Viaggio

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Midoriya's pov

Todoroki mi aveva appena baciato la fronte, era un qualcosa che non mi sarei mai immaginato potesse succedere ma lo fece ed io arrossii di botto, in un secondo ero diventato un pomodoro. Mantenni ancora l'abbraccio fin quando tornai del mio solito colorito, non volevo sapesse che arrossivo a causa sua. Quando finalmente ci staccammo incrociammo subito lo sguardo, all'inizio non parlavamo: i nostri occhi bastavano. Poi a interrompere questo momento fu il controllore che ci chiese i biglietti, una volta accertato che avessimo le carte in regola se ne andò e noi iniziammo a parlare. "Sai, ti ho conosciuto in pochissimo tempo ma da quando non sei più uscito con noi ho sentito un vuoto, come se tu fossi una persona che conoscevo da molto tempo e che facesse anche parte del nostro piccolo gruppetto e un giorno se ne andasse, dal nulla. Insomma come è capitato, però ecco, l'unica differenza è che mi sembra di conoscerti da un'eternità, poi quel vuoto è influenzato anche dal fatto che mi piace stare in tua compagnia" lo ascoltai senza dire una parola, per poi abbracciare il suo braccio appoggiando la mia testa sulla sua spalla, restai ancora un altro po' in silenzio e poi dissi "prima di voi devo ammettere che non avevo amici ma non posso negare che tu mi sia mancato più degli altri, anche per me vale lo stesso io sto bene con te". Era vero. con lui riuscivo a dimenticarmi tutto quello che mi circondava, e devo ammettere che durante la sua assenza io abbia pensato molto sul mio orientamento sessuale ed ero passato da etero, a un etero curioso per poi a un bisessuale. E non posso neanche negare che forse potevo provare qualcosa per Todoroki, ma per quel momento era solo un forse. "La prima cosa che faremo appena scesi dal treno sarà andare in un bar e fare colazione, e non provare a dire che non hai fame perché l'hai già fatta perché so che non è cosi, e se così fosse non ti farebbe male prendere qualche kilo in più" disse seriamente. Per cambiare il suo tono decisi di tirargli una battutina "vedi che ti sei appena contraddetto da solo", si lo so il mio senso dell'umorismo faceva proprio pena. "Sarà, ma questo non mi impedisce di portarti al bar" disse guardandomi con la coda dell'occhio per poi farmi un occhiolino.

"Finalmente siamo arrivati!" dissi mettendo i piedi fuori dal treno. Sbadigliai subito dopo, non ero proprio abituato a svegliarmi così presto "sai che potresti svegliarti anche dopo se accettassi i passaggi di mia sorella" mi fece notare Todoroki. Lo guardai male "creerei troppo disturbo, sono pronto a fare questo sacrificio tutte le mattine" in realtà non ci credevo neanche io ma mi dovevo convincere "allora andiamo?" domandai e lui annuì. Facendo uno scatto davvero veloce mi passò di fianco e con un passo più veloce del solito mi ritrovai a seguirlo: in un nano secondo mi aveva preso la mano e mi stava letteralmente trascinando. Misi la mano libera sulla faccia per coprirmi il viso diventato per la seconda volta rosso quella mattina. Dopo un po' rallentai il passo e iniziammo a passeggiare. "Anche se non lo dimostri so che sei felice in questo momento" mi disse guardando ancora dritto., io continuai a scrutarlo con aria interrogativa, lui in qualche modo se ne accorse e continuò "Oggi per esempio, sei più loquace del solito". Una volta che me lo fece notare cambiai un po' di umore, pensai di nuovo a tutte le cose tristi che mi circondavano, ma non volevo farglielo notare così continuai a cercare di comportarmi come avevo fato fino ad all'ora. Involontariamente non gli risposi e dopo un po' lo sentii sospirare, si fermò e si mise di fronte a me "io non so tutto quello che dovrei sapere, vero?" mi domandò. A primo impatto poteva sembrare un presuntuoso a pensare quelle cose, ma non lo era. Era vero che ci conoscessimo da poco ma con lui avevo un qualcosa che con altri non avevo. Io gli risposi annuendo "va bene, io non ti chiederò cosa non so, ma sappi che se hai bisogno di qualcosa io sarò sempre al tuo fianco. Va bene?" annuii anche a questa domanda e continuammo a camminare. Dopo pochi minuti arrivammo finalmente al bar dove mi fece ordinare un sacco di cose che, ovviamente, anche se le forzavo non riuscii a mangiare, così fummo costretti a prendercele come asporto.

Una volta usciti dal bar ci incamminammo verso scuola. Il tragitto fu silenzioso, anche perché eravamo pieni da quella sostanziosa colazione. Ad ogni modo decisi di rompere il silenzio "Todoroki, dopo scuola ti devo far vedere una cosa, quindi lasciati libero" mi sembrai così presuntuoso ed egoista e mettendomi le mani in faccia dissi "c-cioè se non hai da fare ti devo far vedere una cosa" mi corressi. Da parte sua ricevetti solo una risatina per il mio essere impacciato e poi "certo, oggi non ho nulla da fare". Perfetto, mi sentivo più tranquillo ma allo stesso tempo ero un po' agitato.

Nella via, a grande nostra sorpresa, vedemmo una chioma castano poi successivamente sentii "Uraraka!" era Todoroki che aveva riconosciuto la nostra amica. "Ei ragazzi, come state? Ciao Midoriya da quanto tempo, dove eri finito? è proprio vero che chi non muore si rivede" disse dandomi una pacca sulla spalla che, per le mie condizioni fisiche, mi fece quasi cadere. Le risposi che non me la passavo male e insieme continuammo il tragitto che ci portava alla scuola.

Finalmente potevo scorgere l'edificio. All'entrata vidi già un sacco di ragazzi ma, ancora una volta, fui preceduto da Todoroki "ehi Kirishima" salutò il ragazzo dalla folta chioma rossa fuoco. "Ciao ragazzi, siete eccitati?" domandò venendoci incontro. Una volta che si accorse della mia presenza mi abbracciò subito mettendo la mia testa sotto il suo braccio e con la mano iniziò a scompigliarmi i capelli "ma insomma tu dove eri finito? sei scomparso proprio come sei comparso" disse facendo un po' di casino. Come suo solito d'altronde.

"ehi voi! cercate di fare più silenzio. Dannazione sono solo le 8 del matti-" quella voce... la potevo riconoscere tra mille. Si immobilizzò, la sua borsa cadde a terra, riuscii a sentirne il rumore, era come se in quel momento tutti suoni esterni furono ovattati, mentre quelli che riguardavano me e lui erano chiari. Mi liberai da Kirishima e mi misi composto, c'erano solo alcuni metri che ci dividevano. "Deku"

e così siamo alla fine di questo capitolo. Spero che la storia vi stia intrigando e come sempre se avete consigli non esitate a parlare. Un bacione e buon pride month agli amici che fanno parte della LGBT community!

cosa pensate succederà tra Kacchan e Deku?

e cosa vorrà far vedere Midoriya a Tododroki?

Solo un ricordo {BAKUDEKU}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora