4

13.1K 501 107
                                    

"Cosa ci faccio qui?" Chiese Louis guardando la guardia che lo aveva condotto in una stanzetta separata dal suo distretto.
"Compila il modulo ragazzo. Se credi che stare qui dentro sia una vacanza, ti sbagli di grosso. Seleziona le opzioni che preferisci e questo pomeriggio ti comunicheremo in che sezione sei stato convocato. Svolgerai un lavoro come fanno tutti gli altri detenuti. Otterrai una carta di conto e con i guadagni potrai acquistare cibo e tutto l'indispensabile dalle alimentari interne."
Louis annuì per poi prendere il foglio tra le mani del moro. Guardò esitante tutte le citazioni prendendone subito a simpatia alcune.
Segnò l'attività di servizio in biblioteca, dato che non doveva poi essere così difficile, di lavanderia e di infermeria. Non aveva interesse a svolgere nessuna di quelle attività ma erano comunque più fattibili di altre. Cucina, servizio di distribuzione dei pasti, pulizie e agricoltura non erano affatto di suo interesse.
Passò i fogli alla guardia che sorrise beffardo.
"Non avevo alcun dubbio" lo derise per poi posizionare il fascicolo in una cartella "adesso andiamo, fra dieci minuti verrà dato l'accesso al cortile." Louis annuì semplicemente, non aveva alcuna intenzione di intrattenersi in una piacevole discussione con il moro. Ancora non riusciva ad accettare quello che gli aveva fatto giorni prima. Procedure o meno non avrebbe permesso a nessun uomo di toccarlo.
I corridoi erano affollati e tutti i detenuti seguivano le guardie verso quella che era l'uscita. Avevano un'ora a disposizione per poter godere di aria pulita.
Louis seguì i compagni notando poi che quella che era la sua cella fosse ancora chiusa mentre un lenzuolo era posizionato sulle sbarre impedendo la visuale. Decise semplicemente di non farsi domande e ben presto arrivò in quello che era un cortile di modeste dimensioni ma senza nulla al suo interno se non una serie di scalinate su due lati.
"Cosa dovremmo fare qui fuori esattamente?" Chiese leggermente infastidito alla guardia che si trovava ancora al suo fianco.
"Respiri" fu la semplice risposta che arrivò alle sue orecchie prima che l'uomo si allontanasse per poi dileguarsi dalla sua visuale.
Si apprestò a raggiungere le scalinate in un angolo remoto e abbastanza isolato quando vide Harry e Niall entrare dalla porta di ingresso.
I due si unirono ad un gruppo di persone abbastanza ampio. Era davvero facile identificare le tre aggregazioni che vennero a formarsi in quel luogo.
Quello in cui si trovavano Harry, Liam e Niall era assolutamente il più ampio. Un secondo gruppo invece era leggermente più piccolo e fu facile per Louis riconoscere, al suo interno, gli uomini che avevano deciso di importunarlo in mensa.
Un altro mucchio era invece assai più ristretto dei due precedenti e riguardava perlopiù uomini di colore.
Quelli dovevano essere i tre gruppi che detenevano il potere di cui Niall gli aveva accennato qualcosa.
Molti detenuti, invece, proprio come lui, si ritrovavano ad essere ad margini, con espressione spaventata e in condizioni pessime. Non era così difficile capire che se non si appartiene a nessun gruppo la vita lì dentro non sarebbe assolutamente stata facile. Louis non voleva fare la fine di quegli uomini ma non aveva neanche alcuna intenzione di dover concedere favori sessuali per entrare a far parte di uno di essi. Avrebbe assolutamente trovato un altro modo.
"Ragazzino, cosa ci fai qui tutto solo?"
Il ragazzo riuscì subito ad identificare quella voce possente di cui aveva fatto la conoscenza il giorno precedente. Guardò l'uomo con una cicatrice sul volto solo per qualche secondo prima di distogliere lo sguardo. "Sto parlando con te mocciosetto"
Deglutì a vuoto quando sul suo basso ventre venne posizionato un coltellino dalla lama piccola ma fin troppo appuntita.
La guardia più vicina era fin troppo distante in quel momento.
"Cosa vuoi?"
"Seguimi" sorrise l'altro strattonandolo in modo che si sollevasse. Anche se leggermente esitante il castano non protestò. Non c'era assolutamente nulla che potesse fare in quel momento se non voleva finire accoltellato. "Dove stiamo andando?"
"Nel paese delle meraviglie, piccolo" lo canzonò il moro.
Attraversarono il corridoio deserto. Tutti erano assenti e si trovavano in cortile in quel momento. Durante il tragitto incontrarono delle guardie ma nessuna di esse colse lo sguardo si aiuto e supplicante di Louis. Il suo sequestratore aveva ancora il coltello puntato verso la schiena del castano. Lo pungeva e lo graffiava. Voleva mugolare dal dolore ma strinse semplicemente le labbra tra loro cercando vanamente di non farlo.
Ben presto giunsero a destinazione. Si ritrovavano nel bagno del distretto e altri tre uomini erano lì dando tutta l'impresso che li stessero aspettando.
"Finalmente Jack. Stavo per perdere la speranza" sorrise uno di loro avvicinandosi a Louis. Non gli diede alcun tempo di protestare che lo sbattè violentemente contro il muro. La vista si faceva sfuocata mentre perdeva leggermente lucidità. Sentiva i suoi vestiti che gli venivano tolti malamente e alcune lacrime iniziarono ben presto a rigare il suo volto.
Si stava mostrando debole ma non riusciva a farne a meno in quel momento.
"Ci divertiremo piccoletto" sussurrò il moro prima di spingerlo a terra e iniziando a strusciarsi sulle sue natiche per poi penetrarlo, dopo poco, con violenza.
"No!" Gridò cercando di ribellarsi ma gli altri si apprestarono a tenerlo fermo. "Per favore no" urlò ancora con il volto devastato dalle lacrime.
Nessuno dei presenti sembrò prestargli attenzione mentre continuavano a giocare e manovrare a loro piacere il suo corpo.
Per un attimo alzo la testa e vide una testa bionda fin troppo familiare.
"Ni-Niall aiutami" sussurrò tra i singhiozzi ma la sua unica via di uscita girò presto i tacchi andandosene e lasciandolo in balia di quegli uomini che lo stavano disonorando e privando della sua dignità.
'Nessuno ti aiuterà rischiando di mettere in discussione se stesso'
Sorrise amaramente ricordando le parole del biondo.  Nessuno lo avrebbe aiutato. Un colpo forte in testa gli fece perdere i sensi. L'ultima scena che Louis riuscì a vedere fu un altro uomo che violava con la propria erezione, anche la sua bocca.

The Prison Bitch {LarryStylnson}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora