Esitazione

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Izuku's pov

Salutai i ragazzi ancora con le lacrime agli occhi e li ringraziai un'ultima volta, poi insieme a Todoroki andammo a casa. Per una buona parte del tragitto non parlammo ma qualche volta, girandomi per guardarlo, notavo un'aria preoccupata sul suo volto ma non mi azzardai a dire nulla, non potevo sapere se era quella la sua solita espressione. Poi ad interrompere il silenzio fu proprio lui "senti Midoriya" continuava a guardare avanti e a camminare, trascinandomi visto che ero appoggiato a lui. "So che non ci conosciamo, ma chi è Kacchan? che ti ha fatto per ridurti così?". Mi fermai, facendo fermare anche lui, il mio sguardo era rivolto verso il basso "bhe diciamo che lui è un mio caro amico d'infanzia, non lo sentivo da un po' ecco perché ero così sconvolto" ovviamente non potevo raccontargli com'era la nostra situazione in realtà. Continuammo a camminare fino a casa dove lo dovetti abbandonare. "Grazie tante Todoroki, non so che avrei fatto senza di te", ero ancora appoggiato su di lui e come di scatto mi venne da abbracciarlo, ero stato così bene in sua compagnia e insieme a quella dei ragazzi. Per qualche ora, grazie a loro, mi ero completamente dimenticato di tutto ciò che riguardava Izumu e Bakugo, ma alla visione di quella fredda casa bianca mi tornò in mente tutto. "Midoriya stai piangendo" alle sue parole spalancai gli occhi e mi accorsi di quello che stava accadendo, lui aveva ricambiato l'abbraccio ma io lo stringevo più forte ai ricordi degli abusi subito e inconsciamente iniziai a piangere a dirotto. Entrai un'attimo nel panico, di nuovo non sapevo che fare. Mi staccai subito dell'abbraccio e indietreggiai, ma avevo ancora poca stabilità nelle gambe e finii per cadere a terra. "M-mi d-d-dispiace Todoroki, s-scusami tanto" dissi diventando tutto rosso e mettendomi le mani in faccia per coprirmi, in quel momento però sentivo un qualcosa di diverso, iniziai a sentire freddo e avevo un'irrefrenabile voglia di cadere in un lungo e soddisfacente sonno. "Sta tranquillo Midoriya, non è successo nulla di cui dovresti preoccuparti" nel dire questa cosa si abbassò al mio livello per guardarmi in faccia. Ormai c'erano solo pochi centimetri di distanza dai nostri volti poi però, non ricordai più nulla di quella serata avrei scoperto il perchè soltanto quella notte stessa.

Todoroki's pov

Mi abbassai per vederlo meglio, sembrava non avere una bella cera. Il suo viso scarne era ancora più pallido del solito nonostante un instante prima era completamente rosso, poi potevo notare che non riusciva a reggere la sua testa e nell'istante successivo svenne all'ingresso della sua casa. Entrai un attimo del panico, ma per fortuna mi ripresi subito e iniziai a suonare ininterrottamente il citofono di casa, dopo alcuni secondi si presentò sulla porta una signora con i capelli verdi, un po' bassa ma con un viso angelico: senza dubbio era sua madre. "signora Midoriya suo figlio non si sente bene dovremmo chiamare un'ambulanza" notai che ero in panico lo stesso ma fortunatamente riuscii a non far prevalere la mia paura. Sua madre mi guardò preoccupata, poi abbassò lo sguardo e vide suo figlio accasciato a terra ormai privo di sensi "che gli hai fatto?" potevo sentire la sua voce rotta dal pianto anche se cercava di nasconderla. Continuava a toccare Midoriya in cerca di segni di lucidità "le spiegherò in breve, suo figlio ha avuto un attacco di panico in seguito ad un messaggio da parte di un certo Kacchan, l'ho riaccompagnato a casa e successivamente è svenuto" riuscii a farfugliare solo questo. Lei spalancò gli occhi ma non potei notarlo, poi aggiunse "è caldo, portiamolo dentro" lo presi a mo' di sposa e lo portai, sotto indicazione della signora Midoriya, in camera sua. La lasciai cambiarlo uscendo dalla stanza per poi rientrare una volta finito. "grazie tante ragazzo, ha la febbre alta in questo momento" disse in un tono misto di felicità e tristezza, "mi scusi tanto signora ma ho bisogno di chiederlo:potrei passare la notte qui? Sono preoccupato anch'io come lei per suo figlio e vorrei esserci domani mattina quando si sveglierà" sgranò per un momento gli occhi ma si riprese subito "c-certo fammi prendere un sacco a pelo così puoi dormire lì, purtroppo non abbiamo una stanza degli ospiti per farti dormire".L'avevo presa alla sprovvista e forse era per quello che balbettava "può stare tranquilla signora Midoriya, posso stare tranquillamente sulla sedia, durante la notte starò sveglio per controllare suo figlio nel caso necessiti di qualcosa", avevo notato i suoi occhi illuminarsi alle mie parole, "grazie tante" si chinò e andò a prendermi una coperta nel caso la notte avessi sentito freddo. Avvisai mia sorella che quella sera non avrei dormito lì e andai in camera di Midoriya per iniziare a controllarlo.

Izuku's pov

Kacchan: "sai Deku, mi sei mancato così tanto durante queste vacanze estive. Mi sono così annoiato senza di te" disse girandomi intorno e alzandomi il mento con due dita. Ero seduto su una sedia, per quanto mi dimenavo ero legato su di essa, avevo le braccia dietro lo schienale con i polsi che si toccavano e i piedi attaccati alle gambe della sedia. "Ma adesso che sei qui è tutto così diverso, sei tornato e ora posso recuperare questi mesi di astinenza". Stavo tremando, non riuscivo a muovermi, ero terrorizzato da quello che potesse farmi. Si girò di spalle a andò verso un piccolo carrellino, non riuscivo ad indentificare gli oggetti che erano poggiati in un primo momento ma poi iniziai a scorgere dei coltelli di varie dimensioni, delle pinze e poi infine lui alzò delle forbici. L'ambiente intorno a me era completamente scuro, c'era soltanto una luce sopra di me. Delle lacrime mi scesero quando si girò di scatto con un coltello in mano "non lo fare, ti prego, Kacchan liberami" continuai a ripetere ma lui non aveva intenzione di ascoltarmi, voleva andare a fondo e non solo della situazione. Si avvicinò sempre più pericolosamente a me fino a quando ci furono solo pochissimi centimetri di distanza dai nostri corpi, lui fece soltanto un ghigno e continuando ad avere lo sguardo fisso sui miei occhi, alzò di scatto il coltello per abbassarlo velocemente. "KACCHAN NO" mi svegliai di scatto alzandomi e sedendomi continuando ad urlare la mia frase, tirai subito una testata a qualcosa di duro: era la testa di Todoroki. "Midoriya stai bene?! ti ho sentito dimenare nel sonno ed ero preoccupato" si riprese prima di me e in un istante mi sentii stringere: mi stava abbracciando e potevo sentire la mia spalla bagnata. "Todorki?"

Bene e siamo di nuovo a fine capitolo, se avete qualche consiglio da darmi non esitate ;p

Cosa ne pensate di questo capitolo?

Spero che la storia vi stia piacendo, un bacione <3

Solo un ricordo {BAKUDEKU}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora