Chiavi

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"Grazie di tutto Kacchan, davvero. Non so come ringraziarti, non so che fine avrei fatto ieri senza di te. Grazie tante davvero" gli dissi prima di tornare a casa. "Non c'è bisogno di ringraziarmi, sarò sempre al tuo fianco tranquillo. Riprenditi mi raccomando" mi disse mettendo la mano sopra ai miei capelli e scompigliandoli un pochino. Gli sorrisi e mi incamminai verso casa.
Mi piaceva il rapporto che avevamo, finalmente riuscivo ad essere me stesso con lui.
Era davvero difficile camminare con le stampelle, non mi ci ero ancora abituato. Che cazzata avevo fatto quel giorno... stavo rinunciando a tutto. Stavo rinunciando a salvare mia madre, a passare bei momenti con Kacchan finalmente e... stavo rinunciando anche a Todoroki. "Caspita sono proprio uno scemo, dovrei smetterla di essere così ingenuo" pensai guardando il cielo. Sorrisi ma in quel momento mi scesero anche delle lacrime, non mi capivo neanche io.
"Sono a casa mamma!" dissi entrando. Mi venne incontro e mi chiese come era andata la festa e se mi ero divertito. Le dissi soltanto che mi ero divertito molto non accenandole nulla dell'alcol e, ricordandomi le chiavi, le dissi che dovevo andare p subito a riprenderle, ma in realtà era solo una scusa per incontrare Kirishima. Quindi velocemente mi feci una doccia, mi cambiai e lasciai la casa. "Mamma allora io vado, torno fra poco!" le dissi mentre mi mettevo la giacca. "Hai messo il cappello e la sciarpa?" mi domandò. "Mamma è ancora presto, non fa poi così freddo. Ci vediamo!" dissi aprendo la porta. Non andai fuori però, mi fermai subito alla vista di Kacchan intento a suonare il campanello. Rimanemmo entrambi immobili e poi mi salutò con un "ehi". Lo salutai anch'io e la situazione divenne un po'imbarazzante così decisi di rompere il ghiaccio "allora, che ci facevi qui?" gli domandai. "Volevo chiederti di uscire a fare un giro" mi rispose. Rimasi un attimo di stucco, poi gli accennai di dover andare da Kirishima per le chiavi e a quel punto mi chiese "posso venire con te?". Era strano, molto strano. Acconsentii ad ogni modo e così ci dirigemmo insieme a casa del rosso.
"Però ti avviso che di tanto in tanto dovremmo fare qualche pausa, mi stanco parecchio con le stampelle" lo avvisai ridendo. "Tranquillo posso aspettare che un vecchietto prenda fiato" replicò andando molto più avanti di me. "Ehi aspettami però!" gli urlai e in risposta ricevetti un "se vuoi che stia al tuo passo raggiungimi allora!" continuando a stare sempre avanti a me. Cercai di andare un po'più veloce però ci fu qualcosa che andò storto, avevo poggiato una stampella su un sassolino che decise di muoversi e, in qualche modo, persi l'equilibrio e caddi a terra. Kacchan corse subito da me e preoccupandosi tanto iniziò a farmi mille domande "Come stai? Ti senti bene? Ti sei fatto male? Ti fanno male le gambe? scusa non avrei dovuto, se vuoi ti porto imbraccio. Riesci ad alzarti? Vuoi una mano?" cercai di interromperlo ma continuava a pormi domande a raffica quindi decisi di tirargli degli schiaffetti leggeri sulle guance per avere la sua attenzione e tranquillizzarlo "Calmati, non mi sono fatto nulla. Dammi solo una mano ad alzarmi e sono come nuovo" gli dissi finalmente. Si alzò e chinandosi, mi prese sotto le ascelle per mettermi dritto. Misi le stampelle in posizione e fui di nuovo capace di spostarmi. "Vedi? Non c'è nulla di cui preoccuparsi. Ora andiamo" gli dissi mostrandogli un sorriso. "Mi hai fatto preoccupare nerd!" disse infastidito ma sollevato "ehi sei tu che mi hai detto di raggiungerti!" replicai "si ma nessuno aveva detto che tu dovessi cadere" mi rispose subito, aveva sempre la risposta pronta... non potevo competere. "Andiamo dai" gli dissi.
Eravamo quasi arrivati, in realtà le chiavi le ho sempre avute con me... anzi le metto sempre nello stesso posto fuori casa così da non dimenticarle o perderle da nessuna parte, era tutta una farsa in realtà. Adesso però c'era un imprevisto: Kacchan. Io dovevo parlare con Kirishima di un qualcosa che lui non poteva sentire, dovevo mandarlo via per qualche minuto. "Ehi Kacchan, posso chiederti un piccolo favore?" gli chiesi. "Dimmi" disse già scocciato. "Vicino a casa di Kirishima c'è un bar, mi prenderesti una bottiglietta d'acqua? Non voglio creare disturbo a lui, nel frattempo chiederò le chiavi, va bene?" gli dissi. Lui sbuffò un attimo ma poi annuì, gli diedi i soldi e ognuno andò per la sua strada.
Suonai a casa Kirishima e ad aprirmi fu proprio lui "Ehi Kirishima!" lo salutai, fece la stessa cosa e mi invitò ad entrare "Tranquillo, non voglio dare fastidio. Ero passato perché volevo scusarmi per il mio comportamento di ieri sera, dovevo contenermi scusami" gli dissi. "Tranquillo Midoriya, so cosa è successo quindi non farti probl-" non lo feci continuare e con lo sguardo basso gli dissi quasi urlando "e invece no Kirishima! Questo non doveva influire sulla tua festa, mi sono comportato da egoista. Queste cose non dovrebbero influire con l'amicizia! Dovevo divertirmi per te! Dovevi divertirti perché era il tuo compleanno! Sono stato egoista e me ne rendo conto" dissi, e lui nel frattempo diceva abbassa voce "ma no, non devi dispiacerti. È tutto ok" ma io gli parlavo sopra "è per questo che sono passato oggi, volevo chiederti scusa! Ti prego di accettarle!" finii così il mio discorso. Lui mi venne incontro e mi abbracciò "Midoriya va tutto bene. Non potevo desiderare una festa migliore. Non hai rovinato nulla, stai tranquillo. Se ti farà sentire bene io ti perdono anche se, davvero, non vedo nulla per cui ti debba perdonare" mi disse. Poggiai la testa sulla sua spalla per simulare un abbraccio e gli dissi "grazie amico".
Lo salutai e tornai a quel famoso bar, Kacchan era fuori che mi aspettava "ehi eccomi!" dissi andandogli incontro. "Finalmente, hai preso le chiavi?" mi domandò. "Certo, le avevo dimenticate da lui alla fine" gli dissi mentendo "Torniamo? È quasi ora di pranzo" gli chiesi. Lui annuì e tornammo a casa. Al ritorno però notai un cambiamento in Kacchan, era più spento. Come se qualcosa lo avesse abbattuto. Perciò prima di dividerci gli chiesi "va tutto bene? Ti vedo più spento". "Ah, nono va tutto bene tranquillo" mi rispose come se fosse caduto dalle nuvole. Che aveva per la testa? "Vale anche per te, per qualunque cosa io ci sono" gli dissi. Non vedendo risposta continuai "va bene allora buon pranzo Kac-" fui interrotto bruscamente "Deku... tu adesso sei felice?". Impallidii a quella domanda così improvvisa e fuori contesto, mi aveva colto alla sprovvista ma gli risposi comunque "Certo, che domande. È finito quel periodo della mia vita". Mi guardò sempre con quell'aria giù di morale e cercò di simulare un sorriso "per fortuna. Allora buon pranzo Deku" disse andando avanti. "Buon... pranzo" sussurrai confuso. Andai verso casa ma fui fermato da una domanda "Ci vediamo questo pomeriggio?" era sempre lui. "Questo pomeriggio... fammi pensare. Credo di esserci dopo le 6, ti va bene?" gli dissi, e lui con un'aria delusa disse "si come al solito. Mi va bene, vengo io?" mi domandò ma risposi subito dicendo "Nono non ti preoccupare vengo io, sisi. Tranquillo. Ci vediamo". Lo salutai con la mano e lui fece la stessa cosa. Perché improvvisamente era così triste?

Ok ragazzi siamo a fine capitolo, che Ve ne pare?

Che ne pensate dell'atteggiamento di Kacchan?

E deku? Che deve fare per cui è libero dopo le 6? Che ne pensate?

HO AGGIORNATO LA KAGEHINA, SAPETE COSA FARE SE VOLETE IL CONTINUO ❤️

Come al solito se avete consigli non esitate a scrivere, un bacio <3

Solo un ricordo {BAKUDEKU}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora