Non capiva perché lui si trovasse lì, né come l'avesse raggiunta in quella stanza così isolata, ma non le importava: tra le sue braccia sentiva di avere ritrovato la speranza e un pezzo della sua anima. In un istante riaffiorarono i ricordi della sua infanzia: si trovava sulla riva di un fiume poco distante da Troll Village. Re Peppy le aveva spesso raccomandato di non allontanarsi dal villaggio da sola, temendo per la sua incolumità. Tuttavia, c'era qualcosa in quel fiume che attirava la principessa: forse lo scorrere inquieto dell'acqua, sotto quella superficie apparentemente calma e tranquilla. Un giorno vide Branch raccogliere della legna per il suo bunker, dall'altra parte dell'argine. Per salutarlo perse l'equilibrio, scivolando rumorosamente nell'acqua. Anche in quell'occasione, Branch si era tuffato per salvarla dalla sua sconsideratezza. Ricorda che, una volta in salvo, scoppiò in lacrime e lo pregò di non raccontare niente a nessuno. Lui l'abbracciò senza dire niente, esattamente come in quel momento.
Branch: dobbiamo andare via di qui.
Poppy: ma come? Io...
Branch: fidati di me, forza.
La prese per mano e corsero verso la porta, vicino alla quale c'era una fessura che la regina prima non aveva notato. Si ritrovarono nel corridoio del castello, deserto e scarsamente illuminato. Branch continuava a correre alla ricerca di un'uscita mentre Poppy, ancora stordita, si lasciava trascinare passivamente. Ogni atrio sembrava diventare sempre più scuro.
Poppy: Branch... dove sono tutti?
Branch: non è il momento.
Poppy: cosa significa? Perché tutta questa fretta?
Branch: devi fidarti di me.
La regina arrestò con decisione la sua corsa, strattonando il suo amico. Qualcosa non le tornava: cos'era successo? Perché aveva perso i sensi? Che fine avevano fatto sua madre e gli altri? Aveva bisogno di analizzare la situazione con calma, cosa che Branch, per assurdo, non le permetteva di fare.
Poppy: perché ti trovi qui?
Branch: dobbiamo tornare a casa, qui è pericoloso.
Poppy: di che parli?
Branch: l'esplosione che hai causato sta risucchiando tutto. Non c'è più nessuno a Troll Village, né a Bergen Town.
Intanto i tre trolls si trovavano davanti alla grotta dei territori a Est. Barb avanzava sicura, portando Mini Diamante sulla spalla, mentre Riff camminava timorosamente alle spalle della rock-queen. Non si sentiva per niente tranquillo in quel posto proibito: di tutti i piani folli di Barb, quello era sicuramente il peggiore.
Riff: orrido...
Barb: fai silenzio, non sappiamo cosa ci aspetta.
Riff: almeno dimmi cosa facciamo qui...
Arrivarono a una grande stanza buia, flebilmente illuminata da poche fiaccole appese alle pareti umide. Al centro un grande tavolo in legno ricoperto di fogli e piante secche, a terra vi erano libri antichi sparsi qua e là. ma, proprio davanti ai loro occhi, si presentò un'immagine ben più agghiacciante: quattro grandi teche cilindriche trasparenti, alte fino al soffitto, all'interno delle quali giacevano Creek, Dj Suki e Guy, completamente privi di sensi e con il respiro pesante. Mini Diamante, alla vista del padre, saltò prontamente dalla spalla della rock-queen per raggiungerlo.
Mini Diamante: PAPA'! Zia Barb, papà respira male!
Barb corse al tavolo per trovare qualche indizio su come agire. Si ricordò che i sintomi erano gli stessi che la sera prima aveva presentato Re Peppy, ma, per quanto si sforzasse, non riusciva a riportare alla mente il nome di quel veleno.

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Trolls: Poppy e Branch
FanfictionNon è passato molto tempo da quando la regina Barb ha cercato di conquistare il mondo. Tutti i Trolls vivono finalmente in perfetta armonia, ma Poppy e Branch dovranno fare i conti con un passato che impedisce loro di essere felici... Sono letteralm...