Barb non riusciva a distogliere lo sguardo da quella giovane troll azzurra, ancora sconvolta dalla rivelazione. Branch non aveva mai accennato a una sorella, che anche lui fosse all'oscuro della sua esistenza? In ogni caso, c'erano dei fatti che non quadravano: a quale scopo Bronx aveva rinchiuso la sua stessa figlia dentro la teca? E perché aveva rapito Creek, DJ Suki e Guy Diamante? Mentre cercava di incastrare i pezzi di questo complesso puzzle, Riff si alzò a sedere sul tavolo e controllò la propria ferita: uno stretto bendaggio impediva al sangue di fuoriuscire copiosamente. Non appena la rock-queen si accorse che il suo amico si era ripreso, corse istintivamente verso di lui per abbracciarlo con tutte le sue forze.
Riff: AHI!
Barb: ti meriteresti di peggio, brutto idiota! Avresti dovuto prestare maggiore attenzione invece di fare l'impavido! Devi ringraziare Brenda se sei ancora vivo! Per di più-
Riff: eri preoccupata per me?
Barb: ma... che razza di domande sono... insomma sei pur sempre un mio suddito e in quanto regina...
Riff: sono abbastanza sicuro di averti vista piangere.
Barb: te lo sei immaginato.
Mini Diamante: invece stava proprio piangendo.
Barb: non hai qualche gioco Clementoni con cui intrattenerti, invece di ficcare il naso in questioni che non ti riguardano?
Brenda: perdonatemi...
L'attenzione dei tre trolls si rivolse nuovamente verso la sorella di Branch, la quale sembrava decisamente scossa. Tutti i presenti erano tremendamente curiosi di sapere più sul suo conto e, soprattutto, scoprire la verità su Bronx e Creek. La sconosciuta pop-troll invitò gli stranieri a sedersi, in attesa che gli altri si riprendessero dagli effetti dell'Atropa Belladonna.
Brenda: quel sadico di mio padre ha somministrato loro basse dosi di veleno, così che morissero lentamente davanti ai miei occhi... ma questo ci ha permesso di salvarli, vi ringrazio infinitamente per l'aiuto che mi avete dato.
Barb: il Bronx che conosciamo noi è ben diverso da come lo descrivi.
Brenda: è un manipolatore senza scrupoli. Qualsiasi cosa vi abbia raccontato, non è assolutamente vera.
Barb: puoi spiegarci cosa sta succedendo?
La giovane pop-trolls fece un respiro profondo e si preparò a raccontare tutto ciò che sapeva, cominciando dai piani malefici di suo padre.
Poppy giaceva a terra, priva di energie. Non riusciva proprio a comprendere ciò che Branch le stava dicendo: come potevano essere tutti spariti? Certo aveva considerato che un'esplosione di tale portata avrebbe avuto delle conseguenze, ma non si sarebbe mai aspettata niente del genere. Al contrario, sperava che il sovraccarico di energia restituisse al mondo ciò che la nube aveva sottratto. Che abbia sottovalutato il potere dell'oscurità?
Branch: Poppy, dobbiamo muoverci...
Poppy: perché ti trovi qui?
Branch: per salvarti, ma non mi stai permettendo di farlo.
Poppy: non intendevo questo. Tutti sono scomparsi nel nulla in seguito all'esplosione. Tutti... tranne te. Questo è decisamente curioso, non trovi?
Branch: non trovo. Questo potere ci è sconosciuto fin dal principio, tant'è che non ho mai perso i colori nonostante i tuoi attacchi.
Poppy: sai cos'altro trovo curioso? Se il mondo stesse effettivamente finendo, non esisterebbero posti sicuri. Eppure, tu ti ostini a trascinarmi alla cieca... guarda caso, in corridoi sempre più bui e gelidi. Proprio una bella coincidenza.
STAI LEGGENDO
Trolls: Poppy e Branch
FanfictionNon è passato molto tempo da quando la regina Barb ha cercato di conquistare il mondo. Tutti i Trolls vivono finalmente in perfetta armonia, ma Poppy e Branch dovranno fare i conti con un passato che impedisce loro di essere felici... Sono letteralm...