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Portò le mani al mio viso e si chinò sulle mie labbra baciandole prima con delicatezza e poi con trasporto.
Le sue così sottili e fredde si incastravano alla perfezione con le mie carnose e calde.
Strinse il mio margine inferiore tra i denti rilasciando un lungo soffio eccitante sulla mia pelle che mi fece venire i brividi.
Si insinuò poi con la lingua facendola incontrare con la mia in una danza leggiadra.
Mi fece poi scivolare sul letto molto lentamente sovrapponendosi a me e facendo scontrare i nostri bacini che già fremevano dalla voglia di essere liberati da quegli indumenti decisamente di troppo.
Subito dopo il ragazzo si staccò dalle mie labbra per attaccare la superficie del mio collo accaldato con baci umidi e morsi mentre con una mano aveva iniziato a sbottonarmi la camicia della divisa rivelando lentamente il mio petto.
Tracciò una linea di baci dall'orecchio fino alla mia clavicola provocandomi un mugolio di eccitazione.
Istintivamente portai la testa indietro e una mano fra i suoi capelli stringendoli dolcemente.
La vista si stava appannando e il mio cervello stava andando in fuori fase, non capivo più nulla.. sapevo solo che volevo spingermi oltre e presa dall'impeto trovai la forza di ribaltare la situazione portando Tendou sotto di me e mettendomi a cavalcioni sul suo bacino.
Iniziai anche io a torturarlo rilasciando il mio fiato caldo sul suo orecchio e mordendogli il lobo, gesto che lo fece fremere dall'eccitazione e aggrappare con le mani ai miei glutei stringendoli un poco.
Incominciai a seguire il percorso della sua mandibola percorrendo poi il collo e arrivando al tuo petto tonico che aveva iniziato ad alzarsi e abbassarsi a ritmi più veloci.
Prima che potessi continuare si tirò su con la schiena rimanendo seduto sotto di me.
Riprese a baciarmi con passione tenendomi con una mano fra i capelli la testa ferma mentre con l'altra mi sfilava via la camicia buttandola in malo modo sul pavimento.
Assaltó subito dopo i miei seni iniziando a stuzzicarli da sopra il tessuto del reggiseno e con un gesto abile della mano riuscì a slacciarlo rivelando le mie insenature.
Portai di scatto le mie braccia a coprire il mio seno, colta alla sprovvista e in completo imbarazzo.
Tendou:<Che fai Lya?>
Lya:<Mi.. mi vergogno..> il ragazzo sorrise teneramente.
Tendou:<Non devi vergognarti con me.. hai un corpo bellissimo>
Convinta dalle sue parole tolsi le braccia scoprendo la mia pelle nuda e Tendou riprese da dove era stato interrotto iniziando a stuzzicarmi un capezzolo con le labbra mentre l'altra coppa veniva massaggiata dalla sua mano destra.
Presa da un impeto improvviso di eccitazione iniziai a muovere il bacino avvertendo la presenza di un rigonfiamento al di sotto.
Da lì il mio cervello andó completamente il tilt.
Non sapevo dove andare a sbattere.
Da una parte avevo paura per il dolore iniziale che avrei provato, non conoscendo la mia soglia massima di sopportazione.
Ma dall'altra desideravo e bramavo il piacere che ne sarebbe conseguito.
Sapevo tutto sul sesso e della sua teoria ma per quanto riguardava la pratica.. mi trovavo davvero impacciata e rigida.
Non potei fare altro che lasciarmi cullare dal tocco di Tendou e assecondare ogni suo movimento.
Come dicono tutti.. verrà naturale.
Venni risvegliata dai miei pensieri quando sentii Tendou sollevarmi e rimettermi nella posizione iniziale.
Il suo sguardo parlava da se.
Potevo leggerci ad occhio nudo la lussuria che ne trasudava.
Non perse tempo e mi sfilò la gonna assieme alle calze lasciandomi in mutande.
Allargò le mie gambe e si inginocchiò tra di esse sollevandone poi una e sistemarsela sulla spalla.
Con angustia creó un percorso di baci e morsi partendo dalla caviglia e risalendo sempre più la sua superficie.
Bastò quello per farmi arrivare quasi all'apice del mio primo orgasmo.
Giunse fino al mio interno coscia lasciando poi un bacio sulla mia intimitá ancora rivestita dal quel tessuto ormai fradicio.
Afferrò rudemente le mutante con i denti per poi sfilarmele con una facilità disumana.
Ero sotto shock, in senso buono ovviamente.
Si prese del tempo per guardarmi in tutta la mia interezza.
I suoi occhi bruciavano come i raggi del sole sulla mia pelle ma senza ustionarmi.
Riabbassò il capo verso la mia intimità e assunse una posizione più comoda.
Appena sentii sfiorarmi l'apertura dal suo alito caldo chiusi di getto le gambe incastrandoci in mezzo la sua testa.

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