Tentazione

952 44 6
                                    

"Izuku?" mi chiamò il signore al supermercato, come faceva a sapere il mio nome? Guardai meglio l'omone che mi ritrovavo di fronte. Non aveva nulla di particolare, una semplice persona come le altre se non fosse magari per i suoi capelli da senzatetto. La guardai meglio in faccia e in quel momento lo riconobbi, i suoi occhi gentili con un neo che gli stava subito sotto l'occhio destro erano stati la lampadina. "Papà? Papà!" esclamai, lui fece di si con la testa ma realizzai. "Papà!" urlai dalla paura. "No, non può essere tu sei morto!" continuai, lui mi prese da un braccio e la sua espressione cambiò, cambiò in una più spaventosa, aveva anche un ghigno in faccia. Gli scaffali che mi circondavano caddero d'improvviso e istintivamente guardai mio padre: stava sprofondando nel terreno tenendomi ancora il braccio. "Vieni con me Izuku, così staremo per sempre insieme" mi disse cambiando tono della voce alle ultime parole, infatti fu molto più profonda e oscura. Cercai di dimenarmi e togliermi dalla sua presa ma fu tutto inutile "No papà, papà lasciami ti prego" continuavo ad urlare con le lacrime agli occhi. "Non puoi sfuggire da me" mi disse. Iniziai ad urlare ad alta voce quando ad un tratto... aprii gli occhi. "Deku ma che cazzo ti prende?!" mi urlò Kacchan infuriato. Mi guardai intorno impanicato e mi resi conto che era stato solo un incubo, niente di più. "Allora non ho incontrato davvero papà" pensai subito, dovevo ritenermi fortunato? Alla fine vedere tuo padre morto vivo e vegeto non doveva essere una cosa normale. "Tsk, continuavi a urlare "papà" nel sonno, che hai?" mi disse. Si vedeva che era preoccupato. "Che succede?" gli domandai. "Ma sei scemo? Non ti ricordi nulla?" mi disse. Gli feci no con la testa e lui sospirò. "Sei uscito SENZA DI ME e quando ti ho cercato ti ho trovato nel bel mezzo di un attacco di panico" mi disse... allora ho incontrato davvero papà. Mi alzai di scatto dal letto e andai verso l'appendiabiti, dovevo assolutamente uscire, dovevo cercare papà, dovevo sapere se era davvero lui. Appena fatti due passi mi sentii Kacchan gridare alle spalle "che hai intenzione di fare in quello stato?!", non gli risposi e continuai più velocemente che potevo ma la testa mi girava e così caddi a terra. "Devo uscire ora" dissi puntando la mano verso la porta. Kacchan si alzò e venne vicino a me "hai la febbre, non puoi andare da nessuna parte" mi disse. No, non mi importava. Mio padre era più importante pensai. Mi alzai e andai a mettermi il cappello. "Oi! Non mi hai sentito?!" mi disse. Continuavo a vestirmi ignorandolo completamente. "Va bene, vediamo quanto duri con 39.5 di febbre" mi disse rassegnato. Non importava in quel momento, aprii la porta e cominciai ad andare. Un passo fuori casa e oplà, ero a terra. Mi resi conto che non potevo davvero in quella situazione "Merda!" urlai tirando un pugno sul pavimento. Iniziai a strisciare. "Oi! Smettila, perché sei così ostinato" venne da me Kacchan e si chinò. Mi agganciai alla stoffa dei suoi pantaloni, guardando prima in basso con le lacrime agli occhi poi in alto, incrociando il suo sguardo "Papà, l'ho visto. Era lui, è vivo. Lo so che era lui. Voglio trovarlo" gli dissi tremolante. Passarono un po'di secondi dalla sua risposta e poi reagì. Mi prese in braccio e mi riportò di nuovo nell'appartamento. Iniziai a tirargli pugni sulla schiena "Nono, dobbiamo andare a cercarlo! Lui è qui, lo giuro!" gli dissi con la voce spezzata dal pianto "Ti prego... mi devi credere" dissi quando mi posò di nuovo sul letto togliendomi cappello e le altre cose. "Deku, hai la febbre molto alta. Hai fatto anche un incubo. Riposati poi ne riparliamo quando starai meglio, va bene?" mi disse. Non mi credeva, mi girai dall'altro lato del letto di scatto e non gli dissi nulla. Lui sospirò e poi disse "Dormi, ora vado in farmacia a prendere la Tachipirina, quando starai meglio ne riparliamo ok?" e successivamente mi accarezzò il viso. Scossi la testa per fargli togliere la mano, non volevo né sentirlo e né vederlo, doveva assolutamente credermi o sarebbe stato troppo tardi... me lo sentivo. "Va bene, io vado non dovrei fare troppo tardi" disse aprendo la porta e andandosene

Passati pochi istanti mi alzai dal letto e ancora una volta mi vestii per uscire. Aprii la porta e andai vero gli ascensori. Dalla fretta avevo premuto tutti i bottoni per chiamare l'ascensore "Ah forse questo sta salendo sul mio piano" pensai guardando il numero sullo schermo sopra le ante di un ascensore. Mi misi di fronte e aspettai. "Kacchan?" dissi incredulo appena arrivò. "Deku?! Di nuovo? Ho dimenticato il portafoglio e mi ritrovo te fuori dal letto?!" mi disse infuriato, dopodiché mi prese per il polso e mi portò di nuovo in camera. "Non volevo farlo ma adesso chiuderò a chiave, fra poco starò di nuovo qui. Riposati" detto questo se ne uscì sbattendo la porta. Sospirai e feci come chiesto.
Tik, tok, tik, tok, tik, tok... "Ahhh, la vuoi piantare?" dissi alzandomi di scatto dal letto e buttando un cuscino sull'orologio che continuava a non darmi pace. "Ho freddo, queste coperte non sono calde abbastanza e non trovo il telecomando per il condizionatore" pensai. Stavo tremando quindi mi alzai e andai a vedere se avevo qualcosa di più caldo e comodo tra i miei vestiti. Questo no... questo neanche... Forse questo? Nah. Non avevo portato nulla di caldo perché avevo il cappotto che era abbastanza pesante. Girai la testa verso la parte di armadio di Kacchan "Dovrei farlo? Ma si" dissi tra me e me. Guardai tra le sue magliette e finalmente trovai una felpa calda e soprattutto comoda visto che per me era gigante. La misi e andai a letto. "La felpa di Kacchan" pensai toccandola "odora di lui". Misi il cappuccio e con la testa cercai di trovarci rifugio e dopo poco finalmente mi addormentai.

Ok eccoci a fine capitolo, che Ve ne pare?

Se avete consigli come sempre non esitate a scrivere, un bacione! <3

Solo un ricordo {BAKUDEKU}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora