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"Sei sicuro di aver preso tutto tesoro?" mi chiedeva mia madre mentre sistemavo lo zaino. "Si mamma, stai tranquilla. Anche se fosse non sto andando in mezzo al nulla, ci saranno supermercati." le dissi con un sorriso. "Si hai ragione, mi sto preoccupando troppo forse" replicò. "Forse?" le dissi subito ma lei mi guardò infastidita e io le mostrai un gran sorriso. "Oh deve essere Bakugou, vado ad aprire" disse poi al sentire suonare il campanello.
Avevo un po'di ansia in quel momento, o forse era eccitazione. Non vedevo l'ora di trascorrere del tempo con lui. "Io e lui da soli" era il pensiero che mi fece subito arrossire. Scossi la testa per riprendermi e chiedere lo zaino ma in quel momento Kacchan mi salutò dall'uscio della porta di camera, prendendomi alla sprovvista. Feci un balzo e chiusi di scatto la zip per lo spavento. "Tutto bene?" mi domandò e girandomi verso di lui gli risposi "s-si si benone". Dovevo assolutamente riprendermi. "Allora andiamo,  il treno ci aspetta" mi disse con un sorriso, e io annuii.
"Allora mamma ci vediamo fra pochi giorni, appena arrivo ti chiamo così non ti preoccupi, ok?" le dissi prima di uscire di casa "Va bene Izuku, ma la giacca l'hai presa?" le risposi con un "si" ma non finì qui "e qualche calzino in più?" "le salviettine ce le hai? e i fazzoletti?" "attento a chi incontri" "chiamami spesso" la fermai prima che potesse dirmi altro "mamma starò bene, stai tranquilla. Se mi serve qualcosa ho il portafogli" mi toccai la tasca dove doveva esserci ma... non c'era. "Ah ripensandoci bene forse un altro pacco di fazzoletti lo porto sai" dissi per poi correre dentro casa. Sentii sospirare sia mia madre che Kacchan "Abbi fiducia anche in lui mamma!" urlai nel frattempo dalla camera.
Tornai da loro e dissi "Dai ho tutto adesso quindi noi andiamo, non preoccuparti starò bene. Poi non sono da solo". Le diedi un abbraccio e uscii finalmente di casa.
Iniziammo a camminare e a dirigerci alla stazione, nessuno dei due apriva bocca. Stava diventando un po'imbarazzante. "Spero che se la passi bene" confessai. "Si, vedrai. Stai tranquillo" mi disse. Bhe non era quello che mi aspettavo ma va bene lo stesso, almeno ho interrotto il silenzio che c'era. "Allora, che hai intenzione di fare? Cioè, come vuoi gestire il tuo tempo?" mi chiese subito dopo.
Non ci avevo proprio pensato, anzi... ero talmente eccitato a passare quei giorni con lui che mi ero proprio dimenticato dello scopo principale del viaggio. Però, pensandoci bene dovevo farlo. Dovevo trovarmi il tempo per pensare. Volevo avere le idee chiare, le parole di Uraraka stavano nella mia testa e non ne volevano sapere di uscirne. "Credo di voler uscire, non voglio passare il tempo nell'appartamento. Voglio guardarmi intorno, voglio vedere persone nuove. Voglio scrutare dei loro atteggiamenti per capire se ci vedo... diciamo "casa"" gli dissi. Mi guardò un po'confuso e mi chiese "casa?".
"Bhe sì. La mia concezione di amore è casa. Dove posso rifugiarmi ogni volta che non sto bene, dove so che è il mio posto e di nessun altro. Insomma cose così non voglio annoiarti con questi discorsi così" dissi alla fine farfugliando. Lui in risposta mi rise in faccia e disse "Non ti pare una concezione un po'egoistica? È solo per te questa cosa?". Lo guardai infastidito e gli dissi "è per me e per il mio futuro ragazzo o ragazza, mi pareva pure ovvio! Dai fai il serio!" gli dissi cercando di soffocare una risata. "Certamente. Non mi annoi affatto con questi discorsi, non farti queste paranoie. Ad ogni modo spero che possa chiarirti le idee, io ti starò sempre affianco comunque vada" disse guardando avanti e continuando a camminare. A quelle parole mi farai subito e arrossì di botto. "Oi! Vieni?" mi domandò un po'più avanti di me. "C-certo! A-arrivo subito!" gli dissi iniziando a camminare. Una volta arrivato da lui mi aggrappai ad un suo braccio e gli dissi "Grazie". La sua risposta fu solo "Tsk! Smettila di ringraziarmi". Per quanto cercava di nasconderlo con lo scaldacollo l'avevo notato, aveva arrossito.

"Dai sediamoci qui" mi disse una volta arrivati in stazione indicando una panchina.
"Mhh allora il nostro treno dovrebbe arrivare sul binario..." dissi cercando di leggere il biglietto, molto diverso da quello che prendo per andare a scuola. "Binario 3, dai sta scritto qui" continuò la mia frase indicando il punto in cui stava scritto. "ah, si è vero" dissi continuando a guardare quel pezzo di carta.
"Vuoi qualcosa? Da bere o da mangiare. Lì c'è un bar e per arrivare il treno ci mette un po'" mi chiese, io annuii e insieme andammo al bar a prendere un po'di cose. Ad un certo punto però sentimmo "Treno in arrivo al binario 3". Così ci affrettammo ed uscimmo dal bar di fretta e furia dirigendoci verso il treno.

Avevamo preso posto e adesso aspettavamo solo che il treno partisse, così da poter iniziare il viaggio. "Sono pronto per la mia meditazione" dissi mettendomi con le gambe incrociate e chiudendo gli occhi. Non sentii una risposta da Kacchan quindi decisi di aprire gli occhi, ma quello che vidi mi fece rabbrividire. "Non ti permettere! Come hai potuto!" dissi andandogli incontro cercando di rubargli il telefono... fallendo miserabilmente. Poi tornando al mio posto lo fulminai con lo sguardo e gli dissi "Non osare metterla da nessuna parte" ma lui mi disse solo "ops!" premendo una volta con il dito sullo schermo. Sentii subito una vibrazione dal mio telefono e poi una dopo l'altra. "L'hai messa sul gruppo di classe?? Noo adesso come farò a farmi ancora vedere dagli altri!" . Speravo che Kacchan fosse cambiato, ma ancora una volta ecco che ritorno sui miei passi. Stava cercando di rovinarmi di nuovo la reputazione facendomi diventare lo zimbello della classe. Abbattuto aprii la chat leggendo quello che stavano scrivendo.

"L'avevo detto che sarei cambiato, no?" disse mettendo due dita sotto al mento facendomi alzare lo sguardo. I miei occhi erano vivaci, ero felice. Sul gruppo stavano ridendo tutti, ma non era una risata di "giudizio" o altro. Sapeva che i nostri compagni non mi avrebbero preso in giro. Era cambiato veramente. "Ho temuto il peggio per un momento" gli dissi sospirando e abbandonandomi sul sedile del treno. "Non devi avere paura con me... non devi avere paura di me" mi disse lui facendo la mia stessa situazione cosa.
Il treno in quel momento partì facendo iniziare il viaggio che avrebbe cambiato molte cose.

Ok eccoci con un nuovo capitolo fresco fresco, che Ve ne pare?

Che pensate possa succedere?

Se avete consigli non esitate a scrivere, un bacione! <3

Solo un ricordo {BAKUDEKU}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora