Solo un ricordo {BAKUDEKU}

Grazie

Izuku's pov
Il gelato insieme al telefono caddero dalle mie mani, sentivo il mio respiro diventare irregolare, continuavo a respirare sempre più velocemente come se non ci fosse più ossigeno da usare. Era una sensazione orribile, avevo caldo e inizia a sudare ma nonostante questo piccole scosse di brividi percorrevano tutto il mio corpo interrottamente. Volevo deglutire ma nella mia bocca non c'era più saliva, volevo vomitare, volevo alzarmi da terra ma avevo le vertigini, le mani tremavano, sentivo anche le dita dei piedi tremare, la mia testa implodeva volevo solo tornare a casa ma non riuscivo a fare nulla. Ad un tratto vidi delle figure intorno a me, erano i ragazzi preoccupati. Le loro domande non facevano che farmi stare peggio "calmati Midoriya" "non c'è nulla da temere" "non preoccuparti, stai tranquillo". No, no, no, no non riuscivo a calmarmi, quelle domande, quelle pressioni mi fecero andare ancora di più nel panico "ragazzi, andate a recuperare delle salviettine da qualche parte e una bottiglietta d'acqua resterò io con Midoriya" riuscì a capire che chi dava gli ordini era Todoroki. Si sedette vicino a me e cercando di incrociare il mio sguardo ormai perduto mi disse "so che sei preoccupato, ma andrà tutto bene adesso ci sono io con te" per quel poco che riuscivo a vedere lo vidi prendere una bottiglietta quasi vuota e un fazzoletto "Midoriya ti devo togliere la maglietta, devo regolare la temperatura del tuo corpo". Mi ricordo che il primo pensiero che mi balenò in testa fu "non posso". Mise le mani all'altezza della mia vita per far sfilare la mia maglietta, sapevo che non lo potevo lasciar fare, avrebbe visto tutti i miei lividi, i graffi, le cicatrici e questo comportava dare delle spiegazioni non potevo, avrei messo nei guai mia madre e anche me stesso se Todoroki avesse provato a denunciare Izumo. Così con quelle poche forze che mi rimanevano, cioè pari a zero, cercai di alzarmi e fare qualche passo per allontanarmi da lui, ma ahimè non ero nelle condizioni di fare scatti tali da poterlo evitare. Appena mi alzai tremolante e quasi sul punto di cadere lui, senza alzandosi da terra, prese il mio polso e lo strinse. A quell'atto emisi un piccolo gemito di dolore, era scontato che da quando Izumu iniziò a picchiarmi ricominciai a tagliarmi. Mi tirò di nuovo a terra e fui nella stessa situazione di prima, avvicinai le ginocchia alla mia fronte e così mi rannicchiai su me stesso, non sapevo più che fare a quel punto. Sentii la mia guancia inumidirsi e poi un sospiro da parte sua "va bene se non vuoi che ti tolga la maglietta non lo farò ma almeno mostrami il tuo bel viso cosi posso bagnarti quello", feci come mi disse e poi aggiunse "bene, adesso ho bisogno che tu faccia come ti dico" annuii e stetti ad aspettare indicazioni "bene allora ora inspira" fece segno e inspirai anche io con lui "e ora espira". Eseguii i suoi ordini per cinque minuti e nel mentre continuava a bagnarmi il volto sentivo che andava meglio, molto meglio. "Ragazzi siamo arrivatiiii" urlò Uraraka da lontano, non mi dispiaceva fossero tornati ma mi piaceva restare da solo con Todoroki. Gli passarono le salviettine e l'acqua che porse subito a me "bevi, ne hai bisogno", non ci pensai due volte e incominciai a bere, successivamente risposi con un " grazie a tutti ragazzi, scusate se vi ho fatto preoccupare". Cercai di alzarmi ma con scarsi risultati. Fu in quel momento che sentii un braccio passare dietro la mia schiena afferrandomi, mi girai e me lo vidi di fianco "metti il braccio dietro la mia nuca, ti riporto a casa" era così gentile e soprattutto bello. Prima di andarmene però sentivo di dover dire qualcosa ai ragazzi che avevo conosciuto quella sera "ragazzi, mi sono intromesso nella vostra serata in cerca di nuove amicizie mi avete accolto ma vi ho ripagato con soltanto delle preoccupazioni per una persona che conoscete da neanche 2 ore" sentivo le lacrime scorrere sulle mie calde guance ormai rosse, tirai su con il naso, il mio sguardo era rivolto verso il basso. Non riuscivo a guardarli in faccia, come avevo potuto far passare una serata così a dei ragazzi che non centravano nulla con la mia vita?! L'unico pensiero che mi girava per la testa era: "le persone che mi circondando o mi fanno male o faccio male io a loro, avrebbe più senso se la finissi una volta per tutte". Continuai il mio discorso con la voce rotta dal pianto "mi dispiace così tanto, vi prometto che dopo questa serata non avrete più nulla a che fare con me". Rimasero tutti in silenzio per qualche secondo, poi scoppiarono a ridere "Midoriya non ci hai rovinato proprio nulla, non abbiamo nulla contro di te amico" era la voce di Kirishima, "esatto Midoriya, seppure eravamo preoccupati la serata è stata movimentata e non sai che è successo al supermercato! Talmente eravamo agitati che abbiamo fatto cadere delle lattine messe a piramide, dovevi vedere la faccia di Iida" aggiunse Uraraka ridendo, "esatto, perché pensi ci abbiamo messo tanto? se non fosse stato per te sarebbe stata un'altra serata passata nella solita discoteca" continuò Iida, "se per te non è un problema ti vorremmo nel nostro gruppo di amici, poi il prossimo anno staremo in classe insieme quindi non scapperai da noi così facilmente" concluse Todoroki. "Grazie tante ragazzi, davvero" dissi asciugandomi le lacrime e cercando di cambiare discorso dissi "e poi non avete la certezza che capiteremo insieme" il primo a rispondere fu subito il ragazzo dai capelli dal colore diverso "ah puoi starne sicuro, farò richiesta per stare in classe insieme e credo che non sarò l'unico" guardai i ragazzi e annuirono all'unisono, poi sentii "puoi giurarci" e anche "mi sembrava ovvio" e un "certo che faremo così". Da me uscii solo "grazie tante ragazzi non ho parole per esprimere la mia gratitudine" ed era vero, grazie a loro potevo vedere ancora una volta la luce del sole ma questo ovviamente non lo potevano sapere e io non lo potevo dire.

Ok ragazzi questa è la fine del capitolo, cosa ne pensate?

spero che la storia vi stia intrigando, ci vediamo al prossimo capitolo un bacione! <3 :)