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Louis entrò nella cella lanciando una fugace occhiata ai compagni già all'interno. Era la prima volta che, finito il lavoro, Harry non lo aspettava. Il riccio era già steso sul suo letto e differentemente dal solito ne occupava tutta la superficie. Nessuno spazio era stato lasciato per lui.
Non disse nulla. Non aveva alcuna voglia di parlare. Si avvicinò al letto del compagno per poi salire esitante le scale e raggiungere il proprio. Forse ci aveva messo più tempo del dovuto ma una parte di lui davvero sperava che il maggiore lo fermasse.
"Fatemi capire un po'" la voce di Niall catturò l'attenzione dei compagni. "Quindi voi adesso... non scopate più giusto?" Chiese leggermente esitante. Harry non rispose e neanche Louis anche se il più piccolo voleva davvero poter vedere l'espressione assunta dal compagno. Nonostante il suo silenzio avrebbe potuto scorgere qualcosa dai suoi occhi d'altronde.
"Adesso mi scoperai finalmente?" Louis si voltò in direzione dal biondo e capì subito a chi era rivolta la domanda. Gli sembrò di perdere il respiro mentre il suo corpo si tendeva in attesa della risposta che purtroppo non tardò ad arrivare. "Appendi un lenzuolo"
Qualcosa gli si spezzò dentro quando finalmente riuscì a sentire la voce di Harry. Peccato che ciò che avesse detto non era affatto piacevole per lui.
Niall ghignò vittorioso mentre faceva quanto gli era stato chiesto per poi recarsi nel letto del maggiore. Niall non poteva farlo. Harry non poteva farlo. Quel posto era il suo e di nessun altro. Peccato che non disse nulla limitandosi invece a piangere silenziosamente nel proprio letto mentre i versi dei compagni mandavano in frantumi il suo cuore.

Erano ormai passati 8 giorni dalla discussione con Harry. Il riccio gli rimaneva alla larga e non osava proferirgli parola. Louis sospirò sconfitto mentre si recava nel bagno. Niall e Liam erano con lui mentre il maggiore aveva deciso di tornare alle vecchie abitudini usufruendo delle doccia in orari meno scomodi.
Quando arrivò a destinazione si posizionò di fronte a una panchina e iniziò a spogliarsi fino a quando una voce fin troppo familiare lo fece immobilizzare portandolo ad interrompere qualsiasi movimento.
"Mi è giunta voce che Styles si sia già stancato di te, novellino" Louis deglutì a vuoto mentre si voltava in direzione di Jack. Le doccia erano sempre state abbastanza tranquille dato che non aveva mai dovuto avere a che fare con l'uomo e i suoi compagni. Ma allora... perché era lì?
"Le voci sono sbagliate" mentii sperando che lo lasciasse stare. Ogni fibra del suo corpo fremeva d'agitazione quando la mano del detenuto andò a posizionarsi sulla parte più bassa della sua schiena.
"Le voci non sono mai sbagliate, piccoletto"
Louis si irrigidì sentendo il fiato venirgli a mancare. Ricordava perfettamente quanto quegli uomini gli avessero fatto. Gli incubi su di loro erano ricominciato non appena era tornato a dormire nel proprio letto. Non poteva assolutamente ripetere un'esperienza simile.
"Vuoi davvero metterti contro Harry? Non sarebbe una mossa saggia da parte tua, Jack" lo incalzò nuovamente cercando di mostrare una sicurezza che in realtà non aveva. Neanche per un secondo, durante gli otto giorni trascorsi, si era ritrovato a valutare la possibilità di aver perso la protezione di Harry. Voleva il maggiore accanto a se ma non perché lo tenesse al sicuro. Voleva solo sentirlo nuovamente vicino.
"Styles sa perdonare qualche malinteso. Se tu avessi ragione cercherò di farmi perdonare. Sono abbastanza influente anche io qui dentro, Louis . Harry non scatenerebbe una guerra solo perché ho deciso di spassarmela una seconda volta con la sua puttana."
"Ne sei sicuro?" Una voce roca catturò l'attenzione dei due detenuti che si voltarono prontamente nella direzione di Harry. "Se ne sei così sicuro fa pure Jack" ghignò poi divertito accomodandosi su una panchina di fronte a loro. Era la prima volta da giorni che lui e Louis erano così vicini. Entrambi avvertirono una strana scossa elettrica quando il ginocchio del maggiore tocco la gamba dell'altro.
"Mi stai forse dando il permesso per divertirmi con la puttana, Styles?" Louis si irrigidì sul posto mentre Harry sorrideva divertito. "Ti sto dicendo di farlo, Jack" ghignò spostando lo sguardo su Louis che era impallidito. "Ma a delle azioni corrispondono delle conseguenze. C'é stata fin troppa pace in quest'istituto ultimamente, una guerra non sarebbe poi così male" aggiunse poi beffardo.
Jack si ritrovò a imprecare mentalmente mentre si allontanava dal corpo del castano quasi come se fosse stato scottato.
Louis invece continuò a scrutare la figura dell'uomo di fronte a se. Lo aveva aiutato. Lo aveva protetto ancora una volta.
"Grazie" sussurrò insicuro prima di abbassare imbarazzato lo sguardo sulle proprie scarpe.
"Se vuoi ringraziarmi, spogliati ed entrata in uno dei box doccia. Voglio scoparti subito"

The Prison Bitch {LarryStylnson}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora