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Le prove con il club si rivelarono sempre più estenuanti, ma finalmente riuscii a coordinarmi ed imparare la coreografia.
Mancava solo provare a cantarci su.
Piú facile a dirsi che a farsi.
Dall'altra parte, nella palestra del club di pallavolo, gli allenamenti continuavano, nonostante i ragazzi avessero vinto diverse partite guadagnandosi il posto per la finale.
Mancava solo sapere il nome della squadra avversaria che si sarebbe scontrata con loro.
Negli ultimi giorni Tendou assunse un atteggiamento altalenante..
Avvolte era se stesso e si comportava normalmente (se normale si può definire il suo egocentrismo), altre volte invece sembrava turbato e pensieroso, tanto che anche i suoi compagni di squadra se ne accorsero.
Io non ero ancora riuscita a scoprire qualcosa, ero confusa e non sapevo come comportarmi.
Spesso ho pensato che i suoi sentimenti per me erano mutati e che magari non gli piacevo più come prima ma accantonavo subito il pensiero dato che subito dopo mi concedeva le sue solite attenzioni.
Per la testa mi passava anche il pensiero che fosse davvero stanco per gli allenamenti e sotto pressione a causa delle partite ma quando andavo a vederlo giocare non notavo tutta questa agitazione in lui anzi, tutt'altro, era energico, grintoso e non perdeva tempo a deridere gli avversari suscitando in questi tanto sgomento.
Ma allora cosa aveva che non andava?

I giorni passarono sempre più in fretta e finalmente si scorpì il nome della squadra avversaria che avrebbe disputato la finale contro la Shiratorizawa.
Lì per lì non credevo alle mie orecchie a sentir pronunciare il nome della scuola avversaria, ma quando ne lessi la scritta nero su bianco mi prese un colpo.
Il Karasuno avrebbe giocato la finale contro la mia scuola.
Per chi avrei dovuto tifare?
Per mio cugino Daichi.. o per Tendou..?
Questa si che era una bella gatta da pelare.
Mi sarei ritrovata ad essere felice per uno e triste per l'altro o viceversa..
Rimossi il problema dal mio cervello, troppo pieno per poter contenere altri pensieri.
L'incontro si sarebbe svolto quello stesso pomeriggio nella struttura che aveva ospitato i preliminari ma la squadra era già li ad aspettare che l'ora dello scontro arrivasse e per ammazzare l'attesa ovviamente si allenarono.

Arrivai sul posto giusto un ora prima dell'inizio, così avrei potuto incoraggiare entrambe le squadre.
Guarda caso proprio in quel momento mi imbattei nel Karasuno al piazzale d'ingresso.
Lya:<Daichiii> urlai sbracciandomi per farmi notare.
Stava parlando con una ragazza che aveva l'aria di essere invaghita del giovane pallavolista e mi pentii subito di averle interrotto quel bel momento.
Il ragazzo si girò verso di me congedandosi educatamente da quella ragazza che avevo intuito essere una sua compagna di scuola.
Daichi:<Lyaaaa!>
Lya:<Sono felicissima per voi! Siete arrivati in finale!>
D'un tratto dietro Daichi spuntarono due chiome, una grigia e una castana.
Sugawara:<Piccola Lya! Fatti abbracciare!>
Asahi:<Che sorpresa rivederti!>
Lya:<Come mi siete mancati!>
Saltai in collo ai due che non persero tempo a sollevarmi senza il minimo sforzo.
...:<Ma tu guarda se quella non è proprio la piccola Lya!>
Mi voltai di scatto al suono di quella voce.
Lya:<Ma tu guarda se quello non è RyuRyu! E poi c'è anche Yuu!>
Nishinoya:<Lya-chaaaan sei sempre più carina!!>
I due ragazzi si fiondarono come razzi sulla mia docile figura ma prima che potessero anche solo sfiorarmi Daichi si contrappose tra me e loro allargando le braccia e gonfiando il petto.
Daichi:<Dovete smetterla di provarci con mia cugina!>
I due subito caddero in uno stato depressivo e assunsero la loro solita espressione da Buddha in fase di preghiera.
Lya:<Dai adesso entriamo ragazzi! Io dovrò stare tra gli spalti della Shiratorizawa ma dentro farò il tifo per voi> affermai portandomi una mano sul cuore.
Daichi:<Non avevamo dubbi> rispose accarezzandomi la testa e arruffandomi un po' i capelli.
Una volta entrata incontrai Misa e insieme raggiungemmo la squadra per augurare buona fortuna.

Lya:<Tendou..>
Il ragazzo si giró verso di me a sentire il suo nome uscire dalla mia bocca, sembrava quasi sorpreso di vedermi eppure sapeva che sarei venuta a vederlo.
Tendou:<Lya-chan..>
Lya:<Sei agitato?>
Tendou:<Nah, abbiamo Wakatoshi-kun con noi~>
Lya:<Questo già lo sapevo.. senti so che non dovrei parlarne adesso ma.. mi sembri turbato ultimamente e..>
Tendou:<Lya.. sto bene, davvero, sono carico e concentrato per la partita, so che andrà bene finché sentirò la tua voce urlare il mio nome dagli spalti>
Mi rassenerai un po' alle sue parole.
Lya:<Tendou io.. volevo dirti un'altra cosa..>
Tendou:<Dimmi pure Lya-chan>
Lya:<Ecco io..> mi bloccai sentendo ogni singolo nervo contrarsi per la tensione, le parole non volevano uscire dalla mia bocca e iniziai ad agitarmi e a sentire caldo fino alla punta dei capelli.
Il ragazzo comprese la mia agitazione e cercó di scioglierla posando le sulle labbra sottili sulle mie riuscendo nel suo intento.. si staccò successivamente da quella sporgenza che tanto gli piaceva rimanendo a pochi cerntimetri di distanza dal mio volto.
Lya:<Tendou..>
Tendou:<Dimmi Lya..> la sua voce era calda e roca.
Lya:<Ti amo..> ecco lo avevo detto.
Il ragazzo schiuse leggermente la bocca e sgranò gli occhi colpito in pieno da quelle due parole, tanto facili da leggere ma così difficili da pronunciare.
Sembrò sorprendersi da quella improvvisa manifestazione dei miei sentimenti ma non passò molto che la sua espressione mutó in una più rilassata e serena.
Tendou:<Ti amo>
Un tuffo al cuore.
Altro che farfalle nello stomaco.
Dentro avevo uno stormo di aquile.
È così bello dirlo ma sentirselo dire lo è ancora di più!
Lya:<Buona fortuna per la partita.. Miracle Boy~>
Tendou:<Grazie Lya-chan~>
Subito il numero 5 della squadra si allontanò raggiungendo i suoi compagni con un gran sorriso sul volto che avrebbe accecato anche i non vedenti.
Di lì a breve ci sarebbe stato il fischio di inizio quindi mi diressi sugli spalti assieme a Misa.

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