Buona fortuna

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~flashback~ (dicembre)
Midorya's pov
Tornai a casa dopo sei lunghissime ore di scuola, a me piaceva molto andarci ma avrei preferito avere qualche amico che mi supportasse invece di vivere nella paura e stare sempre dalla parte di kacchan.
Midorya: Sono tornato Mamma!
urlai per farmi sentire, all'ora era l'unica forza che riusciva a farmi andare avanti. Mia madre come ogni giorno corse verso di me, mi voleva molto bene, le mostrai un sorriso a trentadue denti, e lei come ogni giorno mi chiese
Inko: "com'è andata a scuola?" cercando di scostare i capelli che avevo messo di fronte all'occhio, fortunatamente riuscii a bloccarla in tempo e a prenderla per il polso "mamma sto provando un nuovo stile lasciami fare" le dissi con una risatina.
Di certo non volevo che mi vedesse l'occhio nero, di certo non volevo starle a spiegare tutti questi anni di bullismo da parte di kacchan, di certo non volevo fare litigare due amiche d'infanzia che si volevano bene, io semplicemente non volevo rovinare niente, volevo soltanto che mia madre fosse felice senza preoccuparsi per me
Inko: "oh scusami tanto izuku" lo disse anche lei con un sorriso in faccia, a quanto pare ero stato credibile "ti ricordi il discorso di ieri sera, giusto?" annuii, "bene volevo dirti che ne ho trovato uno, è davvero un bell'uomo e sembra avere anche un buon posto di lavoro..." rimasi in silenzio, non sapevo che dire a un'affermazione simile, è vero che non eravamo così ricchi e avevamo qualche debito ma non doveva interferire comunque questo fatto "... ovviamente se decido di frequentarlo non sarà per un fatto di soldi, però sai prendiamo due piccioni con una fava a questo punto" mi disse accarezzandomi una guancia e sorridendomi, un sorriso così caldo e amorevole, io definivo quel sorriso casa mia. Ad ogni modo sapevo che all'inizio lo facesse per me, per farmi avere un futuro più stabile e anche se non lo potevo accettare le dissi solo "se decidi di frequentarlo fallo, ma se non ti trovassi bene non pensarci due volte e chiudi, non pensare a me mamma, io sono felice se tu sei felice" così facendo mi tolsi le scarpe visto che stavamo ancora all'ingresso, andai in camera mia e mi stesi sul letto così mi addormentai

Dopo qualche ora bussò alla porta mia madre, aprii gli occhi e presi il telefono: erano le 20:06
Inko: "Izuku tesoro, a cena viene l'uomo di cui ti parlavo, mangerai questa sera almeno?"
Esatto, quell'"almeno" era giustificato, da quando bakugo ha iniziato a picchiarmi non riuscivo più a mangiare e questa cosa andava avanti da parecchi mesi "non posso prometterti di mangiare, ho mangiato un panino fuori e quindi non ho fame" ovviamente lei non doveva sapere del mio disturbo alimentare e quindi me ne uscivo sempre con questa scusa "però posso esserci a tavola, magari conosco quest'uomo che ti ha rubato il cuore" le dissi in mezzo ad una risatina, lei mi sorrise e mi disse solo "va bene, tra una mezz'ora dovrebbe stare qui" le brillavano gli occhi, effettivamente non stavo mai a tavola con lei.
Mi alzai dal letto e andai alla scrivania, presi lo specchio e iniziai a tamponare con la spugnetta il mio occhio: dovevo coprire il nero con il fondotinta. Non era la prima volta che lo facevo quindi ormai ero diventato bravino a nascondere i lividi.

Dopo mezz'ora, come disse mia madre, sentii il campanello suonare: era lui. Andai io ad aprire, dovevo dare una buona prima impressione
Midorya: "buonasera lei deve essere l'uomo di cui parla mia madre" mi inchinai e dopodiché mi raggiunse mia madre
Inko: "oh sei qui, benvenuto entra pura" disse asciugandosi le mani con un panno
Izumo: "salve, grazie tante per l'invito Inko, lui deve essere tuo figlio" mi guardò con uno sguardo tagliente, però dopo che mia madre annuì mi disse
"piacere di conoscerti" mostrandomi un sorriso caloroso, mostrava atteggiamenti del tutto contrastanti tra di loro. Gli strinsi la mano che mi aveva posto, era strano ma all'inizio non ci feci molto caso. Si mostrò sociale, Gentile e premuroso durante la cena e avevo scoperto che faceva anche parte dei marins, mi sentivo un po'più sicuro con lui.
Inoltre anche alle cene che susseguirono si mostrò davvero amorevole, quindi decisi di fidarmi e dimenticare quella prima occhiata che mi diede.
A dirla tutta dopo un po'iniziai anche a divertirmi.

Sembrava che la mia vita avesse preso un'altra piega, forse mi serviva una figura paterna come lui ma da quando mia madre mi accennò che lui si sarebbe trasferito con noi iniziai man mano a capire del mio fatale errore.

Solo un ricordo {BAKUDEKU}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora