serio con un cenno della mano.
Chiusi gli occhi e feci un profondo respiro..

Iniziai a suonare.

Subito la stanza si riempì delle note di "Thunderstruck" degli AC/DC.
Questa canzone mi è sempre piaciuta un sacco.. ha un intro spaziale e mi ha sempre dato una carica incredibile. C'ero dentro con il cervello e senza rendermene conto iniziai a cantare e a muovermi a ritmo..

I was caught
In the middle of a railroad track
I looked round
And I knew there was no turning back
My mind raced
And I thought what could I do
And I knew
There was no help, no help from you
Sound of the drums
Beating in my heart
The thunder of guns
Tore me apart
You've been
Thunderstruck

Quando finii di suonare riaprii gli occhi come svegliata da un coma durato mesi e sorrisi guardando la chitarra.. poi mi ricordai di non essere sola lì e mi irrigidii di colpo.
Mi voltai lentamente e potei notare due bocche spalancate che mi guardavano incredule.
Sbiancai dalla vergogna, scommetto che avevo stonato come un oca strozzata o magari avevo sbagliato qualche nota o peggio.. potevo aver spezzato qualche corda forse!?Controllai meticolosamente le condizioni della chitarra.. PANICO.
Lya:< S-scusate non volevo.. credo sia meglio ch-> venni interrotta dalla voce di Mike.
Mike:< Mocciasa, firma qua. Da oggi sarò il tuo professore di musica, benvenuta nel club.> Sgranai gli occhi e notai il ghigno che aveva sulla faccia.
Mike:< Complimenti Misa, hai finalmente trovato la punta della corona>.. non ci credo, ha detto davvero una cosa del genere su di me!?? Ero incredula.. ma..

DATEMI UNA CAZZO DI PENNA!!

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