Scoperta

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"Whoaaa è anche più bello dal vivo" esclamai appena entrati nell'appartamento. "Si, alla fine non è un granché ma ci può stare" disse Kacchan buttandosi sul letto. "Vuoi già dormire vecchietto?" gli chiesi con un sorrisetto, lui girò la testa verso di me e mi guardò con uno sguardo tagliente. Rabbrividii e sudai freddo "M-ma ma no, i-io stavo solo scherzando" dissi parandomi con le braccia, da cosa ancora non sapevo. Sarà stata abitudine?
Lo sentii sospirare e quando lo guardai lo vidi sistemare le sue cose. Decisi così di fare lo stesso ma prima chiamai mamma.
"Mamma, sono appena arrivato!" le dissi. "Izuku finalmente mi hai chiamato, stavo così in pensiero. Come stai? stai bene? Come è andato il viaggio? Com'è l'appartamento?" come al suo solito iniziò a chiedermi un sacco di cose a raffica. "Si mamma, non ti preoccupare, sto bene e il viaggio è andato benissimo. Adesso sistemiamo le nostre cose. Ti mando una foto dell'appartamento appena ho finito, va bene?" le dissi. "Va bene Izuku, a dopo. Ti voglio bene" mi rispose Lei e io la salutai "anch'io mamma, ciao".

"Sai forse la tua idea di dormire non era male" dissi stendendomi sul letto una volta finito. "Chi sarebbe il vecchio adesso?" mi disse lui con un ghigno. Gli lanciai il cuscino "smettila!" gli dissi ridendo. "E va bene, e va bene. Dormiamo dai" disse lui ripassando mi il cuscino. Così ci addormentammo.

Erano all'incirca le 2 quando ci siamo messi a dormire, avevamo mangiato in treno ed eravamo stanchi morti. Forse Kacchan un po'più di me visto che quando mi svegliai lui stava ancora dormendo. Mi guardai un po'intorno e decisi di farmi una doccia, dopo sarei uscito. Ero venuto per una ragione d'altronde.

Erano più o meno le 5:30 e vedendo Kacchan ancora nel letto decisi di scrivergli una lettera, non un messaggio perché la notifica l'avrebbe svegliato.
"Ciao Kacchan, se leggi quello che ti ho scritto è perché sono ancora fuori casa. Non ti ho voluto svegliare quindi ti sto scrivendo. Ad ogni modo non voglio sprecare un singolo giorno ecco perché sto uscendo già da oggi e oltretutto devo prendere gli ingredienti per preparare la cena. Se vuoi venire con me io starò vicino al centro, dove così sono più persone possibili.               -Deku"
Presi il cappello e la sciarpa e andai via.

La città, in generale, era uno dei posti che mi affascinava di più. Forse era perché ero cresciuto in un paesino dove non ero abituato a vedere così tante persone e quindi mi affascinava. Ma anche parlando di negozi, di luci, di atmosfera... era tutto diverso.
Misi la sciarpa un po'più in su sul mio volto, faceva freddo quella sera.
Mi sedetti sulla prima panchina libera che avevo trovato e iniziai a scrutare un po'le persone in giro.

Uhhh, forse il mio piano era un po'stupido. Era passata una mezz'oretta e ancora non avevo trovato nessuno con degli atteggiamenti famigliari. Decisi di alzarmi quando ci fu una coppia che attirò la mia attenzione. Erano un maschio e una femmina, lei sembrava così felice accanto a lui, sorrideva con un sorriso a trentadue denti. Mentre, dall'altra parte c'era lui. Si, sorrideva ma... mancava qualcosa. Forse non si sentiva completo? C'era un notevole abisso tra loro due. Potevo sentirlo a pelle. "Ma magari gli sarà successo qualcosa quel giorno, forse è così" pensai quando mi venne in mente un flash, anzi un sacco di flash. Tutti che avevano come protagonista Todoroki, erano ogni volta che mi giravo per guardarlo quando stavamo insieme. Eravamo così dall'esterno io e lui? Come ho fatto a non accorgermene? Pensai sconsolato.
Rimasi seduto per un altro po' con lo sguardo rivolto verso il basso, ero stato davvero egoista con lui... poi però mi venne un'idea. Presi di scatto il telefono e gli scrissi "Ehi Todoroki, so che non vuoi parlarmi ma mi sono stancato di provarci a voce e venire respinto ogni singola volta. Forse non risponderai neanche ma almeno sai quello che voglio dirti. Sinceramente non ti odio per quello che è successo e il fatto che tu mi eviti mi fa male, non ho nulla contro di te. Voglio anche scusarmi per come sono stato per tutto questo tempo con te. Mi dispiace di essere stato egoista e di non essermene neanche accorto. Spero mi potrai perdonare un giorno. E magari chissà... forse un giorno mi parlerai pure, ma forse è solo un sogno lontano. Ad ogni modo ti voglio bene. Ciao Todoroki". Dopodiché mi alzai e andai verso un supermercato. Non sapevo se volevo risposta o meno ma il solo fatto di averglielo detto mi aveva alleggerito.

Entrai nel supermercato ma fui oltrepassato da due bambini che per poco non mi fecero perdere l'equilibrio "Ei voi due! State più attenti!" gli rimproverai ma loro non mi degnarono di uno sguardo. Ma guardali, sembrano Kacchan ed io da bambini pensai subito.
Andai alla ricerca degli ingredienti che mi servivano.
"Uh che fortuna! è l'ultima scatola!" pensai mentre la prendevo. Una volta presa notai che si era creato uno spiraglio con l'altro corridoio, vidi di nuovo quei due bambini. Però questa volta uno spinse l'altro e l'ultimo si mise a piangere. Decisi di rimettere un attimo la scatola al suo posto e di andare da loro.
"Ehi! Che è successo qui?" chiesi al bambino che stava piangendo nonostante avessi visto tutto. Però quello che successe mi lasciò perplesso. Il bambino che lo spinse si mise di fronte a lui, come per difenderlo da me. "Va via! Non gli fare nulla!" mi disse scontroso. Si, Kacchan ed io da bambini. Feci finta di andarmene e tornai alla mia scatola, la spostai e guardai cosa fecero successivamente: lui aiutò il bambino a rialzarsi e gli chiese scusa abbracciandolo, poi se ne andarono via mano nella mano. Che carini pensai con un sorriso in faccia.
E in quel momento lo capii. Capii chi c'era nel mio cuore. Tutti i ricordi che avevo su di lui, da quando eravamo bambini apparsero davanti ai miei occhi. Tutte le volte che siamo stati insieme, quello che abbiamo passato insieme e quello che siamo diventati adesso. Era lui. Era Kacchan che era entrato nel mio cuore e io non potevo essere più felice di così. Mi si stampò un sorrisone in faccia e immediatamente corsi per andarmene dal supermercato e andare a dirglielo... aspetta a dirgli cosa? Lui ricambiava? E se mi avesse rifiutato?
Senza saperlo me ne stavo comunque andando senza aver preso la spesa quando andai su un signore. "Oh mi scusi! Ho la testa fra le nuvole" guardai in faccia il signore "Mi scu-" mi fermai subito quando lo vidi. Lui mi guardò confuso ma poi disse "Izuku?".
Corsi via dal supermercato di fretta con le lacrime agli occhi. Andai più lontano che avessi potuto ma una volta stanco inciampai. Mi trascinai vicino a un muro e misi la schiena appoggiata su di esso. Stavo avendo un attacco di panico.

"È stata di sicuro una mia immaginazione, ma sembrava così reale. Perché ho visto Papà?"

Ok ragazzi eccoci a fine capitolo, ho voluto dare un po'di suspense. Comunque era questa la cosa di inaspettato, spero che lo sia stato per voi. Fatemelo sapere :)

Che Ve ne pare? Vi piace come sta andando? Questo capitolo ha un sacco di cose nuove. Deku che scrive a Todoroki. Deku che scopre i suoi veri sentimenti e verso di chi ma che comunque ha paura del rifiuto. E soprattutto la comparsa del padre... immaginazione o realtà?

Se avete consigli come al solito non esitate a scrivere, un bacione! <3

Solo un ricordo {BAKUDEKU}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora