Croma

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C'era silenzio, si sentiva solo il cicaleccio degli insetti in giardino e lo scoppiettio del fuoco acceso da Branch. Bronx aveva pregato tutti i membri dello Snack Pack di tornare nelle proprie case, promettendo di dare esaustive spiegazioni la mattina seguente. Avevano bisogno di riposare dopo tutti gli assurdi avvenimenti di quella giornata, non avrebbe avuto senso sovraccaricarli di ulteriori problemi: ci avrebbero ragionato il giorno dopo, a mente lucida. I trolls obbedirono, seppur con una certa riluttanza. Erano rimasti in quattro, in salotto: Branch fissava le fiamme, perso nei meandri dei propri pensieri; al suo fianco sedeva Poppy, silenziosa e in attesa di risposte; mentre Barb guardava disperatamente il soffitto, stravaccata su una poltrona a parte. Creek era ancora legato alla sedia della cucina, completamente privo di sensi.

Poppy: hai parlato di una certa regina, poco fa... la regina Croma.

Bronx guardò Poppy con aria perplessa, senza nascondere una certa dose di stupore. Si guardò in giro e, dopo aver osservato le foto appese ai muri della stanza, sospirò profondamente scuotendo la testa.

Bronx: tipico di Peppy... cancellare il passato per proteggere i suoi cari.

Poppy: di cosa parli? Quale passato?

Bronx: Poppy... quello che sto per raccontarti potrebbe sconvolgerti. Cerca di non lasciarti sopraffare dalle emozioni, per il bene di tutti i presenti.

Poppy: va bene...

Bronx: Croma era la regina di Trollvillage... nonché tua madre.

Poppy: io... non sapevo di avere una madre...

Branch prese istintivamente la mano della sua amica, visibilmente confusa e scossa a seguito di quella rivelazione. La guardò negli occhi cercando di infonderle tutto il coraggio e la forza che aveva, nonostante fosse a sua volta atterrito. Poppy gli rivolse un lieve sorriso, a seguito del quale fece un respiro profondo.

Bronx: è stata lei a metterti al mondo.

Poppy: perché mio padre non me ne ha mai parlato?

Bronx: immagino l'abbia fatto per proteggerti.

Poppy: proteggermi da cosa?

Bronx: da tutto questo. Tua madre, prima di te, ha dimostrato di avere questo immenso potere. Temevamo potessi ereditarlo, e così è stato. Tuo padre mi ha pregato di trovare una soluzione, una cura, qualcosa che potesse salvarti... per questo sono partito.

Quelle parole diedero un senso alla triste infanzia di Branch: era dunque per questo che suo padre lo aveva abbandonato, quando era ancora un bambino. Doveva essere fiero di lui, dopotutto aveva rinunciato alla famiglia e agli amici per il bene del villaggio... ma nemmeno questa spiegazione, per quanto esaustiva, riusciva a cancellare il dolore e il senso di abbandono che Branch aveva provato per quasi vent'anni.

Poppy: cos'è successo alla regina Croma?...

Bronx si fece immediatamente scuro in volto. Rimase in silenzio per un po', incerto sulle parole da usare. Poppy notò che lo sguardo di Branch somigliava molto a quello di suo padre, così come i colori.

Bronx: tua madre era... meravigliosa. Infondeva allegria e positività ovunque andasse ed era in grado di scaldare anche i cuori più soli. Aveva il dono dell'empatia e grazie a lei ci fu molta gioia a Trollvillage.

Branch guardava dolcemente la sua amica: sentiva che quelle parole la descrivevano perfettamente, ed erano la ragione per la quale l'amava tanto.

Bronx: tuttavia... questo dono è una lama a doppio taglio. Ben presto scoprimmo che la regina aveva il potere di amplificare tutte le sue emozioni, comprese la rabbia e la frustrazione. Un giorno, senza sapere come né perché, qualcosa la fece cadere in un oblio di disperazione: allora, per la prima volta, vidimo quella nube nera. Fui l'unico a risentirne: un fascio mi travolse in pieno mentre cercavo di difendere il re e te, Poppy. Persi i miei colori, mentre la regina venne inghiottita dall'oscurità... scomparendo nel nulla.

Trolls: Poppy e BranchDove le storie prendono vita. Scoprilo ora